Lasciate ogni speranza o voi che entrate…
Quando ho contattato la prima volta Alessio su Facebook, nelle informazioni nel suo profilo, c’era la seguente frase:
Alessio Viola
Come dicono le colleghe, astenersi perditempo. Scrivere solo se veramente interessati
Mi son detta: qui, sicuramente mi becco, rimanendo in tema gastronomico, un bel vaffanbrodo, di quelli pazzeschi
e non è andata cosi, fortunatamente, anche se, dopo avergli inviato il mio questionario, ho pensato seriamente che l’attempato, genuino e fascinoso pezzo di scrittore sessantenne mi ci mandasseEd invece ecco qui, per i miei lettori, in esclusiva l’intervista di Alessio, pugliese originario di Troia in provincia di Foggia, e non aggiungiamo altro, classe 1953, editorialista del Corriere del Mezzogiorno, scrittore, ha pubblicato con Laterza Closin’ Time, con Palomar Ghiaccio, con Progedit Il ricordo è un cane che ti azzanna, e l’ultimo con la Rizzoli, Dove Comincia la notte, protagonista del romanzo è Roberto De Angelis un bravo poliziotto. Di più: è il migliore della squadra Mobile di Bari. Sempre a caccia, specialmente di notte, quando la città dimentica la propria bellezza e diventa territorio della criminalità. Insomma, un noir di struggente malinconia, al tempo stesso uno dei più crudi e lucidi di questi anni; è il ritratto di una città per molti aspetti sconosciuta, capace di regalare sprazzi di infinita dolcezza, e di pugnalarti al cuore un attimo dopo. (Rizzoli)
Laureato in filosofia ha insegnato, gestito birrerie, e soprattutto ha giocato a rugby.
Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro? Assolutamente nulla.
Alessio: – Come capita capita. Se poi accade di bere è meglio
Dove comincia la notte – Edizioni Rizzoli
Angie: – Cosa significa per te mangiar bene.
Alessio: – Le cose che vuoi in quel momento.
Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Alessio: – Di tutto. Operaio, professore, rugbysta, oste, ristoratore. Diciamo che per tanti anni ho avuto a che fare con la tavola per mestiere
Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Alessio: – No. Dove capita
Angie: – Ti piace invitare amici a cena o a pranzo, o sei più spesso invitato??
Alessio: - Si ma poi mi pento. Dopo cena mi viene voglia di divano e tv, e questi non se ne vanno….
Angie: – Sei mai stata/o a dieta?
Alessio: - Certo, quasi ogni giorno…
Angie: – Meglio carne o pesce?
Alessio: - Carne e pesce, abbasso i vegetariano
Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?
zabajone
Alessio: – Uovo sbattuto al marsala…lo zabajone di quando ero bambino….
Angie: – Se fossi un ingrediente?
Alessio: - Funghi porcini
Angie: – Vino, ed in quale ti identifichi caratterialmente??
Alessio: - E che miseria..nero di troia ovviamente….ma lo avete mai bevuto?
Angie: – Il tuo punto debole.
Alessio: -Tutto. Io sono un punto debole
Angie: -Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Alessio: - Manca sempre tutto, ma dovrei tenere almeno cibi integrali a disposizione
Angie: – L’aspetto che più ti attira del fare da mangiare e se c’è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Alessio: – Mi piace creare, improvvisare, mescolare. Mai realizzata una ricetta, creo.
Angie: – E quello che ti piace mangiare?
Alessio: -Tranne la polenta, tutto. Se proprio insistete, i fritti. A Roma c’è un posto, filetti di
Fritto misto
baccalà. Ci mangi un fritto impastellato…
Angie: – Come ti definiresti a tavola.
Alessio: – Mah. Curioso, aperto
Angie: – La colazione ideale e quella che invece normalmente fai.
Alessio: – Quella americana, piena di porcherie fritte e grassi. Poi finisco per bere il triste caffè italiano
Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Alessio: – Carciofi fritti, ne mangerei a vagoni. Oltre alla polenta, odio gli gnocchi e il semolino. Tutto il mondo delle cose mollicce…
Angie: – Che ne pensi dei prodotti surgelati, che dimezzano il tempo in cucina?
Alessio: – Li amo. Metti le polpette di ikea…piene di cavallo e spezie….
Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
pepe rosa
Alessio: – Il pepe in grani, quello rosa. E lo zenzero.
Angie: – Limone o aceto?
Alessio: -Limone e aceto. Il limone lo mangio a mozzichi, mi piace l’allappamento del palato che provoca…
Angie: -Non puoi vivere senza…
Alessio: – …fritto
Angie: – Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare?
Alessio: – Mè, siamo nel detto mille volte. Legame indissolubile. Ma attenzione all’aglio, baciare dopo un aglio è un viaggio agli inferi. Certo preparare un piatto in diretta fa spettacolo…
La grande Abbuffata Andrea Ferreol ePhilippe Noiret
Angie: – Una “fantasia erotico gastronomica”?
Alessio: – non si può dire. Si può al massimo invidiare la morte di Tognazzi nella grande abbuffata….
Angie: – Hai mai conquistato qualcuno cucinando??
Alessio: – Ho fatto per venti anni il mestiere del ristoratore…..
