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Incontri sulla Semiotica all’Università di Torino.

Creato il 08 giugno 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Semiotica e Umberto Eco: all’Università di Torino una serie di incontri e una laurea ad honorem

Incontri sulla Semiotica all’Università di Torino.

Uiniversità

Photo credit: elisa416 / Foter / CC BY-ND

L’Università degli Studi di Torino si tinge dei colori della semiotica, e in particolare modo delle teorie della cospirazione.

L’Università ospiterà infatti un ciclo di incontri dal titolo “The meaning of conspiracy – Plot and mistery in communication” (Il significato della conspirazione – Trama e misteri nella comunicazione), in cui molti tra i più grandi nomi di studiosi di semiotica, comunicazione e dei massi media affronteranno come la cospirazione ha giocato e gioca ancora un ruolo chiave nella società odierna. Gli incontri avranno inizio lunedì 8 giugno e saranno inaugurati dal discorso di apertura di Massimo Ferrari e Renato Grimaldi, che si terrà alle ore 16,00 nella Sala Principi d’Acaja, all’interno del Rettorato dell’Università. Poi, per tutte le giornate dall’8 fino al 10 giugno, sia le mattinate che i pomeriggi saranno segnati da discussioni e incontri ad un ritmo incessante. Per fare il nome di alcuni appuntamenti, ci sarà “Le dinamiche collettive nell’era della disinformazione”, o “Chi trae davvero vantaggio dall’islamizzazione dell’Europa? Le teorie cospirazioniste nel contesto della destra politica in Germania”, o ancora “Sulla verità e il courting: frammenti e modelli della costruzione sociale della realtà nella retorica, nei media e nelle immagini“, “È tutta colpa del Presidente. Trappole, cospirazioni, corruzione nelle serie TV americane ambientate alla Casa Bianca: Homeland e Scandal”, e ancora “Dimmi cosa mangi, e ti dirò chi sei. Cibo, salute e teorie cospirazioniste”. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Per gli appassionati di enogastronomia, per quelli di serie TV, per quelli più filosofici o più concreti. Una tre giorni in cui l’Università di Torino – e in particolare il Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione, conosciuto anche come C.I.R.Ce – dialogherà con altri due centri nevralgici delle scienze semiotiche europee, ossia la Cattedra di Culture Romanze dell’Università di Potsdam e il DAAD, il Servizio Scambi Accademici della Germania. Due istituzioni importanti rappresentate da studiosi cardine, che rendono davvero Torino e la sua Università un po’ un gioiello, e in qualche modo riscattano la fame di merito e valore di cui hanno bisogno le facoltà umanistiche, linguistiche e culturali in questo momento – Palazzo Nuovo, la sede principale della branca umanistica dell’Università di Torino, è al momento ancora chiuso per tracce di amianto nella costruzione. La storia dell’amianto non è però nuova nel capoluogo piemontese: già qualche anno fa fece scandalo la conoscenza che si fece dell’amianto nel soffitto. Purtroppo per gli studenti e gli stessi professori la gravità della notizia è stata sottovalutata, e dunque ora non si parla solo di amianto e di pericolosità ambientale e salutare, bensì delle condizioni in cui gli iscritti all’Università sono costretti a seguire le lezioni, studiare, sostenere gli esami.

Laurea Honoris Causa ad Umberto Eco.

Tuttavia, la proposta del Centro C.I.R.Ce può essere il modello giusto su cui basarsi per creare un modo di fare università più europeo, interattivo, dialogico ed interessante, oltre che davvero un modello di alto livello. Ma non è tutto qui. Nel pomeriggio del 10 giugno prossimo, infatti, la manifestazione culturale arriverà al suo culmine con la proclamazione della Laurea Honoris Causa in Comunicazione e Culture dei Media al Professore Umberto Eco, uno dei massimi esperti mondiali di semiotica, linguistica, e scienze della comunicazione. La cerimonia si terrà mercoledì 10 giugno alle ore 17.00 presso la Cavallerizza Reale in Via Verdi, e concluderà il ciclo di incontri. Per l’Università di Torino è un onore poter proclamare Dottore Honoris Causa Umberto Eco. Eco aveva infatti conseguito la sua laurea magistrale in filosofia proprio a Torino, nel 1954, sebbene la sua carriera di docente sia stata poi principalmente all’Università di Bologna. La personalità culturale dello studioso è nota a livello mondiale sia nel campo della ricerca e del l’insegnamento che nel campo letterario – si pensi al best seller Il nome della Rosa o Il pendolo di Foucault ma anche ad altri libri meno conosciuti ma apprezzati sia in Italia che all’estero. Nel corso della sua vita, Eco è stato insignito di varie lauree ad honorem, arrivando a contarne 39 da Università europee e mondiali, la prima delle quali è giunta dalla Katolieke Universiteit di Leuven, in Belgio, nel 1985. (http://www.umbertoeco.it/) “The meaning of conspiracy” è dunque sia un momento importante a livello culturale per la città e per l’Università di Torino, sia una possibilità per gli studenti ma anche per un pubblico di appassionati per assistere ad un dibattito su un tema quanto mai interessante e più attuale di quel che si possa credere. (Per maggiori informazioni: www.lexia.to.it o www.unito.it) Tags:cavallerizza reale,cospirazione,facoltà,Germania,il nome della rosa,laurea honoris causa,potsdam,seminario,semiotica,teorie cospirazione,torino,Umberto Eco,unito,università

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