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Italia: in calo la disoccupazione, 100mila posti in più in un anno. Il 42% dei giovani senza lavoro

Creato il 31 gennaio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Il tasso di disoccupazione a dicembre risulta in forte calo, scendendo al 12,9%, in diminuzione di 0,4 punti percentuali su novembre. Lo rileva l’Istat nelle stime, spiegando come si tratti del “primo segnale di contrazione” dopo “un periodo di crescita che si è protratto nella seconda metà dell’anno”. E’ il valore più basso da settembre. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a dicembre del 2014 segna una decisa riduzione, calando al 42%, il valore più basso da dicembre del 2013, quindi da un anno. Solo a novembre era al 43%, la diminuzione su base mensile è quindi pari a un punto percentuale.

(webdesignerdepot.com)

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Disoccupazione in calo, a sorpresa, a dicembre e indicazioni di una ripresa nei primi mesi del 2015. E’ sicuramente presto per considerare conclusa la lunga fase di stagnazione nella quale è impantanata da anni l’economia italiana ma i dati diffusi oggi dall’Istat lasciano almeno spazio a un barlume di ottimismo. Lo scorso mese il tasso di disoccupazione è sceso di 0,4 punti percentuali rispetto a novembre, scendendo al 12,9%, con una crescita degli occupati pari a 109 mila unità rispetto al dicembre 2013. La disoccupazione giovanile si attesta invece al 42%, in calo di 1 punto percentuale rispetto a novembre ma in crescita dello 0,1% rispetto a dicembre 2013.

“Centomila posti di lavoro in più in un mese. Bene. Ma siamo solo all’inizio. Riporteremo l’Italia a crescere”, è il commento, affidato a Twitter, del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, mentre il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si dice fiducioso che “i primi mesi del 2015 potranno segnare una svolta”. “Con le più recenti riforme, quella del 2012 e quella in fieri delineata nel Jobs Act, l’Italia ha mosso passi importanti nella giusta direzione”, sottolinea invece il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.

Cauti, invece, i sindacati. Secondo il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, “il calo della disoccupazione è legato a una serie di fattori tra cui anche quello di aver peggiorato le condizioni delle partite Iva e di non essere intervenuti sulla definizione di forme contrattuali sane”. “Sono per una visione positiva”, afferma invece il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, “ma vorrei capire che tipo di assunzioni sono aumentate e, anche rispetto ai giovani, che tipo di contratti sono stati realizzati”.

Anche l’Istat indica miglioramenti. Intanto, segnala ancora l’Istat, l’indice anticipatore dell’economia italiana “è tornato positivo a novembre, delineando una ripresa dell’attività economica nei primi mesi dell’anno”. Secondo l’istituto “in gennaio l’economia italiana ha mostrato segnali di un possibile recupero della domanda interna” e “indicazioni favorevoli provengono dalla produzione e dagli ordinativi esteri di alcune componenti rilevanti del comparto dei beni strumentali”. “Con riferimento alle famiglie, il rialzo del clima di fiducia è stato sostenuto dal significativo miglioramento delle aspettative”, laddove “l’aumento del reddito disponibile reale nel terzo trimestre si è riflesso in un aumento del tasso di risparmio”, conclude la nota dell’Istat, avvertendo, però, che “le condizioni del mercato del lavoro rimangono difficili, con un elevato tasso di disoccupazione”. (AGI)


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