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Intervista di Alessandro Bagnato al Poeta Andrea Leonelli

Creato il 28 febbraio 2012 da Ale27 @alessandrobagn1

Intervista di Alessandro Bagnato al Poeta Andrea Leonelli

1.Ciao Andrea e ben venuto nel mio blog, vuoi presentarti ai  lettori?
Intervista di Alessandro Bagnato al Poeta Andrea LeonelliGrazie per l’accoglienza. Toscano di nascita, classe 1970. Cresciuto in campagna. Sposato “fuori regione” e trasferito in Emilia Romagna. Padre di due bimbi in età scolare. Infermiere di professione, lavoro in Rianimazione. Amo leggere di tutto e colleziono fantascienza. Da un po’ di tempo impegnato nella dura opera di promozione degli autori esordienti/emergenti per passione ed empatia coi pochi mezzi che ho a disposizione.

2. Parlaci del tuo libro, “La selezione del colpevole” edito in self -publishing  con il sito www.lulu.com? Perché hai scelto di pubblicare la tua raccolta di poesia con lulu.com? Perché non hai scelto case editrici indipendenti o case editrici dette di “consumo”, vale a dire, quelle a circuito nazionale?  Ci spiegheresti cos’è il self-publishing?

Cominciamo con ordine.
il mio libro è una raccolta di poesie aspre, dure, cattive e sofferte. Intrise di pena e sofferenza, un goccio di fantascienza, un cucchiaio di gotico, due bicchieri di sogni/incubi, e una spruzzata di fisica.Pubblicare con Lulu mi sembrava al momento la soluzione ideale e spese di spedizione a parte non sono completamente pentito. Le piccole case editrici se ti pubblicano gratuitamente spesso sono poco più che una tipografia (come lulu a questo punto) con la differenza che con lulu posso ordinare un tot di libri alla volta quando voglio, cosa non sempre possibile con altri editori che non fanno ne promozione ne marketing da contratto. Stampano in pratica. Poi ci sono le case a pagamento o con contributo. Io non sono contrario, ma hanno saturato il mercato con materiale davvero scadente, oltre che a qualche sporadica chicca che si perde però nel mucchio. Spesso come rimbalzo negativo l’autore vieni associato a letteratura di bassa qualità nonostante i prezzi elevati che vengono, da taluni, chiesti.
Ultimo scalino i grandi editori… Sempre più spesso capita che grandi editori pubblichino grandi nomi e non mi fate dire cosa di grande a volte ne esce…
Perché anche loro i grandi non si affidano a grandi lettori? Mandando in giro i manoscritti ad appassionati lettori selezionati per genere? Tenendo conto dei giudizi di chi legge molto forse potrebbero ridurre i grandi nomi e pubblicare grandi emergenti…
Il self publishing è il meccanismo attraverso il quale chiunque può stampare il proprio libro. Si può fare attraverso molti siti online. Lati negativi: non è gratuito, Nessuno fa niente, ti fai tutto da solo se è un capolavoro è completamente tuo, se è una boiata è completamente tua lo stesso.
Magari prima di mandare in stampa il vostro libro fatelo leggere, e magari correggere, ad amici e parenti.
3. Cosa rappresenta per te la poesia? Che valore vorresti dare alla poesia?

E’ un linguaggio, una forma d’arte comunicativa. Si possono descrivere mondi con poche parole. Si possono soprattutto dipingere, fotografare stati d’animo. Si può dare se stessi e la propria anima in pasto alla carta con la certezza che li sopra rimarrà, e potrai rivederla sia con gioia che con dolore.E’ una valvola di sfogo. Un catino dove mettere a bagno i panni sporchi del proprio intimo. Centrifugarsi dentro e poi uscirne forse non puliti ma stropicciati, sapendo che verrai appeso ad essiccarti.E’ un attimo di vita perso o regalato, a volte rubato, a volte origliato nella fucina delle vite di tutti. Tutto può nascondere poesia, anche il rumore per strada.Che valore vorrei dargli? Non credo si possa dare un valore, è importante ma non vitale, è utile, è divertente è tante cose e ognuna assume un valore diverso in relazione al momento. La stessa cosa può avere un significato oggi e uno diverso domani a situazione cambiata. Un valore certo, ma non certo assoluto.

4. Quando scrivi ti riferisci a qualche poeta in particolare? A chi ti ispiri di più?

Sinceramente no… Anche a scuola non ho mai amato troppo la poesia…
l’ho riscoperta e apprezzato dopo, quando ho maturamente appreso quanto possa dare.
ma molto più dei classici amo leggere nuovi poeti che parlano con un linguaggio vicino all’oggi e affrontano i problemi quotidiani e con sensibilità odierna, moderna. Posso dire una poesia evoluta? Attuale? Spero d’essermi spiegato.

