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Incontro con Bérénice Bejo e Michel Hazanavicius

Creato il 22 maggio 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

22 maggio 2014 • Festival di Cannes 2014, Speciale Festival di Cannes, Speciale Festival OAC, Vetrina Cinema

La premiata coppia di The Artist, Bérénice Bejo e Michel Hazanavicius è tornata a Cannes per la presentazione di The Search, remake del capolavoro di Fred Zinneman Odissea tragica. Fresca della Palma d’oro per la migliore interpretazione dello scorso anno (vinse per Il passato di Farhadi), la Bejo offre nel film un’altra notevole performance. Lei e il regista hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione rispondendo alle domande dei giornalisti.

Michel, nel film tratti una storia e delle tematiche molto delicate, in che modo ti sei approcciato a questa materia narrativa molto complessa?

Michel Hazanavicius: Non ho mai fatto film semplici. Ognuno dei miei film è nato da un desiderio forte. Il mio obiettivo con questa pellicola era raccontare una storia mai raccontata prima. Volevo osservare il lato umano da più angolazioni possibili, offrire più punti di vista. Ho cercato di approcciarmi in maniera diretta a questa dolorosa e tragica storia, e lo stesso ho fatto con i personaggi.

A proposito dei personaggi, nel film non hanno una connotazione politica precisa…

Michel Hazanavicius: Non volevo rappresentare personaggi con una coscienza politica. Ho provato semplicemente a fare un film in cui si vede la gente comune esposta alla guerra. Questo mi interessava.

Invece come hai affrontato la rappresentazione dei soldati? Le truppe non vengono dipinte assolutamente bene nel tuo film…

Michel Hazanavicius: La guerra in Cecenia ha portato a 100000 morti. E’ una storia che mi ha toccato molto. Ho fatto molte ricerche a riguardo e non credo di aver offerto un’immagine non veritiera dei soldati. L’esercito russo in quell’occasione è stato brutale.

Film cast - Photocall - The Search © FDC / M. Petit

Film cast – Photocall – The Search © FDC / M. Petit

Bérénice, cosa ti ha intrigato del tuo personaggio e del film?

Bérénice Bejo: Ciò che mi ha interessato di più è stato il fatto che Michel ha scritto per me un personaggio che non era l’eroe della storia. Poi mi piaceva che nel film più che della guerra, degli scontri armati si parlasse dei civili. Ci sono loro al centro del racconto.

Bérénice, la musica occupa un ruolo importante nel film…

Bérénice Bejo: La musica è una parte importante della cultura dei paesi dove abbiamo girato. La musica è radicata nella loro esistenza, è un modo per queste persone per esprimere loro stesse e la loro capacità di resistenza. Ecco perché è importante nel film.

Bérénice, hai fatto delle ricerche per costruire il tuo personaggio?

Bérénice Bejo: Ho guardato il documentario che Michel ha dato a tutti prima di iniziare le riprese e ho letto un po’. Ma non ho voluto approfondire, perché il mio personaggio, Carole, sa poco sul conflitto, ma scopre le cose vivendo quel tragico momento.

di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net

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