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Industria alimentare: un gioiello italiano

Creato il 08 gennaio 2012 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci
Riassumo un’inchiesta pubblicata dal quotidiano online “LINKIESTA”, che ha analizzato tutti i principali comparti manifatturieri italiani. Quella descritta è la fotografia dell’industria alimentare italiana, un piccolo gioiello da preservare e che ancora resiste, al contrario di altri settori della manifattura ormai considerati morti. Quello alimentare è il secondo comparto manifatturiero del Paese, con 127 miliardi di fatturato e circa 390 mila addetti (10% della manifattura), l’industria alimentare costituisce, assieme alla moda, l’emblema dell’italian way of living. Secondo l’indice delle eccellenze competitive dell’Italia stilato dalla Fondazione Edison, il nostro Paese detiene la prima posizione nell’export mondiale di pasta (1,8 miliardi di dollari), la seconda nell’export di vini (3,9 miliardi di dollari), la terza nell’export di cioccolata e di altre preparazioni alimentari contenenti cacao (890 milioni di dollari). Le 55 mila imprese attive nel settore, organizzate prevalentemente per distretti (sono ben 41 quelli censiti dal Monitor dei Distretti di Intesa San Paolo), sono nella grandissima parte dei casi di piccole dimensioni. Cosicché le aziende alimentari più strutturate rappresentano un numero davvero esiguo (ne sono alcuni esempi Nestlè, Barilla, Unilever, Ferrero, Illy, Orogel, Rana, Parmalat, Perfetti, Conserve Italia) e il valore medio di addetti per impresa è di poco superiore a 7, inferiore ai 9,5 [...]

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