La ricetta l'ho vista nella trasmissione “chef on air”, e la propone Aris Tsanaklidis, chef del ristorante “kuzina” che si trova nella top ten mondiale stilata dalla BBC dei ristoranti con miglior vista. Io non ci sono mai stata a quel ristorante, ma cercherò di andarci e se qualcuno vuole godere mentre mangia di un panorama tra i migliori 10 del mondo ci vada!!! Ecco fatta un po’ di pubblicità gratuita naturalmente!!!!!
Chef on air è una trasmissione che mi piace per i suoi tempi umani, i diktat televisivi sicuramente ci sono, ma non si avvertono; è rilassante, la conduttrice, Eleni Psichouli, non è una chef, e non vuol nemmeno passare per tale. E’ una giornalista che dopo essersi occupata di cucina e scritto per anni e tutt'ora su riviste di gastronomia, conduce dal 2010 questa trasmissione dal lunedì a venerdì. Non chiosa, è garbata, ha un tono di voce basso che personalmente apprezzo molto non sopportando le voci stridule, attenta alle preparazioni altrui, dichiaratamente amante di piatti leggeri e dietetici. Insomma è una brava conduttrice che non ruba spazio ai suoi ospiti come molto spesso accade forse anche perché uno spazio tutto suo l’ha ritagliato comunque, cucinando per ultima un piatto spesso di cucina casalinga. Siccome chef non è e probabilmente si è trovata casualmente nel mondo della gastronomia, non stupisce l’uso di rafforzanti di sapore né l’approssimazione quantitativa degli ingredienti che spesso va a occhio. E’ quasi come dire “ho poco tempo per cucinare, ma bisogna farlo, quindi cerco di farlo al meglio".
I suoi ospiti, in genere due, possono essere chef rinomati o anche no, cuochi, qualche volta gente che semplicemente cucina, nutrizionisti. In questa trasmissione lo chef era accompagnato dalla moglie.
Le ricette, 3 per trasmissione, spessissimo non sono della tradizione, ma partono da questa e si elaborano con materie nuove, accostamenti quasi azzardati per gli standards greci fino a qualche tempo fa, tecniche nuove, accessori nuovi. Un’evoluzione che la cucina greca ha cominciato con grandissimo ritardo e tale ritardo l’ha relegata nel panorama internazionale, quanto meno finora, a cucina quasi folkloristica, vacanziera.
Sono comunque ricette che variano dall' abbastanza facile al facile, alla portata praticamente di tutti, con un occhio attento sia al valore nutrizionale che al portafoglio, che di questi tempi è d'obbligo!
La pubblicità nemmeno tanto occulta, per esempio si vede in primo piano la marca dell’olio che si usa, del concentrato di pomodoro etc., a me non dà fastidio. Anzi, guardando la trasmissione dall’ estero, mi si amplia la visione sui marchi usati, che diventano tali anche a furia di pubblicità.
Insomma la trasmissione è gradevole, perdoniamo quindi alla Psichouli il ruzzolone di 2 anni fa, quando al Sani Gourmet festival si è espressa con ironia rasente il sarcasmo nei confronti dei foodbloggers presenti.
Per l’insalata prendiamo una zucca, la puliamo da buccia, semi e filamenti, la tagliamo a dadi un po’ grossi e la mettiamo nel forno con un filo di olio evo. Cuociamo a 180 gradi per 15-20 minuti. Lo chef dice che deve rimanere al dente.
Prendiamo un’insalatiera, mettiamo la zucca quando si sarà raffreddata e aggiungiamo: chicchi di melagrana, semi di zucca tostati e pestati poco nel mortaio, formaggio di capra (chevre per lo chef, ma io ho usato lo scimudin della valtellina che una volta si faceva con latte di capra, ora si fa esclusivamente con latte vaccino), insalata verde (soncino per me) e condiamo il tutto con un'emulsione (mosto cotto e aceto di mele per lo chef) di 1 cucchiaio di miele di castagno, e così abbiamo inserito anche un altro prodotto emblema dell' autunno e 2 cucchiai di aceto di melagrana, qualche goccia di olio evo, sale, e un po’ di pepe bianco macinato fresco.