Bertolucci mancava dalle sale ormai da quasi un decennio e ritorna di gran carriera con un film minimale, leggero ed empatico, come a volersi autosfidare mettendo quest'ultimo lungometraggio in netta contrapposizione con l'imponente e monumentale filmografia del talento emiliano.Con Io e te, tratto dall'omonimo romanzo di Ammaniti, Bertolucci si ripropone con un cinema nuovo, in perfetta continuità soprattutto nella ricerca dei suoi personaggi, nello scontro degli stessi e in quel senso di isolamento dal resto del mondo. E' proprio l'isolamento come momento di nichilismo assoluto ma anche di rinascita, "The Dreamers" lo era stato ed è l'esempio più lampante.Io e te è un film dolce, leggero, pieno di significato e ricco di sentimenti, dove ritornano le tematiche del malessere giovanile riuscendo a creare piena empatia con il protagonista (menzione speciale a Jacopo Olmo Antinori, veramente perfetto nel ruolo, molto bravo, giovane e capace) e presentandoci un Bertolucci sempre a proprio agio e sempre in contatto con l'adolescenza.
Bernardo Bertolucci





