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Intervista ai Black Merda (2009)

Creato il 07 aprile 2012 da The Book Of Saturday

Intervista ai Black Merda (2009)

Ho trovato questa intervista fatta dal blog Good Vs Evil ai Black Merda, che è un gruppo degli anni ’70 molto ma molto poco conosciuto, che ricalca Jimi Hendrix in tutto (dal sound al look, perfino di copertina), e di cui era da tempo che volevo parlarne. È strana la loro storia, tra il 1970 e il 1972 hanno pubblicato solo due album, l’omonimo d’esordio e Long Burn the Fire.

Poi è uscito un doppio disco che li raccoglieva insieme, poi il nulla. Fino al 2005, quando si sono riproposti con Mary Don’t Take Me On No Bad Trip. Da quel momento hanno pubblicato altri tre album, fino a Force of Nature, del 2009. L’intervista fatta dal blogger risale a quel periodo.

I componenti del gruppo spiegano la genesi del loro strano nome, che a noi italiani fa un po’ ridere ma (come avrete modo di leggere), non ha nulla a che vedere con il significato che potremmo attribuirgli noi.

D: Per coloro che non vi conoscono, potete raccontarci la storia dei Black Merda?

R: Beh, intorno al 1967 Anthony Hawkins, Tyrone Hite ed io, abbiamo ascoltato Are You Experienced? di Jimi Hendrix. Siamo stati così spazzati via da ciò che avevamo sentito prima e abbiamo deciso di cominciare a fare quel tipo di musica, compreso lo stesso modo di vestire. Ma abbiamo fatto più di uno stile rock funk, con testi anche più duri di quelli di Hendrix. A quel tempo eravamo conosciuti come The Souls Agents, la band comprendeva un sassofonista e trombettista. Siamo stati in tour con Edwin Starr e gli agenti Anima per accompagnare la sua Agent Double O Soul. Dopo aver ascoltato Are You Experienced? abbiamo abbassato le corna e aggiunto al gruppo il fratello minore di Anthony, Charles, come chitarrista supplementare per la band e abbiamo cambiato il nostro nome in Black Murder e, infine, Black Merda.

D: Per chi suonavate all’inizio? Era soprattutto un pubblico nero, o bianco, o piuttosto misto?

R: Abbiamo principalmente suonato per il pubblico di colore, ma a volte anche per i bianchi.

D: Naturalmente nella vostra musica si sente quel suono soul, dell’anima, ma c’è anche una parte di forte psichedelia. Chi vi ascoltavate e da chi avete tratto ispirazione in quel momento?

R: Beh come ho detto in precedenza, soprattutto Are You Experienced?, ma abbiamo ascoltato molto anche Led Zeppelin, Jethro Tull, Cream, Sergeant Pepper Lonely Hearts Club Band, e tutto il resto della psichedelia che andava in quel periodo.

D: Il nome Black Merda (pronunciato e inteso come Black Murder) è un nome fantastico. Da che cosa è uscito fuori e cosa significa per voi?

R: Quando abbiamo cambiato il nostro stile musicale e di vestire, in un più dinamico funk, rock, psichedelico, abbiamo deciso che avevamo bisogno di un nome più dinamico per la nostra immagine. Charles ha suggerito Murder Incorporated, ma io ho pensato che suonasse troppo criminale, così ho suggerito Black Murder per richiamare l’attenzione sulla serie di omicidi a persone di colore che stava avvenendo in quel momento nella lotta per i diritti civili. Abbiamo poi cambiato l’ortografia in Black Merda. “Black Merda” significa “l’uccisione dei neri”.

D: Cosa avete fatto prima della reunion nel 2005?

R: Tutti abbiamo fatto le nostre cose, i vari progetti musicali etc, ci riunivamo di tanto in tanto, così per stare insieme e parlare dei vecchi tempi, e fare qualche Jam insieme.

D: Il vostro materiale registrato, ragazzi, è stupefacente. Non pensate di aver avuto minor riconoscimento di quello che meritavate?

R: Le case discografiche in realtà non hanno mai promosso i nostri album e noi non abbiamo un management team. Ci sono probabilmente altri fattori che pure hanno contato. Ma, stiamo ottenendo sempre più riconoscimento adesso!

D: Che musica state ascoltando in questi giorni, ragazzi?

R: Abbiamo sempre ascoltato, e anche suonato tutti i generi di musica, nessuno in particolare.

D: Mi piace il nuovo album Force of Nature. È così grezzo e funky. Come è stato tornare in studio?

R: Grazie! Fa piacere sentirlo! Sappiamo che i nostri fan probabilmente confronteranno sempre la musica che facciamo oggi con la nostra musica del passato. Sappiamo che quello è lo standard per il quale saremo sempre giudicati. Quindi non siamo mai davvero sicuri di come i fan reagiranno a qualcosa di nuovo, soprattutto se è diverso da quello che abbiamo fatto prima. È stato un vero piacere lavorare su Force Of Nature, così tanto che stiamo lavorando su nuovo materiale, come si dice già in giro! Davvero roba dinamica potente e significativa!

D: Per concludere, nessun progetto nuovo o concerti in arrivo di cui volete parlare?

R: Il nuovo progetto l’abbiamo detto poco sopra. Nessun concerto in fila ancora, ma speriamo di essere in grado di fare un po’ di tour nel prossimo futuro.



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