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Italia a Eurobasket: nel 2015 saranno tutti azzurri?

Creato il 30 agosto 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

Missione compiuta per l’Italia dei canestri: l’obiettivo dell’estate 2014 era staccare il pass per gli Europei del 2015 e così ha fatto il gruppo guidato dal ct Simone Pianigiani. Dopo un Europeo 2013 partito alla grande ma concluso a mani vuote, senza medaglie e soprattutto senza qualificazione al Mondiale di Spagna, si è ripartiti quasi da zero per conquistarsi la rassegna continentale del prossimo anno (Dove? Lo sapremo l’8 settembre) dove gli azzurri contano di essere protagonisti. E la speranza del ct, come di tutti i tifosi della maglia azzurra, è di avere un gruppo al completo, che comprenda anche Belinelli, Gallinari, Bargnani e il figliol prodigo Daniel Hackett, fresco di ammissione di colpa dopo la fuga dal ritiro e la conseguente squalifica.

In questa estate l’Italbasket è stata letteralmente presa per mano da due stelle assolute, il capitano Gigi Datome, unico degli Nba a rispondere alla convocazione, anche per riscattare un anno di panchina coi Detroit Pistons, e Alessandro Gentile, capitano della Milano fresca di Scudetto e scelto al Draft dagli Houston Rockets: entrambi hanno viaggiato ad oltre 16 punti di media e sono stati le guide del gruppo, solido e affiatato. Dopo 10 vittorie in 11 amichevoli, gli azzurri hanno superato lo scoglio del girone G di qualificazione con tre vittorie in quattro partite: decisivo il successo al debutto a Mosca firmato da un sontuoso Ale Gentile nel quarto periodo mentre è stato indolore il ko di Cagliari contro la Russia (qualificata pure lei) visto che sono arrivati due successi contro la Svizzera, cui non è bastata la clamorosa vittoria interna all’esordio contro Mozgov e compagni (unica gara in cui c’erano Brunner e Capela).

L’Italia ha puntato sul collettivo, su una squadra quadrata e sorretta da punte come i già citati Datome e Ale Gentile, più Aradori e Andrea Cinciarini, giocatori ormai maturi e affidabili. Come da tradizione sono mancati chili e centimetri nel settore lunghi, nonostante Cusin e Cervi abbiano fatto il loro con grande generosità, ma anche atletismo ed esplosività nel roster, doti che ragazzi come Hackett, Belinelli e Danilo Gallinari potrebbero garantire, senza contare i centimetri e la pericolosità vicino a canestro di Andrea Bargnani. Il ct si è arrangiato e si è salvato, puntando su delle certezze e senza prendendo grossi rischi (poco spazio a giovani come Polonara e Della Valle), anche se il gioco ne ha risentito, soprattutto in attacco.

Ma questa estate doveva solo essere un passaggio verso quella del 2015, decisiva per tutto il movimento perchè i prossimi Europei daranno il pass per le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016, obiettivo che l’Italia non può mancare visto che manca dai Giochi da Atene 2004, quando arrivò la medaglia d’argento.

Il presidente FIP Gianni Petrucci ha detto:

Sono rimasto sorpreso positivamente dall’attaccamento alla Maglia dimostrato da questi ragazzi e alla dedizione che tutti hanno messo fin dall’inizio del raduno. Torniamo dunque a giocare l’Europeo e sono certo che avremo con noi tutti i giocatori NBA“.

Il ct Simone Pianigiani ha sottolineato l’aspetto importante di far parte del gruppo azzurro:

L’Europeo è un obiettivo generazionale, è l’anno in cui dobbiamo avere subito, dall’inizio di questa stagione, la certezza della presenza, per la prossima estate, anche di chi gioca nella NBA, intesa come disponibilità a pensare da oggi di far parte della Nazionale e la garanzia che, nel momento in cui ci sarà il raduno, saranno tutti pronti. Questo gruppo merita di essere al completo per giocarsi il momento cruciale della sua storia“.

E anche capitan Datome ha ribadito il concetto:

Spero ci siano tutti. Quelli infortunati, quelli che hanno avuto qualche problema questa estate. Tutti siano disponibili, con la mentalità giusta. Se tutti giochiamo con la testa, cercando il passaggio migliore e facendo un passo indietro a livello personale, per il bene della squadra. Spero il prossimo anno tutti abbiano una mentalità del genere“.

Il sogno è avere una squadra competitiva per i primi posti e potenzialmente l’Italia può schierare un quintetto con Hackett, Belinelli, Datome, Gallinari e Bargnani, più Ale Gentile, Aradori, Cinciarini, Stefano Gentile, Cusin, Cervi, Polonara e Niccolò Melli dalla panchina. Il Gallo ha sempre dimostrato attaccamento per la maglia azzurra e quando è stato bene ha sempre partecipato, Hackett ha già dato la sua disponibilità dopo il caso di questa estate, mentre per Bargnani e Belinelli qualche dubbio in più c’è, soprattutto per la guardia degli Spurs, che ha sempre messo l’NBA al primo posto. Il tempo per le decisioni è già iniziato: la speranza è rivedere scene come quelle di Parigi nel 1999 e Stoccolma nel 2003, e poi Atene nel 2004.


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