Oggi vi presento Eleonora, che cura un blog dal titolo dolcissimo. Conosciamola insieme pin piano.
- Ciao Eleonora, ci racconti chi sei?
Mi chiamo Eleonora, curo il blog Burro e Miele, amo cucinare e scrivere. Italianissima di nascita e origini, attualmente vivo in Marocco, dopo essere passata due anni per la Francia e 17 anni in America Latina.
- Cosa fai di bello nella vita?
Sono Giornalista free lance, con una specialistica in “food and nutrition”, ma Mamma e Moglie a tempo pieno.
- Quando hai deciso di aprire un blog?
Non so bene quando lo abbia deciso. Per anni ho avuto un blog tipo diario personale, pensieri e parole e uno di fotografia su skyrock blog. Poi con l’arrivo di facebook ho smesso di aggiornarli, cambiandoli per pagine su questo social network. Il blog di cucina era un’idea che mi inseguiva da tempo, forse anni e Burro e Miele ha preso vita un pomeriggio di fine novembre del 2010, prendendo poi piano piano la forma e il carattere che ha oggi.
- Perché hai aperto un blog?
Perché ho fatto una scelta di cuore che mi ha trasformato in “nomade” e non me ne pento affatto. Cambio paese circa ogni due o quattro anni, e ciò mi rende impossibile la crescita professionale in un giornale o altro mezzo di comunicazione. Allora ho scelto il “giornalismo fai da te” e ho unito le mie tre grandi passioni: cucina, scrittura e fotografia in una sola attività che mi ha aperto poi anche le porte per scrivere freelance fuori da Burro e Miele. Insomma, un lavoro che mi appassiona e che posso mettere in valigia ogni volta che il vento ci sposta.
- Ti ispiri a qualcuno?
Traggo ispirazione a volte da una foto, da un ingrediente, da un piatto mangiato al ristorante o da una proposta di un amico blogger. Mi ispiro al mercato, ma anche navigando in Internet, sfogliando un libro o una rivista o semplicemente chattando con un collega, o sentendo il profumo di un prodotto. A volte prendo anche ispirazione dai ricordi, dai sapori vissuti, dalle persone che ho incontrato nella mia vita, che mi vengono a mente d’improvviso e come se mi dettassero silenziosamente una ricetta. Sono quelli che chiamo “gli spiriti che si annidano nella cucina”. Infatti non deve mai mancarmi carta e penna, non si sa mai quando l’idea culinaria potrebbe essermi sussurrata…
- Cosa contraddistingue il tuo blog?
Credo che ciò che contraddistingue fondamentalmente il mio blog siano due cose: una sono i post, dove metto gran parte di me e dove in genere racconto una storia o scrivo un piccolo racconto inventato che accompagna una ricetta. La seconda è il tipo di ricetta che puoi trovare su Burro e Miele, perché sono ricette che nascono dall’infuso di paesi dove ho vissuto e mangiato, che mi si sono attaccati alle padelle e al cuore.
- Quali esperienze positive sono derivate dal tuo blog?
Tante. A parte le esperienze positive delle porte che si sono aperte a livello professionale, ho conosciuto persone straordinarie attraverso il blog che oggi sono parte importante della mia vita e del quotidiano. Perone a cui chiedere consiglio ognuno nel loro campo o amici con cui confidarsi quando si ha un problema. E poi quest’estate ho avuto l’impressione che il gruppo di blogger si fosse trasformato in una gran famiglia. Durante i due ricoveri del più piccolo dei miei figli, non c’è stato giorno in cui non abbia ricevuto un messaggio di consolazione, una mano tesa, una spalla per appoggiarmi. Tutto ciò mi ha commosso davvero. Oggi posso dire che mio figlio ha tantissimi blog-zie e blog-zii. E ancora la soddisfazione di sapere che c’è chi prova le mie ricette e che il mio lavoro piace, questo da tanto impulso a continuare sulla stessa strada e a migliorare ogni giorno.
- Hai avuto invece qualche problema?
Sì, ma in mezzo a tanto positivismo quotidiano, non vale la pena neanche parlarne.
- Cosa pensi del mondo dei food blogger?
Questo è un argomento spinoso. Tutti dicono che hanno aperto il blog per spirito di condivisione, ma penso che c’è veramente tanto individualismo e concorrenza in questo mondo. Quando ho aperto il mio blog, non sapevo neanche ci fosse una comunità di blogger così grande e devo dire senza peli sulla lingua, che certe volte il mondo dei food blogger è deludente, nell’aspetto dell’eccesso protagonismo di alcuni con mira verso i numeri e le statistiche, che finiscono poi con mettere i bastoni tra le ruote ad altri, che magari le statistiche non le guardano neanche. Ma non tutto è così, c’è anche tanta solidarietà, amicizia, spontaneità e spirito di aiuto tra noi blogger.
- Un suggerimento per migliorarlo.
Direi a molti “take it easy”. Inviterei a passare più tempo in cucina a sperimentare o nei gruppi su facebook a dare consigli e condividere esperienze, che a preoccuparsi di analizzare le statistiche o a criticare quello che fanno gli altri.
Ringrazio Eleonora e le auguro di poter continuare a collezionare successi, oltre che paesi. Buon viaggio!
Volete farvi intervistare? Scrivetemi e sarete servite!