Magazine Diario personale

Io:"Non sola..."

Da Silvia

Ho dovuto agganciare, assicurare, assettare i figlioli ai seggiolini ed agli alza-bimbo.
Ho dovuto sorbirmi il piccolo che urlava chiedendo "caddo latte a biboron"mentre il biberon, in quegli stessi istanti, giaceva nella zampe pelose delle cagne dei vicini di villa Zara(casa dei nonni in campagna)che in realtà non sono cagne ma gazze ladre.
Ho dovuto sorbirmi il grande che piangeva dicendo alternativamente:"mi viene da vomitare, mi sento svenire".
Ho finalmente visto il piccolo addormentarsi stremato senza biberon, scrutandolo nello specchietto retrovisore,per poi vederlo risvegliarsi dieci minuti dopo urlando peggio di prima, molto più sudato, molto più arrabbiato e molto più furioso.
Ho dovuto fare la spesa mettendo entrambi dentro al carrello perchè a casa non c'erano nè il pane nè il latte.
Ho dovuto dire circa venti volte "no non possiamo comprare..."ed i puntini erano di volta in volta sostituiti da nomi quali:polaretti, patatine fritte, coppa panna e cioccolato,kinder vari, gomme da masticare, chupa chups,pizze surgelate.
Ho dovuto portare i bambini in braccio dalla macchina a casa senza ascensore, lasciarli chiusi dentro, riscendere fino alla macchina, caricare il passeggino con le valigie usate in trasferta per dieci giorni a villa Zara,e portarle fino al primo piano dove alloggio.
Ho dovuto lasciare le valigie in casa con i piccoli, chiuderli nuovamente dentro, scendere ancora una volta alla macchina e fare ben tre giri sempre con il solito passeggino carico di buste per la spesa, alla fine dei quali ho trovato i bambini che avevano selvaggiamente assaltato le provviste, spargendo prosciutto crudo per tutto il salone, rompendo un barattolo di marmellata di lamponi,sparpagliando pop corn formato famiglia in ogni dove.
Ho dovuto preparare la cena, fare i bagnetti ai bambini che inizialmente hanno pianto perchè non volevano entrare ed alla fine hanno pianto perchè non volevano uscire.
Ho dovuto imboccare un piccolo e redarguire l'altro che puntualmente non vuole più la carne, non gradisce da mai il pesce, e proprio non riesce ad ingoiare la pasta ultimamente.
Ho lavato i piatti mentre i figlioli litigavano furiosamente per un braccialetto di plastica giallo, fatto una doccia velocissima a porte aperte per controllare la loro incolumità, mi sono asciugata i capelli mentre il piccolo rovesciava nel water lo spazzolino da denti, un dentifricio alla mela verde, ed il papero giallo di peluche.
Ho cercato di calmare il grande in piena crisi da mancanza paterna per colonie estive, ho preparato un litro di latte caldo con miele e tentato di addormentare i piccoli entro le nove e mezzo.
I bambini si sono addormentati dopo le 23 saltando sul letto, dandosi gomitate sui denti, cantando canzoni scout.
Sono tornata in salone, mi sono intravista nel vetro della finestra, scarmigliata e gonfia, sudata ed affannata, i lettini erano pieni di bimbi, la camera blu aveva l'aspetto di una kasbah islamica, persino i pesci di legno erano fuggiti dalle pareti, i giocattoli erano ovunque, i pigiamini addosso ai nani sudati...allora perchè mi sentivo così vuota e malandata?

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