Angie: -Hai mai utilizzato l’ambiente cucina per scrivere e lavorare?
Alessio: -No, mai scritto in cucine oltre i menù
Angie: – Preferisci di più il dolce o il salato quando sei preso dal tuo lavoro?
Alessio: - Non ci faccio caso. Preferisco bere
Angie: – Hai qualche episodio legato al cibo da raccontare? O una cosa carina e particolare che ti è successa?
Alessio: – Ne ho parlato in qualche libro, storie un po’ lunghe. Ma dimenticare di togliere la terra ai funghi e cercare di farla passare per spore è stata un’impresa ardua…
Angie: – Vai spesso a pranzo/cena fuori, se si’ che tipo di locale prediligi?
Alessio: - Non troppo spesso dopo un figlio. Ma cerco posti che sembrino caldi, vecchie osterie. Magari poi si mangia una chiavica, ma preferisco, almeno l’occhio è salvo
Angie: – Che fai dopo cena?
Alessio: - Mi abbiocco
Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Alessio: - Izzo, il sole dei morenti
Angie: – Il pezzo musicale che mette in moto i succhi gastrici…
Alessio: - …wonderful tonight
Angie: – Hobby?
Alessio: – Nessuno. Vivere mi impegna abbastanza però
Angie: – Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?
Incontro di Ettore e Andromaca, Landi Gaspare (1794-1795)
Alessio: -Ettore di Troia
Angie: – Qual è il sogno più grande?
Alessio: -Ho smesso, mi sono tolto il vizio di sognare
Angie: -Cosa ti dicono più spesso?
Alessio: - Ancora vivo sei?
Angie: -Ti fidanzeresti con una cuoco/a?
Alessio: - no, dovrei dire sempre che buono….
Angie: – Un piatto della tua infanzia.
Alessio: - Il brodo di piccione quando ero malato
Angie: – C’è un piatto che non hai mai provato e che vorresti assaggiare?
Alessio: - Non ho curiosità particolari, sono pronto ad ogni esperienza
Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Alessio: – Ma quando mai. Cucina regionale seria, ognuno per se. Tenetevi le vostre polente!
Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Alessio: – Nessuno, non ce ne sono. E non direi la pizza nemmeno sotto tortura
Angie: – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’, quale?
Cucina Cinese
Alessio: – La cinese, sicuramente. Se sei stato in Cina sai cosa vuol dire cucina. Un altro mondo. Non a caso hanno la stessa desinenza…
Angie: – A quali altri progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Alessio: – Sopravvivere è un progetto niente male, una sfida impegnativa. Sono curioso di vedere come finirà….
Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista prettamente gastronomico?
Alessio: – Aperto, globalizzato, curioso
Angie: – A che piatto paragoneresti Berlusconi, Di Pietro, Mario Monti, Vendola, Bersani, Beppe Grillo?
Alessio: -Mah, nessuno di questi personaggi merita un piatto
Angie: – La cucina ti ha mai tradito?
Alessio: – Sempre. È femmina
Angie: -Se tu dovessi abbinare una pietanza a ogni personaggio del tuo romanzo, quali sceglieresti?
Alessio: - Nessuna, il romanzo è un self service, il lettore si serve come gli piace, in qualità e quantità
Angie: -Quale personaggio del tuo libro potrebbe essere “la mela proibita”?
Alessio: – non c’è, è fuori scena. Si percepisce, ma non si vede
Angie: – Prova a descrivere il tuo romanzo – o parti di esso – con metafore culinarie, tipo “nutrimento dell’anima”.
Four Roses
Alessio: -Marò…un four roses senza ghiaccio al mattino presto, a stomaco vuoto…
Angie: – Se tu dovessi scegliere uno scaffale di supermercato (o altro negozio simile), dove immagineresti collocato il tuo libro? E perché?
Alessio: - A metà strada tra i vini e l’olio. Non c’è mica bisogno di un perchè
Angie: -Stai pensando alla trama da mettere su carta, sei preso dal vortice dell’ispirazione: dove ti percepisci? (es. in un agrumeto, in un campo di pomodori, in una distesa di mais, in un vigneto ecc.)
Alessio: – per strada, camminando nel traffico, scansando macchine e persone. In quei momenti mi vengono in mente le trame e i personaggi
Angie: - “Panem et circenses”. Sostituisci ai giochi da circo i libri. Cosa ti evoca a livello sensitivo e immaginifico?
Alessio: – I fumetti. Lo so dovrei dare una risposta “alta”, ma per me le vette della letteratura mondiale sono le storie di corto maltese…
Angie: – quale attore sceglieresti per ricoprire il ruolo del tuo commissario Roberto De Angelis?
Alessio: - Solo Clint Eastwood potrebbe renderlo al meglio. Ma il fisico del ruolo è totalmente dalla parte di Alessandro Haber. Spero che sia lui il poliziotto, al cinema
Alessandro Haber
Angie: – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?
Alessio: - Lo hanno già fatto i nostri padri greci. Panta rei
Angie: – in conclusione, una tua ricetta per i miei lettori.
Alessio: - Pane olio e sale. Da millenni.
Angie: -classica domanda alla Marzullo: Fatti una domanda e datti una risposta.
Alessio: - Ma non ci penso neanche!