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Intervista esclusiva: Enrie Scielzo, modello androgino

Creato il 02 gennaio 2013 da Yourfashionchic01 @YOURFASHIONCHIC

Intervista esclusiva: Enrie Scielzo, modello androgino

Photographer: Alice Camandona  
Enrie Scielzo è un modello italiano. Nato a Salerno l’1\11\1987, si è laureato due anni fa in Lingue e culture straniere presso e ha vissuto a Milano, Londra e Barcellona. E’ apparso come nuovo volto internazionale sulle più importanti piattaforme di modelli (The Fashionisto, Vanity Teen…) e nel 2012 ha vinto il concorso Italy’s Fresh Face per modelmanagement.com. Tra i suoi interessi: la moda, l’arte, la fotografia, viaggiare, la musica e il makeup. Lavora come giornalista di moda freelance per alcune testate, e l’anno scorso ha aperto il suo blog TheQueenBeetch.
YOUR FASHION CHIC oggi ha il grande piacere di presentarvelo attraverso una breve intervista molto piacevole che ho avuto il piacere di fargli.
- Nome e cognome
Enrie Scielzo
 - Da dove vieni?
Salerno
- Da dove hai iniziato?raccontami un pò….
Ho iniziato per caso, posando per una mia amica che doveva partecipare a un servizio fotografico. L’ho fatto più per divertimento che per altro, ma poi ho visto che il risultato è piaciuto molto al pubblico, e in molti mi hanno consigliato di cominciare a fare il modello. A quei tempi avevo appena finito l’Università, la situazione era – come ora – critica per i giovani, non si trovava lavoro; quindi ho pensato di cominciare a investire il
mio tempo e le mie energie in qualcosa che sembrava funzionare. Sono stato scelto come testimonial per il marchio di gioielli Les Marteau, e pochi mesi dopo ho scattato con la bravissima Erica Fava: nel giro di pochi giorni, sono stato pubblicato su Vanity Teen e The Fashionisto come nuovo volto internazionale. E’ stata davvero una sorpresa per me, non mi aspettavo così tanto riscontro in così poco tempo!
- Cosa ti ha spinto a farlo?
Ho sempre amato il mondo della moda, e ho sempre voluto farne parte: cominciare come modello mi ha permesso di conoscerlo dal di dentro, di esplorarlo e viverlo sulla mia pelle come primo attore, e mi ha portato a tante altre cose – in primis il giornalismo di moda, che è la mia prima passione. Ma il motivo principale che mi ha spinto a buttarmi sono state le circostanze in cui mi trovavo: dopo essermi laureato
(In Lingue e lettarature straniere, n.d.t.) il fatto di non trovare lavoro mi ha spinto a “inventarmelo” da me. Al giorno d’oggi per i giovani ci sono davvero pochissime opportunità, e soprattutto in Italia vedo che vanno avanti solo i raccomandati. Sembra una frase fatta, ma non lo è: la meritocrazia ormai è solo un vago ricordo, per andare avanti bisogna ingegnarsi, reinventarsi e rimboccarsi le maniche. Trovo tutto ciò molto
triste – soprattutto per chi come me ha fatto tanti sacrifici per studiare e laurearsi – anche se col senno di poi forse per me è stata una fortuna, perché mi ha permesso di intraprendere una carriera che posso dire di adorare!
Photographer: Maria Felicia Iannone

