Magazine Diario personale

Io e Mercurio

Da Fioridilylla @c_venturini

Roma Alaskan Malamute

Mercurio, il mio Alaskan Malamute 

Il motivo della mia assenza si chiama Mercurio. Vi confesso che tutte le strategie di social media marketing più divertenti non sono nulla in confronto alle esperienze che sto vivendo in questi giorni con il mio primo cucciolone di Alaskan Malamute. La gioia è tanta, così come la voglia di raccontarvi la storia di questo speciale inizio d'amore. Se non vi dispiace, di tanto in tanto vi racconterò come cresce il piccolo, le nostre avventure e i progressi nell'educazione e nella socializzazione. Nei prossimi anni, Mercurio sarà utilizzato per la pet therapy, non appena il mio compagno potrà esercitare tranquillamente la sua professione di terapeuta. Nel mentre, questo seduttore di Roma Sud è la concretizzazione vivente del concetto astratto di amore e di Dio. 
In questo momento, Mercurio si trova sui miei piedi, addormentato come un bimbo appena nato. Questa mattina presto abbiamo fatto una lunga passeggiata nella nuova zona dove ci siamo trasferiti da pochissimo. C'è un parco con ettari di verde, laghetti e ogni più fantasiosa ipotesi di odore e sapore. Mercurio è con noi da sabato sera e ciò che è avvenuto in questi tre giorni è stato grande, intenso emotivamente, stimolante e, a tratti, sfiancante.  Né io né il mio compagno abbiamo mai avuto un cane e questo significa che stiamo imparando tutto da zero, a partire dal come si cammina in passeggiata, al come si dà da mangiare, al come si gioca (attitudine che entrambi abbiamo dimenticato negli ultimi anni), al come si corregge e si ottiene il rispetto e il riconoscimento di caporbranco da un Alaskan Malamute. Vogliamo e cerchiamo la relazione con lui, ma facciamo in modo che non si dimentichi mai qual è la sua posizione gerarchica. Il Malamute è un cane che ha bisogno di questa definizione di ruoli e ha bisogno di sentire che può fidarsi di noi perché ce ne prendiamo cura a tutto tondo. Condivido molto il pensiero che amare un animale significa comporre questo amore attraverso l'esercizio fisico quotidiano, l'educazione al rispetto dei limiti e confini, l'ascolto dei bisogni dell'animale e nostri e l'amore dato sotto forma di coccole, riconoscimenti e apprezzamenti. Come dice Cesar Millan: esattamente in quest'ordine. Esercizio fisico, regole e amore. Posso dirvi che, al momento, i suoi consigli stanno producendo risultati e stiamo facendo pratica anche nelle correzioni. La questione non è semplice ma, in prospettiva, è di fondamentale importanza considerato il tipo di "trattore" che diventerà fra... due-tre mesi. Ora ha due mesi e mezzo e pesa 14 kg. Il suo ritmo di crescita è di quasi un chilo al giorno. Fatti due calcoli, la realtà appare ovvia. La sua velocità di crescita è impressionante e la sua muscolatura diventa sempre più tonica e possente. In meno di 12 ore ha capito la parola "Casa" e se dici: "Mercurio andiamo a casa" o anche qualche variante che contenga questa parola, lui è in grado di "passare avanti", come un "cane da slitta", in posizione (non so come sia possibile, se non a livello di genetica) ed è assolutamente in grado di accompagnare una persona fino all'uscio di casa. O meglio: noi alla nostra casa. Il branco nella sua tana. Noi tre siamo un branco. Anche se è cucciolo, anche se è stanco, anche se deve fare i suoi bisogni. Riconosce la strada di casa anche se cambio il percorso. Non chiedetemi come fa: so solo che ci riesce.  Se consideriamo che questo cane è geneticamente progettato per dei lavori di un certo tipo e con i maschi alfa canini potrebbe avere problemi riguardo la dominanza, è chiaro il perché io sia stata molto netta e severa tanto con alcune persone quanto con lui. Sarà sempre più consapevole di ciò che è a livello fisico e delle sue potenzialità nella forza. La cosa che mi garantisce una serenità e una forza interiore è che condivido con il mio compagno la visione, la questione dell'educazione e, praticamente, tutto ciò che riguarda Mercurio. Ci aiutiamo e ci parliamo molto: sbagliamo entrambi, a volte, ma ci fermiamo, ripercorriamo gli eventi e tentiamo di capire quale dei nostri atteggiamenti può aver causato la tal reazione piuttosto che l'altra. Insieme abbiamo anche capito quando l'aggressività nasceva dalla fame, dal dolore per la dentizione oppure da un comportamento puramente errato, da correggere. L'impegno cognitivo è ai