Le persone si ispirano ad altre persone o ad alcuni personaggi.Ma, forse, per quanto concerne i personaggi, credo sia più corretto dire, che le persone si identificano in determinati personaggi, con l'evidente risultato di un'omologazione percepita per gusto ed identità del soggetto ispiratore dal soggetto imitante . Parole grosse.Quasi come dire "operatore ecosanitario" al posto di "spazzino".In soldoni, se ci piace e ci sentiamo affini un qualsivoglia tizio visto in tv o in un libro, facciamo nostre delle sue caratteristiche, e ci impuntiamo di incanalarci in una definita direzione, tracciata da lui. Nulla di male, mi capita dai tempi delle guerriere sailor, quando si giocava in gruppo, ed ognuna sceglieva la sua, e ti facevi piacere il colore della sua divisa, ed il ragazzo per il quale lei si era presa una cotta, e sono andata avanti, prima coi cartoni poi coi telefilm, dopo ancora, o forse in contemporanea, con i personaggi dei libri. A tal proposito, mi è capitato di citare il momento, o il periodo, della scoperta del mio "io femminile".No?Boh, a me sembrava, comunque sappiate che c'è un evento che associo alla presa di coscienza del mio potenziale femminile, un momento ascetico, karmico, elevatissimo, quasi metempsicotico: la visione di Sex & the city! Ecco, quelle quattro sono la matrice della mia consapevolezza.
Conoscere Carrie, mi ha aperto le porte di me stessa, mi ha presentato il modello a cui aspirare, togliendo le inibizioni dal mio guardaroba, ed aggiungendo pepe ai giorni, in un andirivieni di scelte pilotate, un po' dal Caso un po' da me...Glamour, disordinata, appassionata, shopping-dipendente, scrittrice, attivissima, innamorata... Lei mi è parsa per anni il modello dal quale prendere spunto, il fulcro di una scelta ponderata sulle ali di una libertà intellettuale e stilistica che andavo rafforzando. Io non avevo le sue tribolazioni amorose, ma avevo la sua collezione di riviste sotto il letto.Lei non aveva la mia passione per la casalingatudine, ma la mia bassezza si.Io non avevo la sua indole cosmopolita e viaggiatrice, ma avevo la stessa venerazione per Parigi.Io non avevo la sua smania da uscite serali, ma avevo il suo stesso culto per lo shopping.Io non avevo 3 amiche che "se un uomo arriva quarto è fortunato", ma avevo il suo stesso pallino per il nero su bianco. E fatte queste debite riflessioni, mi sono resa conto che c'è qualquadra che non cosa... Io NON SONO CARRIE.Io SONO JESSICA. Fletcher.Io sono la signora in giallo.
Similitudine 1Nessuna delle due ha patito per amore: Lei un'adorabile vecchia zitella; io una che si è innamorata è sposata in 9 mesi.
Similitudine 2Tutte e due siamo dedite al calore del focolaio domestico: Lei in giardino, io ai fornelli.
Similitudine 3Nessuna delle due mollerebbe la casa per amore di un russo:Lei al massimo gira in bicicletta per cabot cove; io vado a Verona a fare shopping.
Similitudine4Nessuna delle due ha una vita sociale da notte brava:Lei fa parte di innumerevoli circoli e partecipa a the e cene; io vado in palestra a mangiare e al cinema, primo spettacolo serale.
Similitudine Tutte e due abbiamo una selezionatissima e ricorrente amica, in un fornito parterre di amici masculi: Lei Ideal Molly; io la Jn.In comune, tutte e tre:Siamo bassine Amiamo i vestiti che ci facciamo notareCi piace scrivere ed abbiamo un sacco di libri/rivisteSiamo tutte argute ed interessanti, tanto da meritarci una serie tv.
Ma la preponderanza non mi avvicina alla newyorkese che conosce il sesso, e non ha paura di parlarne.Arriva un momento nella vita, nel quale occorre fare a patti con noi stessi... Questo è il mio.Ciao sono Patalice, mi sento Jessica Fletcher, e non me ne vergogno.




