Circa un anno e mezzo fa la responsabile di un blog mi ha chiesto di elencare i cinque libri per l’infanzia a mio parere indispensabili nelle libreria di un creativo, seguiti da una breve motivazione. La mini-intervista però non è mai andata online, e la rubrica che si occupava della cosa ha terminato di esistere al quinto contributo.
Ciò nonostante mi fa piacere pubblicare le mie risposte. Probabilmente se la domanda mi venisse rivolta adesso uno dei titoli sarebbe diverso, ma diciamo che sono ancora convinta dell’importanza dei libri che ho elencato. Soprattutto di “Il giorno che scambiai…”, ci tengo a sottolinearlo, perchè è uno dei testi che più mi ha colpito in tutta la mia vita, per questioni di empatia e di coincidenze inaspettate (qui approfondimento sulle coincidenze inaspettate scritto da un’ingenua me innamorata molto più di Dave McKean che non di Gaimain, assurdo eh?).
Eccoli dunque:
Il Giorno che scambia mio padre con due pesci rossi – Neil Gaiman e Dave McKean – Mondadori
Gaiman penso sia il mio autore per ragazzi preferito, ha la capacità di cogliere e restituire sentimenti, pensieri e stati d’animo dell’infanzia con grande precisione. La prima volta che ho letto questo libro sono rimasta stupita nel ricordare nitidamente un pensiero che avevo avuto anch’io tale e quale da bambina e di cui mi ero dimenticata. Le illustrazioni poi sono di Dave McKean, illustratore incredibilmente vesatile, capace di mantenere il suo stile riconoscibilissimo anche lavorando a progetti molto diversi fra loro.
New York en Pyjamarama di Michael Leblond e Frederique Bertrand – Ruergue
uscito da poco in Francia, è un libro interattivo che utilizza la tecnica d’animazione dell’ombre-cinéma, in questo modo è il lettore stesso a dare movimento alla scena, a fare la magia, e al contempo a vivere lo stupore di fronte alla pagina che si anima. La cosa che mi piace poi è che a differenza di altri libri che sfruttano questa tecnica, NY en pyjamarama ha anche una trama e un personaggio che ci accompagna nelle diverse situazioni, anche lui un po’ spaesato e stupito.
Da lontano era un’isola – Bruno Munari – Corraini
Penso che sia il libro di Munari che preferisco, innanzitutto per l’idea di base, ovvero l’importanza del saper guardare oltre ciò che già conosciamo e lasciar correre l’immaginazione – e poi perché – come sempre nei libri di Munari – ogni pagina è una scoperta, propone un nuovo punto di vista sulle cose. E’ un libro importante per chi lavora con la creatività.
La serie This is… di Miroslav Sasek - Universe (Rizzoli)
classici da collezionare, Sasek guarda le città del mondo in maniera naif, lascia da parte le sue conoscenze da adulto e osserva piccole e grandi cose con lo stupore di un bambino e l’arguzia di un grande autore. Sono libri che sfogli sorridendo, compiacendoti dell’ironia delle descrizioni e della bellezza dei disegni.
Various Illuminations(of a Crazy World) di Maira Kalman – Prestel
o qualsiasi altro suo libro. Maira Kalman c’è sempre nella mia lista di autori preferiti, che si parli di infanzia o di età adulta. Il suo sguardo sulle cose è brillante, vivace, vispo, e il suo lavoro è di un’eleganza ed ironia inarrivabili.