Roma, 8 Ottobre 2010
Di corsa intorno allo stadio Olimpico alla ricerca della porta d'ingresso indicata sul biglietto.
Gli U2 stanno per iniziare il loro fantascientifico concerto e per me è la quinta volta in 18 anni.
Giro intorno allo stadio attraversando trasversalmente fiumi di persone in coda agli ingressi di curve e tribune.
Conosco bene la qualità dei gruppi spalla degli U2 ...ma questi picchiano veramente tanto. Cazzo come picchiano!
Già da fuori, lo stadio sembra venire giù sotto le percussioni di un tal Sam Fogarino ...ma io mica lo so!
Nella foga di raccattare 2 biglietti online all'ultimo secondo, coinvolgere il malcapitato amico di turno e trascinarmi con lui a bordo della sua splendida cabriolet fino a Roma, non ho captato l'informazione che dava gli Interpol di spalla agli U2; che nella mia speciale classifica mentale suona un pò come vedere Roma Lazio due ore prima allo stadio, in attesa di Inter Milan.
Entro finalmente all'interno dell'Olimpico giusto per l'ultimo brano in scaletta. Barricade ...e le gradinate vibrano davvero sotto le percussioni del più bel gruppo postpunk new wave degli anni che iniziano col 2 davanti.
Interpol è anche il nome dell'omonimo album, l'ultimo, il quarto, in classifica negli States dopo l'uscita a settembre fino a raggiungere l'ottava posizione quando in Europa il loro genere non s'affaccia neanche al pied-à-terre delle chart.
Album strepitoso per palati fini. Una grande sezione ritmica su cui poggiano elegantemente basso, chitarra, tastiere e la gran voce di Paul Banks che con quest' album prende sulle spalle il gruppo e lo affranca definitivamente dal post qualcos'altro.
Gli Interpol sono maturi, se mai con i precedenti album qualcuno ne avesse dubitato; maturi a tal punto da poter senz'altro essere annoverati fra le più autorevoli bands del decennio, proprio alla stregua di Radiohead, Arctic Monkeys, Coldplay, bucando quel british wall che domina pressocché incontrastato la scena poprock mondiale.
Strizzano le chitarre con autorevoli riff, modulano le voci in uno stile ricco di chiaroscuri. La loro musica è attraversata da tratti romantico decadenti e squarci luminosi e originalissimi. Mai banali, spesso inafferrabili, si fanno ascoltare e riascoltare un numero infinito di volte.
Un album da comprare quantomeno in cd, molto meglio in vinile. Scaricato in mp3 conduce irrimediabilmente all'inferno, non fatelo!
Carlo Elia
from Wikipedia
Il nome della band non deriva dall'organizzazione anticrimine mondiale Interpol, bensì da un nomignolo dato al cantante Paul Banks durante la sua adolescenza.
La loro musica è considerata una visione odierna della new wave in chiave post-punk, con chiare influenze da Joy Division, The Cure, The Chameleons.
Attivo a partire dal 1998 e composto inizialmente da Daniel Kessler e il primo batterista Greg Drudy, il gruppo si afferma solo dopo l'ingresso nella formazione di Sam Fogarino (subentrato al posto dello stesso Drudy), Dengler e del vocalist Paul Banks.
Nel 2001 gli Interpol affrontano il primo tour in Inghilterra. L'anno successivo esce il loro disco d'esordio, “Turn On the Bright Lights”.
Suoni nero pece, lugubri, tutt'altro che razionali, romantici, fluttuanti. Ecco la prima formula firmata Interpol.
Un anno dopo, gli Interpol sono già considerati il fenomeno indie per eccellenza e tutte le loro date registrano tutto esaurito.
L'album successivo degli Interpol, “Antics”, pubblicato nel settembre 2004, considerato il risultato del riposo susseguente al lunghissimo tour, protrattosi per tutto il 2003, è interpretato come un’evoluzione del gruppo newyorkese verso sonorità più piene, confidenziali e ballabili. Alla pubblicazione di Antics è seguita la composizione di un pezzo ad hoc, denominato Direction, per la colonna sonora della serie televisiva americana Six Feet Under.
Nel luglio 2007 gli Interpol hanno pubblicato il loro terzo album, “Our Love to Admire”, anticipato dal singolo The Heinrich Maneuver. Si tratta del primo lavoro degli Interpol con una major discografica, la Capitol Records, sussidiaria della EMI, ed anche il primo a non essere completamente autoprodotto dalla band.
Il 7 settembre 2010 (13 settembre nel Regno Unito) è uscito il quarto album della band, l’omonimo “Interpol”. Il lavoro è stato preceduto dalla pubblicazione gratuita su internet del primo singolo promozionale, Lights, con link in esclusiva agli iscritti della newsletter ufficiale. Il primo singolo commerciale è stato Barricade, pubblicato il 3 agosto.
Questo album è l'ultimo a registrare la partecipazione di Dengler, che aveva annunciato qualche mese prima di voler lasciare la band per dedicarsi ad altri progetti. Nell'annuncio, i rimanenti membri hanno descritto la separazione come "amichevole" e hanno spiegato che non sarà sostituito in pianta stabile, ma dal vivo si potrebbero alternare vari musicisti; nel tour promozionale dell'album a suonare il basso è David Pajo (ex-Slint).
Formazione
Paul Banks: voce, chitarra
Sam Fogarino: batteria
Daniel Kessler: chitarra
Membri passati
Greg Dudy: batteria (1997-2000)
Carlos Dengler: basso, tastiere (1998-2010)
Discography
Album
2002 - Turn On the Bright Lights (Matador Records)
2004 - Antics (Matador Records)
2007 - Our Love to Admire (Capitol Records)
2010 - Interpol (Matador Records)
Singoli
2003 - PDA
2003 - Obstacle 1
2003 - Say Hello To the Angels
2004 - Slow Hands
2005 - Evil
2005 - C'mere
2007 - The Heinrich Maneuver
2007 - Mammoth
2007 - No I in Threesome
2008 - Rest My Chemistry
2010 - Lights
2010 - Barricade
LP
2000 - Fukd I.D. #3 (Chemikal Underground)
2001 - Precipitate EP (autoprodotto)
disponibile in due versioni: copertina bianca e copertina rosa
2002 - Interpol EP (Matador Records
2003 - The Black EP (EMI
2005 - Remix EP (Matador Records)
inizialmente disco bonus di una ristampa di Antics
2007 - Live EP (Capitol Records)
inizialmente disco bonus di una ristampa
di Our Love to Admire