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Intervista gastronomica ad Elda Lanza, una Camilleri in gonnella!

Da Anginapectoris @anginapectoris

Confesso che, intervistare Elda, è stato veramente divertente e costruttivo, anche perche’, occupandomi qui in costiera sorrentina di “Eventi Letterari” mi piacerebbe tantissimo, averla in una Elda Lanza al suo esordio in raidelle manifestazioni da me organizzate. Elda è una deliziosa signora con cui è veramente piacevole intrattenersi a chiacchierare, anche se per me il mezzo è stato internet e nello specifico l’incriminato Facebook.
Io sono una di quelle persone che vagando nelle librerie e leggendo le quarte di copertina, decide successivamente di acquistare il libro, senza neanche averne sentito parlare, e devo dire che cosi’ seguendo il mio istinto ed il mio gusto scopro sempre autori e storie coinvolgenti ed interessanti, è inutile dire che il personaggio del commissario Max Gilardi e le sue storie mi hanno appassionato.

«Elda Lanza è un Camilleri in gonnella!». E’ così che l’ha definita il noirista fiorentino Marco Vichi al suo debutto nella narrativa italiana poliziesca, alla bella età di 88 anni.
Elda Lanza nasce a Milano, 5 ottobre 1924, giornalista, autrice e presentatrice televisiva, oltre che esperta di comunicazione e romanziera italiana.
Elda, è anche molto attiva nel movimento femminista e forte di una precoce e intensa attività di scrittrice e giornalista, dopo gli studi all’Università Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (dove è stata allieva, tra gli altri, di Jean Paul Sartre), nel 1952 viene

Elda Lanza

Elda Lanza

contattata dai dirigenti dalla neonata televisione italiana di cui, dopo svariati provini, diventa la prima presentatrice, lavorando nei primi programmi sperimentali.

Ha iniziato a pubblicare libri negli anni Novanta. Citiamo: La tavola, i riti della comunicazione, Ho una pazza 

Intervista gastronomica ad Elda Lanza, una Camilleri in gonnella!

Signori si diventa

voglia di amare, Una donna imperfetta, Signori si diventa e Una stagione incerta. Con quest’ultimo romanzo ha vinto il Premio Letterario Internazionale Il Minturno di Roma.
Elda, è anche una esperta di galateo (suo il best seller Signori si diventa per Mondadori), nonché docente di storia del costume, tiene corsi sulla materia.

Il suo debutto come giallista, avviene nel settembre 2012 con Niente lacrime per la signorina Olga edito da Salani, grande successo grazie al passaparola (il volume ha esaurito in sole tre settimane la prima edizione conquistandosi l’apprezzamento di Umberto Eco che agli esordi aveva lavorato con lei in  Rai).

Il Il matto affogato sempre per Salani esce nel giugno 2013 e, nello stesso anno le viene attribuita la targa di merito Città di Giulianova nell’ambito del festival della Letteratura.

Elda Lanza e Mariano Sabatini foto tratta da: http://elatvbellezza.wordpress.com/

Elda Lanza e Mariano Sabatini foto tratta da: http://elatvbellezza.wordpress.com/

Per ulteriori informazioni su di lei, stavolta invece di mandarvi a…Wikipedia, vi consiglio questo interessante articolo su di lei.

Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Elda – Moltissimo, come si può scrivere d’amore con acidità di stomaco?

Angie: – Nel lavoro che svolgi ti sei mai ispirata/o a qualcosa di gastronomico?
Elda – No, mai

Angie: -Cosa significa per te mangiar bene
Elda – Star bene a tavola

Elda Lanza Il Matto affogato

Elda Lanza Il Matto affogato

Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Elda – Quanto spazio hai? Comunque da quando avevo quattro anni e mezzo e fino a questo momento, dal giornalismo alla comunicazione d’impresa, dalla TV al romanzo, io ho sempre scritto

Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Elda – Sì, io abito nel Basso Piemonte: a Viguzzolo il ristorante Manuela, sul fiume: una cucina raffinatissima, semplice, di grande talento

