E’ la stagione STAGIONE 1985/86 l’ennesima serie c della mia Salernitana, e come oggi anno si spera di salire in B. Ma quell’anno vi è una neopromossa che colpisce per il suo gioco è il Licata.
Dopo tre anni di C 2 con lo stesso contestato tecnico, un tipo burbero che parla poco un certo …con un nome impronunciabile…insomma nella stagione 1984-85 il Licata arriva primo, davanti al Sorrento, realizzando ben 58 reti in C 2 (nessuna delle squadre professionistiche quell’anno segnerà più gol dei gialloblu).
L’anno successivo inizia la C 1 girone b …quello del sud quello della mia Salernitana.
Il debutto in Coppa Italia è di quelli superlativi, visto che al Dino Liotta vengono battuti, con un secco 10-0 ,gli odiati cugini dell’Akragas, con triplette di Calafiore e di Romano e con i gol di Irrera,Modica,Schillaci e Ruisi.
Anche in campionato la partenza è lanciata,con la vittoria in casa contro il Siena(2-0). Poi una serie di vittorie,tra cui quella incredibile in casa col Brindisi (5-0),nonostante il rigore sbagliato al 90° dal portiere Emilio Zangara, faranno dei gialloblù la rivelazione del girone di andata ,con i 21 punti conquistati.
La debacle arriva nel girone di ritorno,che il Licata chiuderà con la conquista di soli 10 punti. A vincere il torneo sono il Messina di Franco Scoglio ed il Taranto di Renna,mentre per i gialloblù,la certezza della salvezza arriverà all’ultima giornata.
Le cose non andranno meglio in Coppa Italia,visto che il Licata sarà eliminato dal siracusa negli ottavi di finale. Unica consolazione sarà la convocazione di Santonocito nella nazionale juniores di serie C.
Ma la cosa che colpisce non sono i risultati ma in un campionato fatto dal calcio difensivo e opportunistico, il Licata non guarda al risultato ma al gioco, rivoluzionario per gli scarponi di serie C.
Io la vedo al vecchio Vestuti di Salerno e la ammiro,il Licata gioca a tutto campo, sembra l’Olanda di Cruiff come mentalità, tanti giocatori polivalenti, pressing asfissiante altissimo e fuorigioco….quelle vespe….sembrano api di un alveare intorno alla regina che è il pallone, vedo i famosi tagli dei centrocampisti… vedo 3 punte che per la c già due son troppe, vedo anche una difesa che non difende, ma pensa ad offendere: ma è una squadra che spende molto in energia perchè la vedo pressare molto alta e si muove a fisarmonica giocando con una difesa in linea alta che col fuorigioco blocca gli attacchi avversari, e le incursioni in attacco sono fatti con tagli dei centrocampisti e dei 3 attaccanti, cosi le energie spese per fare questo tipo di gioco nel girone di ritorno vengono a mancare e quindi anche il gioco e soprattutto i risultati.
Ma il Licata rappresenta la prima squadra che in serie c porta un gioco nuovo, il nuovo che avanza.
Questa la rosa del Licata nella stagione 1985/86 :Bonanno(13),Calafiore(9,1),Campanella(32,1),Compagno(17,1)Consagra(29,2),De Cento(31),Giacomarro(17),Giuffrida(6,-9),Gnoffo(20),Irrera(33,4),Laneri(10,2),Malaguarnera,Miranda(18,2),Modica(30,5),Napoli(3),Romano(32,7),Schillaci(29,9)Taormina(32,1),Zangara(29,-32).
Allenatore un certo Z.Zeman
Ma la grande novità del Licata, edizione 1986/87,è l’addio di Zeman,che approda al Foggia di Casillo.
Sull’altare della zona si sacrificheranno 102 partite,con il bilancio di 37 vittorie,35 pareggi e 30 sconfitte.