modello italiano

- C’è una tua foto o un tuo servizio preferito?se sì quale? mi piacerebbe che me ne parlassi
Non credo ce ne sia uno preferito in assoluto. Ognuno di quelli che ho fatto mi ha lasciato qualcosa, ha mostrato un lato diverso di me, e forse è questo quello che più mi piace di questo lavoro. Di solito il mio shooting preferito è sempre l’ultimo che ho fatto: credo sia un buon segno, perché mi sembra sempre migliore dei precedenti e quindi sento di essere migliorato sia io che la qualità del mio lavoro. E poi mi piace quell’ alone di novità, mi chiedo cosa ne penserà la gente, cosa diranno, quale foto gli piacerà di più
e quali critiche mi muoveranno: per me il feedback del pubblico è molto importante!
A livello di esperienza generale, forse uno dei set più belli che ho fatto è stato Alice has to die, un progetto fotografico di Gabino Curtidor e Stefano Ricco in cui ero lo Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie. Abbiamo scattato il mese scorso per tre giorni tra Roma e Saturnia, ed è stata una delle esperienze più belle della mia vita, perché il nostro team era formato da circa 15 persone e stando a stretto contatto notte e
giorno si è creato un legame speciale tra tutti noi. Credo che lavorare con un buon team affiatato sia uno dei fattori principali che concorrono alla realizzazione di un buon lavoro!
 - Ho notato dagli shooting in cui sei presente che le tue foto hanno un qualcosa di ambiguo..quanto di ambiguo c’è nella tua vita reale, o meglio quanto di ambiguo c’è nella tua persona..o usi l’ambiguità solo per i set fotografici?
Oddio, sai che sei la prima a dirmi una cosa del genere? Non credo che nelle mie foto ci sia niente di ambiguo, e non credo affatto di essere una persona ambigua, anzi, ho sempre pensato di essere fin troppo schietto. Il termine “ambiguo” ha un’accezione negativa che non rapporterei né alla mia persona né al mio lavoro. Se poi ti riferisci al fatto che spesso negli scatti venga sfruttata la mia androginia, quello è qualcosa che è parte di me ma, ti ripeto, non lo definirei “ambiguo”, quanto forse piuttosto “duale”, la capacità di essere uomo e donna allo stesso tempo, sia col corpo che con la mente. Per me è un valore aggiunto, una risorsa in più da sfruttare. Ho sempre pensato a me stesso come una dicotomia, un uno composto da due parti che non per forza si escludono, ma possono essere complementari.
- Il fotografo o il designer con cui hai preferito lavorare?
Non saprei, come ho detto prima tutti i lavori che ho fatto per me sono state bellissime esperienze. Tra gli stilisti posso dirti che ho adorato lavorare con Daniela Corcio per la sua collezione 8ttagoni: è una persona bellissima, e insieme ci siamo divertiti molto! E poi adoro da morire Aurora Potenti, sia a livello professionale che umano: indossare un suo capo sul set del mio progetto Insomnia per me è stato un sogno diventato realtà! Per i fotografi davvero non saprei, ho sconosciuto tutte persone simpatiche e disponibili; in linea generale, comunque, vado sempre più d’accordo con le donne.
Photographer: Alice Camandona

modello androgino

- C’è qualche fotografo nel mondo della moda con cui vorresti lavorare?
Ellen Von Unwerth, Mert and Marcus, Tim Walker, Mario Testino, Annie Leibovitz, Karl Lagerfeld, Patrick Demarchelier, Steven Meisel, Signe Vilstrup…devo continuare?
:-D
- Oggi sono tantissimi i ragazzi che vogliono intraprendere la tua stessa professione, quali consigli ti sentiresti di dar loro, per iniziare?
Innanzitutto, la cosa che dico sempre, è che devi volerlo fortissimamente. Non è un mestiere facile. La gente non si rende conto di quanto lavoro ci sia dietro un set fotografico: patire il freddo o il caldo per scattare abiti invernali in estate e viceversa, aspettare ore prima che tutto abbia inizio, avere molta, molta pazienza, soprattutto quando un editoriale lo pubblicano 6 mesi dopo che è stato scattato, e soprattutto ci vuole una grande forza sia a livello fisico che psicologico, perché a volte può essere davvero molto spossante! Per quanto riguarda i consigli non credo ce ne siano molti da dare: fatevi fare un book da un fotografo, ma da uno bravo. Niente cose amatoriali: saranno molto carine come foto del profilo di Facebook, ma una foto di qualità da immediatamente dignità al vostro lavoro e permette di valorizzarvi al massimo. Un book, purtroppo, è molto probabile che lo dovrete pagare: se non avete la fortuna di essere scoperti in aeroporto come Kate Moss, questo è il prezzo iniziale da pagare, ma diffidate da tutti gli altri che vi chiedono soldi, soprattutto le agenzie: tenete in mente che loro lavorano grazie a voi!
Per il resto, solite cose: cercate di mantenere uno stile di vita e un’alimentazione salutare. Riposate tanto, e prendetevi cura del vostro corpo, che diventerà il vostro “strumento” di lavoro. Buttatevi anche se avete paura di non riuscire, spesso la fortuna aiuta gli audaci! All’inizio dovrete sudare parecchio: preparatevi a lavori non pagati per costruire un solido portfolio, e non siate troppo snob nell’accettare lavori che considerate “minori”, ma siate comunque abbastanza selettivi in quello che scegliete di fare: mantenere una buona immagine è fondamentale per contribuire alla vostra
credibilità come modelli! E soprattutto, armatevi di tanta, ma tanta pazienza! 
Photographer: Manuela Kalì