Angie: -Ti piace invitare amici a cena o a pranzo, o sei più spesso invitato??
Elda – Sono piu’ spesso invitata, ma quando ricevo mi piace stupire i miei ospiti

Angie: – Sei mai stata/o a dieta?
Elda – Diverse volte, ma sempre sotto controllo medico, il fai da te e’ pericoloso o inutile

Angie: – Meglio carne o pesce?
Elda – Entrambi, forse preferisco il pesce

Angie: -Se fossi un dolce, quale saresti?

zenzero e peperoncino

zenzero e peperoncino

Elda – Esiste un dolce buonissimo, con sapore dominante e molto complicato da far riuscire? Quello

Angie: -Se fossi un ingrediente?
Elda – Peperoncino rosso o zenzero

Angie: -Vino, ed in quale ti identifichi caratterialmente??
Elda – Verduzzo di Ramandolo, un vino da meditazione

Angie: – Il tuo punto debole
Elda – Il caffè

Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Elda – Il latte: uno psicologo noterebbe un ricordo d’infanzia non lieto

Angie: – L’aspetto che più ti attira del fare da mangiare e se c’è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Elda – L’ordine: non so fare un tè in una cucina disordinata. Il pesce in acquacotta

Angie: – E quello che ti piace mangiare?

Passata di zucca

Passato di zucca

Elda – Il passato di zucca con spruzzatina di amaretto del mio adorato Gualtiero Marchesi

Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Elda – Una piacevole gourment

Angie: -La colazione ideale e quella che invece normalmente fai
Elda – Quella che faccio: focaccia, prosciutto, uova, latte… Sostanzioso al mattino, colazione oculata, pranzo scarso: la ricetta della salute

Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Elda – Delle paste asciutte – i cibi esotici

Angie: – Che ne pensi dei prodotti surgelati, che dimezzano il tempo in cucina?
Elda – Sono un bell’aiuto. Qualche volta sì

Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?

Basilico

Basilico

Elda – Basilico!!!

Angie: – Limone o aceto?
Elda – Limone

Angie: – Non puoi vivere senza…
Elda – Pane

Angie: – Dici parolacce??
Elda – Mai, non ne ho l’abitudine

Angie: – La parola che dici piu’ spesso?
Elda – Spero francamente di no, ma forse. Io

Angie: – Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare?
Elda – Esiste, è stato provato e descritto. Una donna ammira l’uomo che sa aprire una scatoletta di tonno senza imbrattarsi d’olio

Angie: – Una “fantasia erotico gastronomica”?
Elda – Non ho l’età

Angie: – Hai mai conquistato qualcuno cucinando??
Elda – Certo non mio marito: nel quotidiano non sono una cuoca da passione

Angie: – Hai mai utilizzato l’ambiente cucina per scrivere e lavorare?
Elda – Sarà certo capitato, magari per tener d’occhio il forno

Angie: – La verve letteraria, lo stimolo per incominciare a raccontare, avviene a pancia piena o a digiuno?
Elda – Quando viene

Angie: – Preferisci di più il dolce o il salato quando sei preso dal tuo lavoro?
Elda – Direi che di solito scelgo il digiuno. Comunque un biscotto mi coccola più di una fetta di salame

Angie: – Hai qualche episodio legato al cibo da raccontare? O una cosa carina e

Elda con Ugo Tognazzi

Elda con Ugo Tognazzi

particolare che ti è successa?
Elda – Quando Ugo Tognazzi è venuto a casa nostra e ha cucinato un coniglio fantastico, buttandoci tutti fuori dalla cucina, perché voleva stare solo

Angie: -Vai spesso a pranzo/cena fuori, se si’ che tipo di locale prediligi?
Elda – Fatto troppo spesso per obblighi professionali. Ora preferisco la mia casa

Angie: -Che fai dopo cena?
Elda – Scrivo o leggo. Non guardo la TV

Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Elda – Kafka sulla spiaggia di Murakami Haruki (ed Einaudi) da non perdere


