Diana Letizia ultimamente ha attirato l’attenzione della rete grazie ad un esperimento, come lo definisce lei, anche se molti lo hanno archiviato forse troppo frettolosamente sotto la voce “provocazione”.
Da qualche tempo è stato reso noto l’arrivo di Huffington Post anche in Italia, arrivo reso possibile anche grazie ad un accordo con il gruppo editoriale L’Espresso. Letizia per curiosità ha quindi deciso di andare a verificare se il dominio ariannahuffington.it fosse libero, un piccolo esperimento di branding, come lo ha definito lei. Incredibilmente il dominio che porta il nome della fondatrice dell’Huffington Post risultava libero.
Letizia ha quindi deciso di acquistarlo, dando realmente il via al suo esperimento. Secondo Letizia un grande progetto editoriale deve tener conto del marketing e del branding, anche nei più piccoli dettagli. A questo punto le motivazioni sono due: incredibile mancanza o nessuna intenzione di farlo.
Per quanto riguarda eventuali risposte ufficiali a questo esperimento per il momento non se ne è avuta nessuna.
Abbiamo chiesto a Diana se accetterebbe di scrivere per l’Huffington Post, tenendo conto del suo modello di business. Proverei sulla mia pelle, ha detto, proprio per verificare non tanto come son andate le cose, ma come andranno qui in Italia e per capire quale sarà il modello di remunerazione, anche per quanto riguarda i blogger.
Proprio sul tema dei compensi per chi scrive online Letizia ci ha detto che “la retribuzione dovrebbe essere in linea con la qualità del contenuto prodotto. In Italia comunque siamo ancora in una “Terra di Mezzo” dove non è ancora chiaro come quantificare il valore del contenuto. Non possono comunque essere 5 euro lordi”.
E’ scappata pure la domanda sull’ordine dei giornalisti. Come già molti altri prima di lei anche Letizia ritiene sia necessaria una riforma e una maggiore disponibilità da parte dell’ordine di capire e interpretare il complesso mondo panorama dell’online.
Sulle affermazioni della Severino a proposito della rete, rilasciate ieri durante il suo intervento proprio al festival del giornalismo, Letizia le definisce parole oscure.
Vi invitiamo pertanto a guardare integralmente questa intervista per approfondire.
Buona visione!
Maria Petrescu @sednonsatiata
Matteo Castellani Tarabini @contepaz83
Jacopo Paoletti @jacopopaoletti
Intervistato.com | Diana Letizia #ijf12
The fifth interview at the International Journalism Festival is with Diana Letizia, journalist for the newspaper Secolo XIX.
Diana Letizia has recently drawn a lot of attention from the web thanks to an experiment, as she calls it, even though many have archived it under the name "provocation".
Quite a while ago the arrival of the Huffington Post in Italy has been made public, and the whole project has been made possible by a deal with the Espresso group. Diana has decided, out of curiosity, to go check whether the domain ariannahuffington.it was free, a little branding experiment, as she called it. Incredibly the domain that has the name of the founder of the Huffington Post was free.
Diana decided to buy it, starting her experiment. In her opinion a big editorial project must take into account marketing and branding, even in the slightest details. At this point the reasons can only be two: a terrible mistake or a complete lack of the intention of doing it. As for official answers, she hasn't received any yet.
We also asked her whether she would accept to write for the Huffington Post, considering its business model. She would try, just to understand not how things have gone, but how things will go here in Italy and to understand which will the payment model be, especially for bloggers.
Regarding payment for those who write online, Diana has told us that "payment should be in line with the quality of the produced content. In Italy we are still in MiddleEarth, a place where it's not clear how to quantify the value of the content. But in any case, it can't be 5 euro with taxes".
We also asked a question about the Order of Journalists. As many before her, Diana thinks that a reform is necessary, but also a higher understanding of the complex world of online journalism.
As for Minister Severino's statements about the web, which have been released during a speech at the IJF, Diana defines them "dark words".
I invite you to view the interview, much richer in details.
Enjoy!
Maria Petrescu @sednonsatiata
Matteo Castellani Tarabini @contepaz83
Jacopo Paoletti @jacopopaoletti