modello androgino

- Al di là dei servizi fotografici, hai un tuo stilista preferito? se sì quale e cosa ti colpisce e ti piace di lui/lei.
Mi piace la moda che abbia una personalità. Non amo le linee troppo pulite, classiche, minimaliste; le trovo noiose! A me piacciono i colori, i volumi, le geometrie, gli accessori, i ricami, le applicazioni, le piume, gli Swarovski. Mi piace pensare ai vestiti come costumi di scena che ti permettono di recitare ogni volta un ruolo diverso. Su tutti, adoro Dolce& Gabbana: è un brand sinonimo di una femminilità istintiva, viscerale,
spudorata, quasi aggressiva, assolutamente glamour. Non sono capi che possono portare tutti, ci vuole una certa dose di confidenza e savoir faire per indossarli. Stessa cosa vale per la squisita stravaganza di Alexander McQueen, per il punk chic di Vivienne Westwood o per le creazioni di Jean Paul Gaultier e John Galliano, due veri geni e artisti.
Sul versante romantico, adoro gli abiti lunghi e da gran sera di Valentino, Dior, Vera Wang, Temperley London, Rodarte, Yves Saint Laurent, Vionnet, e, soprattutto, Elie Saab: i suoi abiti sembrano usciti da una favola! E poi mi piace la ricchezza dei capi di Balmain, le geometrie di Issey Miyake, le stampe di Mary Katratzou, gli originali cappelli di Philip Tracey e i vistosi accessori di Shorouk…ogni stilista secondo me ha qualcosa da dire, adoro la moda in tutte le sue forme!
- I tuoi progetti imminenti e futuri?
Viaggiare, viaggiare, viaggiare. Scattare il più possibile, in Italia ma soprattutto all’ Estero. Darmi da fare per migliorare il mio blog TheQueenBeetch e realizzare qualche sogno nel cassetto: m piacerebbe da morire diventare testimonial per un brand che amo, come Dolce&Gabbana o – nel campo del makeup – Illamasqua.
Comunque per il momento cerco di restare con i piedi per terra; una cosa che mi ha insegnato questo lavoro è vivere un po’ alla giornata, perché le cose migliori arrivano sempre quando meno te lo aspetti!
Photographer: Alice Camandona

modello italiano

Ringrazio di cuore Enrie per la disponibilità e per questa meravigliosa intervista, attraverso la quale ho avuto la possibilità di conoscerlo, di scoprire da dove ha iniziato, i suoi sogni, le sue ambizioni e i suoi progetti futuri..Grazie ancora! Di seguito troverete tutti i link di riferimento di Enrie Scielzo:
Blog: http://thequeenbeetch.wordpress.com/
 Facebook: https://www.facebook.com/EnrieScielzo
 Twitter: https://twitter.com/EnrieScielzo
 Pinterest: http://pinterest.com/EnrieScielzo/
Photographer: Erica Fava  

Intervista esclusiva: Enrie Scielzo, modello androgino


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