L'Istituto nazionale di Valutazione ha presentato i dati relativi alle rilevazioni internazionali degli studenti di due fasce d'età - dieci e quattordici anni - importanti per capire e confrontare gli andamenti dei diversi sistemi scolastici nazionali.
«TIMSS 2011» e «PIRLS 2011», le rilevazioni promosse dall'IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), a cui l'Invalsi sta assicurando la partecipazione dell’Italia, sono valutazioni periodiche, ripetute ogni cinque anni, contemporaneamente in 54 paesi in tutto il mondo, che hanno come obiettivo la
valutazione comparativa delle competenze di matematica e scienze al quarto e all'ottavo anno di scuola («Timss») e di lettura al quarto anno («Pirls»). I dati possono essere riassunti in due trend: il miglioramento degli studenti italiani in matematica, nel 2011, rispetto al'ultima rilevazione internazionale (2007); e l'arretramento («lieve») nelle prove di lettura. Stabile invece il ritardo delle regioni del Sud. «Il quadro, coerente con quello che emerge dalle prove nazionali Invalsi, conferma la soddisfacente qualità di queste ultime, la cui importanza è legata al fornire a tutte le scuole un termine di paragone comune e informazioni sulla propria specifica situazione».
Ai test, in Italia hanno partecipato più di 4mila studenti della primaria e altrettanti della secondaria di secondo grado, rappresentativi di oltre un milione di ragazzi per i due livelli.
Da un'analisi dei risultati emerge che al quarto anno i nostri studenti ottengono un punteggio di 541 in lettura, di 524 in scienze e di 508 in matematica; mentre all’ottavo anno i punteggi sono di 501 in scienze e di 498 in matematica. I risultati sono quindi più lusinghieri in quarta elementare che alle medie, e in lettura rispetto a matematica e scienze. «Nelle materie scientifiche, però, l'Italia registra il balzo in avanti più importante di tutti i Paesi». Il punteggio in terza media è passato da 480 nel 2007 a 498: il gap, cioè, da 20 punti sotto la media internazionale, è stato colmato. «Effetto anche delle prove di valutazione che sono state introdotte e che hanno spinto a una maggior focalizzazione sulla matematica, per metterci alla pari con gli altri Paesi».
Il dato della lettura va letto con attenzione: il resto del mondo è migliorato dal 2001 al 2011; l'Italia ha fatto passi avanti dal 2001 al 2006, poi è retrocessa al livello di partenza. «Il peggioramento è da ascrivere soprattutto alle ragazze. Sembrano diventate più esperte nel reperire informazioni che nel fare inferenze sul senso del testo. Un dato che richiede qualche approfondimento». E che va inquadrato in una fascia d'età particolarmente sensibile: «il quarto anno di scuola è considerato un importante punto di transizione nello sviluppo dei bambini come lettori. Infatti, è in questo momento che, tipicamente gli studenti hanno imparato a leggere e iniziano a leggere per imparare».
Dei 54 Paesi presi in considerazione, gli studenti di Singapore, Hong Kong, Finlandia sono risultati i migliori (per la lettura), a cui per la matematica si aggiungono Corea e
Taipei. La Finlandia è l'unico paese europeo con livelli di rendimento analoghi agli asiatici. Per quanto riguarda le macro aree del nostro Paese,
il Mezzogiorno ha un ritardo già in quarta elementare. E il gap si amplia col procedere del percorso di studi: andamento già emerso nelle prove nazionali Invalsi.Intanto, il test Invalsi debutta da quest'anno in quinta superiore. Almeno in forma sperimentale.