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Intervista Dieci Coltelli con Chet Williamson

Creato il 03 ottobre 2011 da Alessandro Manzetti @amanzetti
Intervista Dieci Coltelli con Chet Williamson
Intervista "Dieci Coltelli" con Chet Williamson
Coltello 1) I nomi di almeno tre autori contemporanei di genere che scrivono meglio di te e perché
[Chet Williamson] Farò i nomi di alcuni scrittori dei quali cerco sempre di leggere i nuovi libri, perché riescono a fare alcune cose meglio di me, quindi non solo mi diverto a leggerli, ma penso anche di imparare qualcosa. Uno di questi è il mio amico Joe R. Lansdale, che è molto popolare in Italia. Joe è un narratore consumato, la sua voce narrativa è molto particolare, una caratteristica che mi manca. Io credo di essere più camaleontico, sento che il mio stile cambia a seconda della materia che affronto. Lo stile di Joe è sempre lì, non importa quello che scrive - è una qualità che ammiro molto. Un altro è Andrew Vachss, lo scrittore americano di crime stories,  possiede anche lui uno stile molto particolare, caratterizzato da grande autenticità, un altro elemento che talvolta penso possa mancare nei miei lavori. Poi, Martin McDonagh, il drammaturgo irlandese, scrive cose scioccanti e divertenti, lui è un maestro nei dialoghi. Anche se ritengo che i dialoghi siano uno dei miei punti di forza, è sempre gratificante leggere dialoghi eccellenti e scoprire come sono stati costruiti.
Coltello 2) Il momento o l’evento che ti ha fatto pensare (per un momento) di cambiare mestiere
[Chet Williamson] Tutti i giorni. Il mercato editoriale sta diventando sempre più difficile, e la fascia media,  dove è vissuta la mia carriera di scrittore, è praticamente morta. In testa si sono i bestseller, il resto di quelli come me, abituati a produrre la fascia media, rappresentano una lunga coda e ottengono sempre meno attenzione e guadagni. Così adesso, quando scrivo, scelgo qualcosa che possa divertirmi davvero scrivere,  visto che il lavoro finale non può diventare un successo commerciale, potrò contare almeno sul piacere del processo creativo.
Coltello 3) Quali compromessi hai dovuto accettare per motivi commerciali ?
[Chet Williamson] Una sola volta ho realizzato su commissione libri per film e games: ho tratto il romanzo dal film The Crow: City of Angels, ho scritto un altro romanzo originale su The Crow, Hell: A Cyberpunk Thriller (basato su un gioco per computer) e vari romanzi ambientati nel mondo dei game TSR. Anche se è stata una attività divertente, non ha aumentato molto il numero di lettori dei miei romanzi originali, oggi penso a quei lavori con la consapevolezza di avere praticamente sprecato tempo.
Intervista Dieci Coltelli con Chet Williamson
Coltello 4) Conta qualcosa vincere i premi letterari, aiuta a vendere?
[Chet Williamson] Certo non possono nuocere. Sono stato finalista all’Edgar Award, e diverse volte al Bram Stoker Award e al World Fantasy Award. Ho vinto l'International Horror Guild Award nel 2002 per la mia raccolta, Figures in Rain, ma non ho mai notato nessun cambiamento nelle vendite (infatti, 500 copie di Figures in Rain sono ancora dall'editore, la cosa è scoraggiante). Comunque, è sempre bello ottenere un riconoscimento.
Coltello 5) Quando non riesci a scrivere, in quale modo preferisci deprimerti e a chi telefoni?
[Chet Williamson] Molte volte ho parlato del mercato e di scrittura con Joe Lansdale (ai collezionisti italiani potrebbe interessare sapere che Joe ha scritto l'introduzione alla mia raccolta Figures in Rain) e Andrew Vachss, un altro amico, ma nessuno può farti uscire dalla paura del blocco dello scrittore, tranne te stesso.
Intervista Dieci Coltelli con Chet Williamson
Coltello 6) Cosa pensi quando leggi le classifiche di vendita di libri nel tuo paese?
[Chet Williamson] Di solito è sempre la stessa vecchia storia, a volte ci sono alcuni buoni libri che compongono la lista, ma spesso sono opere commerciali con i soliti sospetti.
Coltello 7) Cosa rimproveri all’editoria americana, quali sono i suoi limiti?
[Chet Williamson] Quando a metà degli anni 1980 ho iniziato a pubblicare, vi erano agenti, editori e case editrici che erano disposti a rischiare e costruire uno scrittore, a supportarlo attraverso la pubblicazione di una serie di libri fino a consolidare un pubblico di lettori, e così l'autore alla fine si dimostrava redditizio. Questa era la "fascia media", che oggi è praticamente inesistente. Ho sottoposto a editori e agenti libri che ritenevano meravigliosi, ma che non  erano abbastanza commerciali; nessuno è disposto a rischiare sulla pubblicazione di un libro o addirittura (nel caso di un agente) a presentarlo. E 'scoraggiante, e questo modo di fare business è solo peggiorato. Non biasimo agenti o editori, perché gli agenti non vogliono perdere tempo cercando di vendere libri che nessuno compra, e gli editori non vogliono rischiare un flop. Eppure, la linea di fondo è la cosa principale - se un libro di genere non ha la possibilità di diventare un blockbuster, probabilmente non troverà una vera casa.
Intervista Dieci Coltelli con Chet Williamson
Coltello 8) Quante volte e perchè hai rifiutato di partecipare a un progetto no profit?
[Chet Williamson] E’ successo un certo numero di volte. Recentemente ho scritto un breve racconto per un'antologia in cui tutti i guadagni sono andati a un servizio sanitario per bambini,  ho donato oggetti per aste di beneficenza, ma ci vuole molto tempo per scrivere qualcosa di buono, e il nostro tempo è letteralmente denaro. Le persone devono capire che gli scrittori freelance non sono pagati per il tempo che devono spendere per partecipare a un progetto non-profit.
Coltello 9) La prima cosa che hai fatto dopo la firma di un importante contratto editoriale
[Chet Williamson] Il mio primo contratto editoriale importante (due libri per Tor Books) è stato molto gratificante, ma non ho fatto niente di speciale. Ho subito ripreso a scrivere.
Coltello 10) Ultima domanda: A chi (o cosa) lanceresti un coltello?
[Chet Williamson] Non lo farei. Ci sono cose, specialmente nella politica americana, che mi fanno diventare pazzo e mi rendono furioso, ma non ho mai tirato un coltello a persone responsabili, anche se per altri potrei pensare a dei pugnali !
Intervista Dieci Coltelli con Chet Williamson
Profilo dell'ospite
Chet Williamson ha scritto opere di genere horror, mystery, suspense e fantasy per un quarto di secolo.  Tra i suoi romanzi:  Second Chance, Ash Wednesday, Soulstorm, Lowland Rider, McKain's Dilemma, Reign, Dreamthorp, e la serie The Searchers  I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in Francia, Germania, Russia, Italia e Giappone. Il suo ultimo romanzo è Defender of the Faith (2011)
Oltre cento dei suoi racconti sono apparsi in diversi magazines come The New Yorker, Playboy, Esquire, Twilight Zone, The Magazine of Fantasy and Science Fiction, Alfred Hitchcock's Mystery Magazine, e molte altre riviste. Figures in Rain, una sua raccolta di racconti, ha vinto nel 2002 l' International Horror Guild Award. Chet Wiliamson  è stato inoltre due volte finalista al World Fantasy Award, sei volte al Bram Stoker Award della  Horror Writers Association e una volta per l'Edgar Award della Mystery Writers of America .  Web Site  Figures in Rain  eBook and Audiobook by Crossroad Press  Works on Amazon
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Intervista di Alessandro Manzetti
HWA Co-ordinator Italy
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