Concorso docenti 2012/2013
Simulazione lezione di 30 minuti
Commissione: “Buongiorno Candidata LaCrespa, quale argomento le è stato assegnato come oggetto della sua lezione?”
LaCrespa: “Le figure retoriche”
C: “Bellissimo argomento”
LaC: “Sì in effetti mi sono sentita molto fortunata nell’aver ricevuto tale privilegio”
(Figura retorica di significato – ironia, si usa per dire il contrario di quello che si pensa e cioè che si tratta di un argomento merdoso)
C: “Bene ne siamo felici. Allora come può vedere gli alunni sono stati sostituiti da sagome di carta, per non sottrarre i giovani studenti alla scuola. Ma lei faccia finta che siano vere”
LaC: “Ma se io avessi voluto impostare la lezione in maniera tale da poter interagire con gli studenti?”
C:“L’ha impostata così?”
LaC: “no…è che pensavo che essendo una lezione…considerata la vostra professionalità..vabbè…nulla di che”
(figura retorica di significato – reticenza serve per tacere un pensiero che si dà per scontato e cioè che questo concorso è una farsa)
C: “Sì o no?”
LaC: “No no, non è un problema”
(figura retorica di significato- eufemismo consiste nell’uso di una parola o di un’espressione, al fine di attenuare il carico espressivo di ciò che si intende dire, per cui uso la parola problema per non dire che invece è una catastrofe dalle apocalittiche conseguenze )
“…ahah…” porc… “Inizio, allora.”
C: “Proceda pure”
LaC: “ Le figure retoriche…chi non ne ha sentito mai parlare?..(silenzio sagomatico)… Ne facciamo uso quotidianamente, a volte senza nemmeno accorgercene. Sono usate per rendere il nostro discorso pieno di effetti speciali, che possano colpire l’attenzione del lettore/ascoltatore, senza l’uso di occhialini per il 3D.
Esistono tre categorie di figure retoriche, di significato, di suono e di posizione…le figure di merda non sono contemplate nelle categorie suddette, ma se ne volete un esempio lo state avendo proprio sotto i vostri occhi”.
E a questo punto LaCrespa vide la fine alla sua carriera di insegnante… ma fortunatamente it’s only a joke