Magazine Talenti

Io sono un indignato

Da Fishcanfly @marcodecave

Con tutto il sangue andato a male….

Liga

Non sono sceso in piazza a protestare l’altro ieri, a Roma.

Ma mi proclamo comunque un indignato.

Ma non mi indigno per questo governo. So bene che i governi nascono e muoiono, che la pubblica opinione è il mito di se stessa, che le cose a livello nazionale e individuale potranno anche peggiorare, e migliorare, e peggiorare.

Occorre avere la visione di un dio o di un superuomo per capire questo? Probabilmente no. Probabilmente occorre essere soltanto un uomo.

I miei diritti sono stati calpestati da tempo, qualcuno ha vinto, qualcuno ha perso, sono molto chilometri fuori dall’autostrada della società, sono molto al di là delle nuvole, e delle montagne e dei mari.

Non sono sceso in strada a protestare l’altro ieri, a Roma.

Ma mi proclamo comunque un indignato.

Un indignato perché la vera rivoluzione comincia dal cuore degli uomini, e non dalla carta dei diritti del cittadino. Il cittadino oggi c’è, domani non c’è più. La sua costituzione dipende dalla consistenza dello Stato. Siamo fantasmi vagabondi.

Un indignato perché la gente non sa più amare, non sa più perdonare, ma soprattutto non sa riconoscere l’amore. A cominciare da me.

Sono un indignato perché sono il più infimo dei peccatori. Sono un indignato perché concordo con Don Gallo che da Fazio ha detto che il peccato non esiste, che si tratta di un percorso.

Io sono un indignato

Non sono sceso in strada a protestare l’altro ieri, a Roma.

Ma sono sceso e sono venuto sotto casa tua.

Indignato del mio amore per te.

Ignorante se ti merito oppure no.

Ma poi mi hai baciato, e tutto il resto non esisteva più.

Mi proclamo: innamorato di te e della vita.

Io sono un indignato


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine