Il metodo Cossiga è sempre stato usato in Italia durante le manifestazioni (soprattutto se studentesche).
Per chi non lo conoscesse, lo ricordo qui sotto (estratto da un’intervista all’amatissimo ex-presidente):
Bisogna ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri… Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano.
Lo "studente" aiuta a rialzarsi il finanziere armato... siamo nel mondo dei sogni?
Oggi, 14 dicembre, la storia continua.
Passano gli anni, l’unica nota positiva è che grazie alle centinaia di foto e videocamere abbiamo perlomeno la possibilità di smascherare gli infiltrati e cercare di bloccare questa vergogna.
Grazie agli infiltrati si deligittima la protesta e si convince la gente che manifestare sia pericoloso, molto meglio restare a casa a subire le decisioni di quei quattro che comandano in Parlamento.
Rilancio alcuni post con immagini piuttosto chiare sugli scontri di oggi a Roma:
http://www.facebook.com/album.php?aid=95950
Finanziere con la pistola smascherato
Riflettiamo quando vediamo certe immagini sui mass-media.
Forze dell'ordine e black bloc... con le stesse scarpe?
Samuele su B-log(0), 2010. |
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