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Io non mi vergogno: sono viva

Creato il 25 maggio 2010 da Blindsight
IO NON MI VERGOGNO: SONO VIVA

 Sono stata molto criticata e attaccata in malo modo per aver guidato in pista una moto, un suv e un'auto da corsa, ovviamente assistita dalla voce di un professionista coraggioso che sedeva al mio fianco e dietro in sella alla moto. Sono abituata alle critiche, ma nessuno mi aveva mai chiesto addirittura di "vergognarmi" per quanto ho fatto. E' tutto presente sul mio facebook, dove avevo pubblicato i video di queste cose fatte ad un motor show dedicato finalmente alla sicurezza stradale. Chi mi critica fortemente non capisce il messaggio che ho voluto lanciare: alcune cose si possono fare solo in pista! Il fatto che le abbia fatte io, cieca tra l'altro proprio per incidente stradale, ha ottenuto un'eco spaventosa, ovviamente tra tanti complimenti e tanta visibilità dovevo aspettarmi le critiche.
Ieri è morto un ragazzo a Praia a Mare, chissà quanti altri nello stesso giorno, ma non è certo eliminando le macchine (pura utopia) che si combatte questa strage. Dico qui quanto risposto su facebook: io il nemico non mi illudo che scompaia, ma lo affronto, infatti ci sono entrata dentro, guidandolo, rendendolo innocuo. Ho voluto dimostrare quanto sia importante per noi ciechi avere una voce, quante cose potremmo fare se fossimo assistiti da voci anche sintetiche, un vero abbattimento di importanti barriere sensoriali! Ho voluto far capire che noi ciechi non siamo "qualcosa" ma qualcuno, che siamo capaci di essere autonomi, se solo ci si parla con noi, privati di ogni immagine. Ma ho anche voluto dimostrare che la sicurezza nelle strade deve partire da ognuno di noi, che una macchina va guidata e non deve guidare noi, che alcune cose si fanno solo in pista e non in un centro abitato, che le mie condizioni di oggi sono drammatiche rispetto a prima, e solo per la distrazione di un attimo di qualcuno guidato e incapace di guidare.
Alla frase polemica e cattiva "allora facciamo guidare i ciechi per la sicurezza stradale" rispondo: non possiamo stare in gabbia! Anche noi abbiamo bisogno di esprimerci, e il fatto di essere ciechi non significa che siamo tutti uguali: a me piace guidare, piace ancora, perché non potrei farlo? In pista e assistita posso ancora farlo, non mi sembra di aver fuorviato qualcuno riguardo la sicurezza stradale, anzi! I ragazzi delle scuole erano contenti e mi hanno ascoltata con interesse, dopo aver visto come si sale e si guida una moto, ma anche per aver visto come si può ridurre in un attimo una persona che rimane vittima di incidente stradale, per questo c'è bisogno di chi li educhi, di chi li addestri nel vero senso della parola, anziché demonizzarli.
Illudersi è la cosa peggiore, è il pane di ogni macchina che, come in Matrix, probabilmente vuole vincere sulle menti intelligenti e autonome, visto che molte menti ormai le ha assimilate del tutto. Ricordo che una macchina è un computer, un'auto, un'aspirapolvere, una lavatrice, un cellulare, ecc.: io so sopravvivere anche senza, per questo so guidarle e vinco su loro, così come 8 anni fa vinsi su una mercedes a retromarcia, visto che ancora sono qui.
E comunque, siccome me ne frego delle critiche, così come me ne frego dei complimenti, guiderò ancora, in pista e assistita da una voce. Di seguito un pezzettino di una mia poesia, scritta anni fa, quando dovetti rassegnarmi all'idea di non poter più guidare da sola un'auto..., ma poi sono rinata, sono viva di nuovo, anche se è un'altra vita, affronto ugualmente la realtà senza illusioni, perché io sono viva, per questo sono scoppiata a piangere quando sono scesa dall'auto, anche se i miei "fari" sono ormai spenti:
"E su una strada che ora devo immaginare
Guidavo e guiderò come una pazza...
La mia auto luminosa, volando senza frenare.
Noi inalterabili e pseudo-eterne voliamo...
Poco ci importa dei nostri fari perfetti
Così inutili e spenti che non li cerchiamo:
Perché è prima me che devo trovare, se permetti.
(...)
IO:
Con coraggio, a occhi chiusi e un bastone tra i denti
Scelgo di guidare la mia auto, anche se a fari spenti"

da "Io e la mia Auto" poesia del 2005 tratta da "Dalla ziggurat di Ur" di L.R.
Nell'immagine io che "guido" in cielo (forse chi mi critica mi vorrebbe solo lì? Peccato per molti ma ..sono caduta qui tra voi..)


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