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Incitano su facebook la violenza perpetrata in inghilterra per quattro giorni , condannati a 4 anni. l’opnione pubblica inglese si divide

Creato il 19 agosto 2011 da Madyur

Processi immediati per i protagonisti dei quattro giorni di follia in Inghilterra. Ora i 1200 incriminati rischiano di diventare esempi per i giovani del Regno Unito , un monito per ogni futura tentazione. Lo dimostrano le sentenze legate ai disordini , ma che hanno suscitato dubbi forti tra giuristi e difensori dei diritti umani.

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Il Times ha tritolato in prima pagina con un “Condannati a quattro anni per una rivolta che non fu”. Si riferiva a Jordan Blackshaw e Perry Sutcliffe-Keenan che pubblicarono su Facebook l’invito a unirsi ai disordini , sottolineando l’ora e il luogo della riunione. In quell’occasione la polizia chiuse le pagine incriminate , evitando che i proclami diventassero realtà. Nonostante questo il giudice di Chester ha accolto i suggerimenti governativi e ha condannato i ragazzi a 4 anni , ricevendo i complimenti di Cameron.

Cameron Rientrato tardi dalle ferie , mentre il suo paese era messo a fuoco e fiamme , doveva effettuare un intervento arrabbiato. E invece di capire il disagio giovanile riempie i carceri , scegliendo un profilo populista. Tra i primi contestatori c’è il giurista John Cooper “Temo che alcune sentenze siano sproporzionate e in un certo senso isteriche : in carcere c’è gente che poco tempo fa sarebbe solo affidata ai servizi sociali”. Andrew Neilson , della Lega per la Riforma penale , parla di una totale mancanza di proporzione in certe sentenze, che verranno rovesciate in appello. Paul Mendelle , ex presidente degli Ordini degli avvocati dice che “anche la giustizia affrettata è una giustizia negata”.

Le sentenze diventano diverse rispetto alle zone dove si è processati. Nel Cheshire un 17 enne che aveva lanciato un messaggio simile se l’è cavata con l’esclusione per un anno da Facebook , 120 ore di lavori socialmente utili e tre mesi di clausura serale. In senso contrario va la condanna a sei mesi di un 23 enne che aveva rubato un cartone di acqua da un supermercato di Brixton.

L’opinione pubblica è divisa. Da una parte l’orrore per la violenza, soprattutto per il 16 enne che ha ucciso con un pugno il 68 enne Bowes uccidendolo. Dall’altra c’è la ricerca di un equilibrio senza esagerare con le spinte repressive.


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