Innocence of Muesli

Parigi in allarme per le vignette contro Maometto. Ecco, adesso tutti hanno scoperto il trucco: “Pronto, Liceo Classico? Fate uscire subito gli studenti, c’è un disegno di Maometto che succhia cazzi nascosto nella scuola”. Invece adesso è tutto lavoro sprecato. Speriamo che alle scorregge di Buddha e all’apologia di barbecue nel centro di Bombay non ci pensi nessuno.

I francesi sono preoccupati per le vignette su Maometto: “Saranno capite dal resto del mondo?”.

“La Francia è un Paese in cui è garantita la libertà di espressione, compresa la libertà di satira”, ha dichiarato il primo ministro francese in partenza per una località segreta.

Proprio non capisco tutta questa ansia per le nuove vignette francesi. D’altronde, non è poi così difficile tenere alla larga folle di musulmani inferociti: per difendere la cultura occidentale dall’invasione islamica basta appendere crocifissi alle porte e fette di salame alle finestre.

La redattrice di Charlie Hebdo: “Non ci piegheremo”. Nonostante sia una pratica molto diffusa nel mondo della satira.

Quanto sta accadendo in Medio Oriente ci pone di fronte a grandi interrogativi: è giusto limitare la propria libertà d’espressione per non offendere il credo altrui? Può mai essere giusta la censura? Quanto sono arretrati i musulmani?

Un trailer maledetto, guerriglia per le strade del Medio Oriente, un ambasciatore ucciso, un giornale di satira al centro della diplomazia internazionale. E ora non ditemi che non vorreste un Bush a capo dello sterminio di questi imbecilli.

L’attrice Cindy Lee Garcia ha denunciato il produttore del film sul profeta Maometto: la donna, che ha recitato una parte nella pellicola, ha dichiarato che il produttore le ha mentito sulla vera natura del film, dicendole che in realtà si trattava di un porno interracial.

Sono contento di vivere in Italia. Qui nessun giornale o sito di satira si permetterebbe mai di prendere in giro una religione diversa da quella cattolica.

Ma la cosa più scandalosa di tutta la vicenda è che non ci sia stato ancora nessuno che abbia sostenuto la tesi che sia tutto un complotto della CIA per delegittimare Obama in vista delle elezioni.

La satira italiana, intanto, da sempre attenta a quello che succede oltre confine ha espresso la sua solidarietà ai cugini francesi: “Eh?”.

Comunque una cosa è certa: i Musulmani non conoscono il detto “Ambasciator non porta pena”.

Umore Maligno approva ed incoraggia la satira estrema contro qualsiasi obiettivo: ridere, infatti, aiuta a sconfiggere le paure, a pensare da un altro punto di vista. Dietro la parvenza di volgarità e mancanza di sensibilità tentiamo nel nostro piccolo di risvegliare le coscienze. Quindi piena solidarieta’ a quei cani infedeli di Charlie Hebdo e che Allah li possa uccidere e soddisfare la sete di sangue di tutti noi credenti, buoni e giusti. (Sura 150, versetto 69)