massimi livelli. Facciamo il massimo per trovare una linea comune coerente, anche se a volte (soprattutto con un trasloco da terminare) non è sempre semplice fare i conti con la frustrazione, la rabbia, i pensieri economici, le urgenze del lavoro. Cerchiamo di imparare l'assertività e di usare questa al posto dell'aggressività diretta o indiretta. Cosa ancora più importante è che ci stiamo addestrando ad elaborare le emozioni negative e lo stress delle giornate evitando di scaricarle sul cucciolo con comportamenti, tono della voce o contatto sbagliati. Il nostro unico desiderio è Mercurio sia un Malamute felice, sereno, socievole, sano. Quando compirà tre mesi avvieremo anche un percorso di educazione con degli esperti, in modo tale da essere seguiti in questa nostra prima esperienza. Come ho scritto nel mio profilo Facebook personale il giorno prima di questo lieto arrivo, chiunque può avvicinarsi e starci insieme, ma sia lui che gli esseri umani devono rispettare delle regole di comportamento perché non tutto è permesso, non tutti gli approcci e i tipi di giochi sono accettati e nessuno, a parte me e il mio compagno, ha il permesso di dargli qualsiasi tipo di cibo. I cani di razza pura hanno un apparato digerente delicato: non è cattiveria l'insieme di questi paletti. Sono regole necessarie per il benessere psico fisico del cane. Così come non permetto alle persone di stimolarlo in giochi che potrebbero attivare l'aggressività, l'iper eccitazione o il morso. La cosa più difficile è far capire che ha solo l'aspetto del peluche della Trudy. Per il resto è un cucciolo che apprende in fretta e fa associazioni in tempi che sfiorano la velocità della luce. Tra l'altro, è già in grado di sfidarti e di metterti in discussione ed è assolutamente abile nel tentare di "sfangarla" non appena sente che la tua stanchezza ti porta ad "abbassare la leadership". Sono anche convinta che comprenda il linguaggio umano ben più di quello che posso immaginare. Detto ciò: è l'amore della mia vita e sparo a vista a chiunque abbia solo la minima idea di rubarlo o di fargli del male. E non scherzo. Non solo: se io finisco "i colpi" arrivano quelli della cavalleria "pesante" del mio lui, innamorato pazzo di Mercurio, legato profondamente, d'anima, a lui.  Non credo potrò mai dimenticare le prime 24 ore insieme, la notte in bianco per cercare di capire il significato della comunicazione di questo cucciolo, per insegnargli le prime regole basilari, per aiutarlo a placare lo stress del distacco dal suo ambiente natale attraverso le coccole, la luce spenta, le ore passate seduti sulla sua copertina, con lui, ad accarezzarlo e farlo addormentare piano. Mi sono commossa quasi fino alle lacrime quando, dopo l'ennesimo micro sonno, è venuto a svegliarmi. Mi sono seduta a terra sulla sua copertina e lui si è lanciato e buttato quasi a peso morto fra le mie braccia, assumendo la posizione del bambino in braccio in maniera autonoma. Dopodiché si è addormentato di sasso. Sono riuscita a tornare nel letto e a spostarlo senza svegliarlo. In questi giorni ha fatto diverse prove per trovare i suoi posticini. Ne ha individuati tre: la copertina di fronte al letto, il divano e, opzionale per quando albeggia, il lato a terra dove dorme il mio compagno e l'anfratto minuscolo fra il muro e il mio comodino (un'ora di qui e un'ora di là, per non far torto a nessuno).  In questi giorni abbiamo capito molte cose sulla sua alimentazione  e sui suoi ritmi digerenti e, benché non siamo riusciti ancora a fargli capire che deve fare i bisogni sulla carta (invece di giocarci e basta), stiamo prendendo le abitudini orarie in accordo con la sua digestione e la questione "bisognini" inizia ad essere più gestibile dei primi giorni. La passeggiata nei luoghi a lui familiari lo mette a suo agio e si libera con una relativa rapidità. Gli rinforziamo il comportamento positivo con complimenti e apprezzamenti e sono quasi certa che il problema dei bisogni in casa si andrà risolvendo del tutto mano a mano che cresce e che la muscolatura della vescica e dello sfintere entra nel suo controllo.  