Angie: – Il pezzo musicale che mette in moto i succhi gastrici
Elda – People cantata dalla Streisand…

Angie: – Hobby?
Elda – Non ho tempo e scrivere è un lavoro

John_Collier_-Priestess_ of Delphi

John_Collier_-Priestess_
of Delphi

Angie: – Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?
Elda – La Pizia di Delfi

Angie: – Qual è il sogno più grande?
Elda – Diventare famosa a novant’anni

Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Elda – Che non dimostro l’età che ho, pensando di farmi un complimento

Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoco/a?
Elda – Non mi basterebbe

Angie: – Un piatto della tua infanzia
Elda – La torta di mele di nonna Lucia

Angie: – C’è un piatto che non hai mai provato e che vorresti assaggiare?
Elda – Non amo gli sconosciuti

Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Elda – Forse…

Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Elda – Risposta ovvia: la pizza Margherita

Angie: – Dopo la cucina italiana, c’e’ ne qualcuna internazionale che preferisci? Se si’,

Gastronomia Francese

Gastronomia Francese

quale?
Elda – Quella francese, la cucina della mia infanzia

Angie: – A quali altri progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Elda – Al mio terzo giallo

Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista prettamente gastronomico?
Elda - Pétillant

Angie: – A che piatto paragoneresti Letta, Berlusconi, Renzi, Vendola, Beppe Grillo?
Elda – Riso in bianco, risotto con ossobuco, pappa al pomodoro, anellini in brodo, focaccia al formaggio

Angie: – La cucina ti ha mai tradito?
Elda – Probabilmente sì

Angie: – Se tu dovessi abbinare una pietanza a ogni personaggio del tuo romanzo, quali sceglieresti?
Elda – La minestrina con il dado per la signorina Olga e la ‘mpepata per Max Gilardi

Angie: – Quale personaggio del tuo libro potrebbe essere “la mela proibita”?
Elda – Ermeline, la protagonista del terzo giallo

Angie: – Prova a descrivere il tuo romanzo – o parti di esso – con metafore culinarie, tipo “nutrimento dell’anima”.
Elda – E’ il romanzo del ricordo: inutile piangere sul latte versato

Angie: – Se tu dovessi scegliere uno scaffale di supermercato (o altro negozio simile), dove immagineresti collocato il tuo libro? E perché?
Elda – Quello delle spezie, perché i miei romanzi profumano di buono e sono stuzzicanti

Angie: – Stai pensando alla trama da mettere su carta, sei preso dal vortice dell’ispirazione: dove ti percepisci? (es. in un agrumeto, in un campo di pomodori, in una distesa di mais, in un vigneto ecc.)
Elda – Nel castello duecentesco dove trascorro le estati e dove scrivo in buona misura i miei romanzi

Il Castello di Piovera del conte Calvi di Bergolo., dove in estate Elda è ospite

Il Castello di Piovera del conte Calvi di Bergolo., dove in estate Elda è ospite

Angie: – “Panem et circenses”. Sostituisci ai giochi da circo i libri. Cosa ti evoca a livello sensitivo e immaginifico?
Elda – Panem e Il potere della Stupidità di Giancarlo Livraghi

Angie: – quale attore sceglieresti per ricoprire il ruolo del protagonista del tuo libro? E di qualcuno dei “secondari”?

Richard Gere e Julia Roberts in Pretty Woman

Richard Gere e Julia Roberts in Pretty Woman

Elda – Per Max Gilardi, il Richard Gere di Pretty Woman

Angie: – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?
Elda – Mai voltarsi indietro, il futuro è davanti

Angie: – in conclusione, una tua ricetta per i miei lettori
Elda – La copierei da un ricettario: spiacente, non copio

Angie: – classica domanda alla Marzullo: Fatti una domanda e datti una risposta.
Elda – Sei felice? No, ma non importa. Importante è crederci!

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