Luigi Pone
Il mio incontro con Luigi, avviene come sempre in rete, e non poteva essere altrimenti
Infatti, sono capitata sul sito della rivista on line da lui diretta, Il mediano approdando negliarticoli del professor Carmine Cimmino, dedicati alla cultura gastronomica, Officina dei Sensi, è il titolo della rubrica, ne sono rimasta incantata e così, ho scritto alla redazione chiedendo di poterne ospitare qualcuno nelle mie pagine, naturalmente citando autore, fonti e, linkando la rivista, e Luigi solerte nella risposta, molto gentilmente ha acconsentito e mi ha messo anche in contatto con il professor Cimmino, che mi piacerebbe intervistare, e mi son detta: perche’ non intervistare anche il direttore megagalattico della rivista?
Confesso, che ci son stati un bel po di scambi di e-mail, prima di convincerlo ma alla fine ci sono riuscita
Mi son fatta svelare tutti i suoi segreti culinari, molto pochi per la verità, poiche’ Luigi è uno che non si pone (come il suo cognome:-) troppi problemi, ammette di non saper cucinare, ma apprezza la buona cucina.
Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Luigi: – È importantissima. Essendo un ipoglicemico so che è necessario fornirmi delle energie necessarie per arrivare almeno a metà mattinata; da lì in poi, mangio un frutto o uno yogurt.
Angie: – Hai mai scritto ispirandoti a qualcosa di gastronomico?
Luigi: – Mai.
Angie: – Cosa significa per te mangiar bene?
Luigi: – Allontanare ogni forma di tristezza.
Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Luigi: – Giornalista in anni giovanili; docente ora, con forte impegno nel giornalismo per lo sfizio di dare un’opportunità ai giovani.
Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Luigi: – Ho mangiato bene, in un’atmosfera davvero particolare, presso l’osteria La Lanterna, a Mugnano del Cardinale (Avellino)
Zuppetta napoletana foto tratta da *Veganblog
Angie: – Sei mai stato a dieta?
Luigi: – Sì.
Angie: – Meglio carne o pesce?
Luigi: – Carne.
Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?
Luigi: – Credo si chiami “zuppetta”. Lo adoro perché è quello che di solito lasciano tutti, perché attratti dal cioccolato. E poi, anche perché è il dolce che preferiva mio padre.
Angie: – Vino?
Luigi: – Non sono un esperto, ma apprezzo molto il Taurasi.
Angie: – Il tuo punto debole
Luigi: – Le mie certezze…che sono poi anche i mie dubbi.
Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Luigi: – In frigo non mancano mai latte e frutta; nella dispensa non manca mai il caffè.
Angie: – L’aspetto che ti attira di più del fare da mangiare e se c’è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Luigi: – Purtroppo non so fare da mangiare…
Angie: – E quello che ti piace mangiare?
Luigi: – Non ho particolari preferenze, l’importante è che sia buono.
Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Luigi: – Accorto e moderato.
Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Luigi: – Mi piace il rustico. Non mi piacciono le rape.
- Pizza nel forno a legna
Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Luigi: – Mi piace molto l’odore della pizza fatta al forno…sa di antico e di buono.
Angie: – Non puoi vivere senza…
Luigi: – Leggere.
Angie: – Esista un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare.
Luigi: – Non so se esista un legame. Però credo che una buona cena aiuti a creare feeling e atmosfera.
Angie: – Una tua ricetta per i miei lettori
Luigi: – Non posso, perché non saprei cosa suggerire. Troppo ignorante in materia!
Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Luigi: – “Fragile e spavaldo. Ritratto dell’adolescente di oggi”, di Gustavo Charmet
Angie: – Il pezzo musicale che ti mette in moto i succhi gastrici…
Luigi: – Non ho mai fatto caso se la musica mi provoca quegli effetti!
Angie: – Hobby?
Luigi: – Tennis e calcio, anzi calcetto a 5.
Angie: – Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?
Luigi: – Mah, siccome mi piace molto il mare direi Nettuno.
Angie: – Qual è il tuo sogno più grande?
Luigi: – Andare ad abitare in una bella casa di fronte al mare.
Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Luigi: – Di farmi vedere di più in giro.
Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoca?
Luigi: – No
Angie: – Un piatto della tua infanzia
Luigi: – Spaghettini in brodo: una tortura!
Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Luigi: – Certo che sì!
Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Luigi: – Ovvio: La pizza.
Angie: – Dopo la cucina italia, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?
Luigi: – No.
Angie: – A quali altri progettiti stai dedicando in questo periodo?
- Philippe Noiret e Salvatore Locascio – Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore
Luigi: – Sto cercando di capire se esiste lo spazio per dare vita ad un giornale online che si occupi esclusivamente delle problematiche della Campania, figlio di una Associazione di utilità sociale, sul quale siano disponibili a scrivere le belle intelligenze del mondo accademico e delle professioni, con contributi assolutamente originali ed unici. Una sorta di esperienza di giornalismo sociale.
Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista prettamente gastronomico?
Luigi: – Agrodolce.
Angie: – A che piatto paragoneresti Berlusconi? e Di Pietro?
Luigi: – Berlusconi ad una minestra fredda; Di Pietro ad uno spiedino.
Angie: – La cucina ti ha mai tradito?
Luigi: – Se intendi di essere rimasto deluso rispetto a delle aspettative, sì, è successo. Per fortuna poche volte.
Angie: – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?
Luigi: – Trovo calzante per me una battuta di Philippe Noiret, in “Nuovo Cinema Paradiso: “…prima o poi arriva un tempo che parlare o stare muti è la stessa cosa. E allora è meglio starsi zitti”.
Angie: – Classica domanda alla Marzullo: Fatti una domanda e datti una risposta.
Luigi: – Perdonami, ma non ho molta stima per Marzullo, non mi ispira domande e men che mai risposte
*La foto della Zuppetta è tratta da Veganblog