In questi giorni ha conosciuto Roma. Proviene dalla campagna laziale e Roma è una bella sfida. Prima di tutto perché pullula di Sciura Maria e bambini che lo puntano peggio di un setter, personaggi di tutti i tipi e colori che fanno la questua per le sue coccole o per fargli una foto. E' stressante e inevitabile allo stesso tempo. Mercurio è bellissimo, ha un portamento goffo ancora, ma stimola il senso di maternità e di tenerezza. in pochi giorni ha conosciuto un numero non più quantificabile di terrier e cani microscopici, diversi collie e golden retriver, un bracco gigantesco, qualche pastore tedesco e molti meticci. Le pecore della zona non gliele ho ancora fatte conoscere (da lontano) perché temo tantissimo le loro zecche e vorrei terminare le questioni veterinarie prima di passare allo step successivo dell'educazione: sono pecore, non si mangiano, non si attaccano, non  si puntano e non si sbranano. Non sono prede. Sono parte del panorama. Le opzioni a sua disposizione saranno solo due: annusare e passarci accanto in serenità. Le passeggiate, comunque, sono molto istruttive. Ha imparato pressoché all'istante il comando "Seduto" e sta migliorando nello stare al passo. Ha ancora la tendenza a zigzagare e, ovviamente, ad annusare l'universo mondo. Non me la prendo perché, nel primo caso è una questione mera di esercizio e di tempi di crescita e maturazione di lui e di noi nel rapporto; nel secondo, invece, è un comportamento naturale che si attenuerà fino a scomparire dal 5° mese in poi.  Ieri abbiamo anche conosciuto il veterinario. Scegliere il veterinario è una cosa pazzesca. Mi sentivo come una mamma che sceglie il pediatra per il suo primo figlio. Ne ho presi in considerazione diversi e, alla fine, la dritta "giusta" è arrivata in passeggiata, grazie a un uomo, padrone di cane problematico (con il quale Mercurio è stato in sintonia e calma). Il veterinario che abbiamo scelto è sulla Tuscolana e l'esperienza nella sala d'attesa è stata positiva per Mercurio. Ha giocato con altri cagnolini della sua età e con alcuni adulti, ha dormito almeno un'ora a pancia all'aria nel mezzo della stanza, con tutte le Sciure Marie che gli dicevano: "Ma quanto sei bello, ma sei un orsetto, ma ti mangio tutto di baci" (lo ammetto: ho ringhiato a una che se n'è uscita con una frase del tipo "ora me lo porto via". So che scherzava, ma il "Deve passare sul mio cadavere" m'è uscito di getto). Il veterinario è un uomo che non ha solo la passione e l'amore per i cani. Vive per gli animali. Non ha orari ed è in grado di fare straordinari ben oltre quello che ci si potrebbe immaginare. Tutte le persone in sala d'attesa hanno tessuto le sue lodi in ogni lingua conosciuta. Mercurio mi ha sorpreso tantissimo, a un certo punto: una signora anziana aveva un terrier sotto i ferri perché doveva togliere delle cisti. Il cane aveva 13 anni. A un certo punto la donna si è messa a piangere perché temeva che le morisse il cane. Sapete che cos'ha fatto Mercurio, cucciolo di due mesi e mezzo? Stava giocando con altri cagnolinetti e si è spostato, sedendosi vicino alla signora che piangeva. Si è proprio messo lì, come a dire: " Ti proteggo io". Fatica a non piangere dall'emozione.  La visita dal veterinario è andata molto bene. Ci ha confermato che è sanissimo, che fra pochi giorni facciamo il richiamo delle vaccinazioni e vediamo se è il caso di fare la sverminazione di nuovo. Ci ha informato con tanto amore sull'alimentazione e ci ha confermato che dobbiamo aumentare la razione di cibo perché è cresciuto rispetto a quando l'abbiamo preso e perché fa molto più moto rispetto all'allevamento, quindi brucia. Inoltre è in crescita. Felicissimi di sapere, anche, che certi suoi comportamenti sono normali e sono una fase passeggera della crescita.  Che altro dire? Lo sto abituando, piano piano, anche a stare da solo, a entrare e stare nei luoghi pubblici come il bar in modo educato e rispettoso e il mio compagno lo sta abituando ai momenti di relax prima di andare a dormire, per scaricare l'eventuale altra eccitazione. Non avrei mai immaginato che un cane potesse essere un elemento così socializzante e così acuto. Non sono più in grado di vivere senza di lui e se mi allontano un attimo, anche solo per pagare una bolletta, sento il vuoto al mio fianco, la nostalgia e la fretta nel voler tornare a casa. Non per preoccupazione: lui non fa danni, dorme e ammazza il giochino del gorilla che adora. La mia è proprio nostalgia pura.  Per ora è tutto. Non so quando sarò in grado di riprendere il ritmo e la routine con la pubblicazione dei post sul blog. Sappiate che vi penso e che, non appena mi sarà possibile, tornerò da voi con nuovi contenuti e stimoli per tutti. A presto!

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