Perché vanno boicottati.Le invalsi si propongono di valutare le competenze degli studenti, ma non è ancora chiaro a nessuno quali siano le competenze richieste valide per tutti. Si può davvero pensare che così tanti studenti e di conseguenza così tanti professori diversi, possano essere valutati con gli stessi criteri? Non risulterebbe una sorta di generalizzazione dell’apprendimento che non tiene conto dei diversi programmi svolti, delle situazioni personali, scolastiche, di provenienza e sociali? Secondo noi sì.Grazie a queste prove, è anche fiorito un ricco business di libri, libretti e istruzioni per l’uso, cartacee e online, come se studiando per queste prove si diventasse più preparati. Ma chi sono poi questi esperti che preparano i test? Sono professori dei diversi ordinamenti scolastici, ma sembra che insegnino in scuole senza problemi da dieci alunni per classe. In una scuola normale ogni ragazzo e ragazza hanno situazioni totalmente diverse e quello che gli insegnanti dovrebbero fare è aiutarli a imparare a ragionare sui concetti, sui problemi che si trovano ad affrontare. In un test così lungo in rapporto al tempo in cui si fa, con testi lunghi e difficili da comprendere e commentare senza un contesto, con quesiti di matematica magari neanche svolti nel programma, com’è possibile valutare gli insegnanti più preparati?Queste prove non sono state pensate in funzione di dare un aiuto alle situazioni più difficili, alle scuole o agli alunni che presentano più problemi e quindi hanno più bisogno. Sembra sempre più chiaro come servano solamente a punire i più deboli, togliendo ancora più risorse e indirizzandole a chi già ha ottenuto buoni risultati. E’ chiaramente uno dei modi per giustificare la vasta quantità di tagli cui la scuola pubblica è vessata da anni: le risorse vengono così investite in una minoranza di istituti che verranno contrassegnati come i “migliori”. Torna sempre spontanea la domanda: migliori secondo quali criteri? Inoltre, se si parla di formazione, e la scuola si propone la "formazione dell'uomo e del cittadino", non si capisce come dei test di velocità sulla letto scrittura e le competenze matematiche possano dirmi quanto una "persona" è uomo e cittadino. Ancora, gli studenti non sono, come avevo già detto citando non mi ricordo chi, saponette quindi i risultati della formazione vanno visti sul lungo periodo, non sono neppure "vasi da riempire" e, quindi, non si capisce come ad un determinato numero di informazioni date da un certo insegnante, debbano derivare un uguale numero di conoscenze degli alunni. Gli alunni, sono persone e come tali sono tutte, e dico, tutte diverse (in senso positivo), le variabili dell'educazione sono infinite e non sempre quantificabili, i test sviliscono la componente personale degli alunni, la creatività ed il bisogno di determinati tempi. A mio parere misura solo, il tempo di velocità dell'esecuzione dei test, ma se ad una certa età può essere indice di competenza non può esserlo, però, nelle fasi iniziali della formazione poiché mancano le basi, o come direbbe il Miur "gli alfabeti", dato che la scuola primaria è scuola di alfabetizzazione e non di specializzazione.
Come boicottarle:
- I docenti non sono obbligati a sottoporre ai ragazzi le prove, che comunque inizialmente devono essere accettate dal Collegio Docenti. Le Invalsi non sono obbligatorie per legge! Esistono anche i professori che minacciano di dare un brutto voto, se le boicottate, però anche nel manuale di aiuto al docente somministratore delle invalsi viene chiesto di non copiare proprio perché la prova non dovrebbe essere soggetta a voto sul registro.
- Su ogni scheda c’è un codice che identifica l’alunno, va staccata. Ogni anno le invalsi pretendono di essere considerate anonime, mentre sul codice che viene apposto sulle prove, viene segnalato il numero di registro dello studente o della studentessa che sono così facilmente identificabili. Un buonissimo metodo per boicottarle è staccare il codice e consegnare alla fine dell’ora tutte le prove della classe insieme e mescolate, di modo che non siano riconducibili a nessuno.
- I genitori non devono firmare nessuna liberatoria riguardante le prove. Prima delle prove ai genitori viene chiesto di firmare un modulo relativo alla privacy di queste prove. Essi hanno la possibilità pertanto di rifiutarsi e quindi di non permettere alla scuola di somministrare al proprio figlio o figlia le prove.
- Cheating (copiatura) mi ricollego al primo punto: Il Miur dice "Correggiamo i punteggi dei singoli studenti.
Restituiamo alle scuole i dati al netto del cheating. Non restituiamo i dati delle classi con un indice di propensione al cheating superiore a 0,50. Tali classi non entrano nel computo del punteggio medio di scuola.Laddove eliminiamo più del 50% delle classi dell’istituto, non viene restituita nemmeno la media di scuola che non sarebbe più rappresentativa poiché individuata con il punteggio di poche classi."
http://www.invalsi.it/invalsi/ri/sis/documenti/022013/falzetti.pdf