Queste righe sono dedicate a tutte le amanti, che trasversalmente, in ogni parte dell’Italia, dalle Alpi fino all’Etna, stanno passando in completa solitudine le proprie vacanze. Inutile dire che contro il pregiudizio di chi considera “l’altra”, baldracca e sfortunata, mi permetto di intervenire, chiamando in causa tutti gli eventi e le giornate eccezionali (Natale, Pasqua, Ferragosto e via dicendo) in cui Lei si crogiola felice al braccio del Lui di turno e “l’altra” letteralmente schiatta. Di collera e caldo, in questo caso.
Sì, perché mentre alla Lei ufficiale è concessa la vacanza, a”l’altra” no. E non per mancanza di libertà. “L’altra” potrebbe tutto, ma avendo perso la sua vita dietro l’uomo perfetto part-time, non è riuscita a trovarsi un compagno full-time con cui guardare il tramonto, o alla meno peggio un’amica con cui scappare lontano. Ci sono delle categorie sociali, che di là del comune senso di sprezzo perbenista, andrebbero di tanto in tanto salvaguardate. Magari, sostenute. Insomma, se la Lei di turno, quasi sempre cosciente del cornino, se ne frega pur di beccarsi quindici giorni di sole e mare in compagnia; “l’altra” – quella che si prende gli sfoghi sulla prima, le cene di nascosto e le passeggiate rubate, parole d’amore sempre e solo sussurrate al telefono- non meriterebbe a sua volta una vacanza in piena tranquillità?
Certo, si potrebbe obiettare con un solenne “Chi è causa del suo mal, pianga se stesso”. Ma io mi oppongo, sostenendo che al cuor non si comanda e spesso l’amante è solo “un’altra Lei”; più sfortunata e debole, sola e disperata al punto di accettate di dividere l’amore con una nemica di sventura, più fortunata e furba. Confessioni di un’amante abbandonata? Credetemi non faccio parte della categoria. Ma la mia insana voglia di mettermi sempre al lato dei più “deboli” questa volta mi spinge a sposare questa scomoda causa. Del resto è estate e tutti meritano un po’ di sano divertimento e riposo. Lei, lui, “l’altra” inclusi.
via- tiscali campania