Niccolò Trigari, voce del Basket NBA ed Europeo di Sportitalia, ci ha concesso con infinita disponibilità questa intervista esclusiva. NBA, Free Agency 2010 ed Eurolega sono i temi principali. Ecco a voi le domande e le risposte di un esperto come Niccolò:
Miami ha sorpreso tutti dominando il mercato, cosa pensi della scelta di LBJ di andare a giocare con Wade e Bosh?
“Non la condivido e, a dirla tutta, la capisco solo in parte: se l’unico obiettivo era aumentare le chance di vincere il titolo, avrebbe potuto chiedere a Bosh di raggiungerlo a Chicago (Bosh aspettava soltanto istruzioni, a patto che la destinazione non fosse Cleveland). Da ogni altro punto di vista (compreso l’aspetto economico), non mi sembra la scelta migliore“.
Pensi che questi tre, e qualche comprimario, siano in grado di vincere il titolo NBA?
“Sostenere il contrario sarebbe folle, ma tra ‘essere in grado’ e ‘vincere’ il passo è lungo. L’identità dei comprimari sarà un aspetto importante, almeno quanto la soluzione dei dubbi legati al coach“.
E’ stata una free agency un po’ particolare, nel senso che tutti si aspettavano che fosse James a fare la prima mossa e gli altri ad accodarsi, invece tutti hanno deciso prima di lui lasciandolo per ultimo. Ti ha sorpreso?
E chi secondo te si è mosso meglio, oltre ovviamente a Miami?
“Sono convinto che James avesse scelto molto prima della notte dell’annuncio (ed è probabile che a New York sapessero già tutto quando hanno chiamato Stoudamire). Riguardo ai movimenti di mercato, penso che, al termine di una stagione in cui i proprietari avevano pianto miseria, sarebbe stato preferibile evitare offerte come quelle estese nelle ultime settimane. Per questo mi verrebbe da promuovere le grandi deluse, ovvero le squadre rimaste in disparte, anche se temo che per la maggior parte non sia stata una scelta“.
New York, e molte altre squadre, avevano puntato tutto sul mercato di quest’estate per ricostruire, ma hanno fallito. Come pensi reagiranno queste franchigie? A Cleveland ci sarà un suicidio di massa?
“New York ha rimandato i sogni di gloria alla prossima estate: se effettivamente arrivasse Anthony, il fallimento sarebbe mitigato. Cleveland ha fatto tutto quello che poteva per trattenere James: purtroppo non è stato sufficiente, perchè il fascino della città (e del corrispondente mercato) rimane una variante troppo importante. Per questo i Cavs, come del resto i Clippers, i Nets e tante altre franchigie partiranno sempre svantaggiate, ma sarà comunque in misura sensibilmente inferiore rispetto al divario che separa le migliori squadre del nostro campionato di calcio da tutte le altre“.
Quasi tutte le grandissime stelle della NBA ora giocano a Est, mentre l’Ovest si è un po’ impoverito: ci sarà un cambiamento di tendenza rispetto agli ultimi anni?
E intanto i Lakers, che avevano già un roster più che discreto hanno aggiunto anche Blake, rimangono loro la squadra da battere?
“A ben vedere il rapporto di forze non è cambiato rispetto alla scorsa stagione: Miami ha preso il posto di Cleveland (sarà anche meglio, ma non basta a nobilitare l’intera Conference), Boston è un po’ più vecchia e Chicago più temibile, ma per il resto le differenze sono minime (non credo che Wall renderà Washington competitiva ai più alti livelli e lo stesso vale per Stoudamire e i Knicks). E’ indubbio che tante stelle (o presunte tali) giocheranno a Est, ma anche la Western è densa di talento: qualcuno in grado di mettere in difficoltà i Lakers lo troveremo“.
Passiamo all’Eurolega che nei giorni scorsi ha aperto i battenti della nuova stagione: Roma e Milano sono state sorteggiate in due gruppi piuttosto complessi, pensi potranno farcela a passare il turno? Siena invece non dovrebbe avere problemi a trovare il secondo posto.
Caserta ha una chance contro il Khimki per avanzare nel qualifying round?
“Giudicare le squadre europee (le italiane in particolare) così presto è pericoloso: per quello che abbiamo visto la scorsa stagione, il rischio che una sola delle nostre rappresentanti arrivi nelle migliori 16 è più che concreto, ma spero che il nostro basket abbia toccato il fondo e che adesso possa soltanto risalire. Caserta ha un cammino terrificante, sin dal primo turno, ma la speranza è l’ultima a morire“.
Barcellona, Real Madrid, Panathinaikos, Olympiacos…restano sempre loro le favorite per la vittoria finale o secondo te dobbiamo aspettarci qualche sorpresa quest’anno?
“Ribadisco che dovremo aspettare la fine dell’estate (e forse non basterà) per dare un giudizio più attendibile. Aldilà della premessa, in Europa ci sono squadre (come quelle che avete citato) con budget inarrivabili per gran parte delle rivali; nonostante questo, le sorprese arrivano sempre, anche perchè il sistema della competizione in parte le favorisce. Non sarebbe male se a stupirci fossero le nostre squadre“.