5. Ci parleresti della poesia “ Sarà inutile l’esser corpo”, presente nella tua raccolta “ La selezione del colpevole”? Cosa vorresti indicare ai tuoi lettori con questa poesia?

E’ un po’ una interpretazione pseudo zen. Ma il passaggio non è lo staccarsi dagli affetti terreni per alleggerire l’anima e salire. È uno straniarsi dal mondo intorno per chiudersi in se e darsi tempo di decantare gli avvenimenti. Anche se ci sarà chi ti cercherà non troveranno reazioni o moti o altro. Solo un inutile involucro vuoto. Una crisalide abbandonata (se vogliamo da un anima farfalla volata verso casa). Questa è la versione favola.  L’altra è che ci si rinchiude così profondamente in se con la paura ma anche la voglia di dipingersi il dolore (non è un errore, è proprio dolore) addosso e “vedere come ci sta” fino al punto in cui è rimasto così poco di te, dentro di te, che anche il contenitore di quel barlume di coscienza è inutile. Una volta bruciate speranze, ricordi e illusioni resta solo un guscio.

6. Che rapporto hai con la scrittura e quanto tempo gli dedichi?

Il mio rapporto con la scrittura sarebbe ottimo se avessi più tempo…
mi piace scrivere e mi tengo normalmente sulla poesia/narrativa breve: pochi input e significati concentrati, sintesi, contrazione.
mi piace scrivere racconti di fantascienza / horror / noir al massimo fantasy ma va già un po’ al di là, il fantasy chiede molte parole e descrive, io preferisco accennare, abbozzare, insinuare…
Dedico alla scrittura il tempo che posso, ritagliandolo dove riesco.7. Che cosa ti sentiresti di consigliare a chi vuole intraprendere la tua stessa strada?

Non gli direi né di lascar perdere anche se magari sarebbe meglio né di inseguire il sogno ad ogni costo. Gli chiederei se ha bisogno d’aiuto. Spesso la creatività poetica è stimolata da un dolore interiore, da un’assenza uno strappo o un disagio esistenziale. Non c’è come star male per scrivere bene. Poi ovvio c’è anche chi scrive benissimo senza stare minimamente male, ma spesso una molla che fa scattare il meccanismo è la molla della sofferenza.Consiglierei comunque di avere pazienza, rassegnazione anche. Non scoraggiarsi, tentare e riprovare sempre, insistere a scrivere, sperimentare cose nuove, trovare la propria “Way to write”, il proprio modo personale e di scrivere di ciò che sente, scegliendo la forma che più gli è consona. Non credo ci debbano essere dei paletti alla creatività. Certamente leggere, leggere e leggere, sia gli altri soprattutto ma anche e molto se stessi.8. Hai altri progetti per il futuro? 

Tanti e per ora vaghi…Parlando di letteratura/editoria
Mi piacerebbe pubblicare una seconda raccolta e perché no, anche una terza e vedere se sono “cresciuto” o regredito…
Entrare, ed entrerò, in antologie per racconti (narrativa breve, quella che preferisco) di vario genere: fantascienza, noir, horror…
Continuare a partecipare a concorsi.
continuare a promuovere emergenti sul mio blog
http://aleonelli.blogspot.com
e con
http://evolutivepress.jimdo.com
Continuare a promuovere il mio libro
9. Dove si può acquistare la tua raccolta di poesie ”La selezione del colpevole?

Su Lulu.com e amazon il cartaceo.L’ebook solo su luluI links: cartaceohttp://www.lulu.com/commerce/index.php?fBuyContent=11266881http://www.amazon.it/Selezione-Colpevole-Andrea-Leonelli/dp/147090067X/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1327317876&sr=8-1elettronico (PDF)http://www.lulu.com/product/ebook/la-selezione-colpevole/1757945010. Vuoi segnalarci qualche link sul libro?

Volentieri:http://www.facebook.com/pages/La-selezione-colpevole/181743208569770http://aleonelli.blogspot.com/p/il-mio-libro.html (qua trovate recensioni e links)11. Vedi la scrittura di altri generi letterari nel tuo futuro?

Si, non mi voglio chiudere possibilità d’espressione, come ho già detto scrivo racconti e sono e sarò pubblicato in varie antologie di vario genere…Al limite vedo “pubblicazioni” di altri generi… Nuove forme…

12. Sono solito chiudere le mie interviste con una domanda alla “Marzullo”. Per te Andrea,  la poesia è la vita o la vita è una poesia?

Né l’una né l’altra. Nella vita c’è, può esserci, la poesia e viceversa, ma non sono la stessa cosa e l’una non può essere l’altra. Pur diverse si compenetrano ma non sono interscambiabili.

Un saluto a tutti gli amici del blog!Grazie di essere stato nel mio blog.

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