Dopo la cocente delusione per la Nazionale Italiana, eliminata dall’Europeo di Lituania è ovvio che si inizi a speculare sul futuro del coach della squadra, che secondo molti non ha fatto abbastanza per migliorare questo gruppo di giocatori. La partita contro Israele, persa malissimo per intensità, voglia e concentrazione messa sul campo ha fatto storcere il naso ai tanti appassionati, ma anche allo stesso Simone Pianigiani, che non ha risparmiato critiche ai suoi giocatori:
“A caldo devo dire che per questo gruppo è molto difficile fare sforzi mentali al massimo livello tutti i giorni. E ciò è indispensabile perché se non diamo il 110% non possiamo competere con Serbia, Francia, Germania e così via. In alcuni casi siamo stati imbarazzanti, come sulla rimessa sbagliata su cambio sistematico, dopo averla provata e riprovata.
Al di là di vincere o perdere contro una buona squadra come Israele, era fondamentale riuscire ad avere un certo tipo di continuità, di presenza mentale, magari con più errori e percentuali più basse: dopo la gara con la Lettonia avrebbe significato aver raggiunto uno standard da cui non si sarebbe più tornati indietro.”
Ma anche a se stesso:
“La reazione sul -21 ha un senso molto importante. Se ci fosse stato il crollo totale, visto che sembrava che avremmo perso di 30 punti, dopo due estati cosi, visto lo sforzo profuso, non me la sarei sentita di andare avanti. Sarebbe stato doveroso. Poi i giocatori hanno voluto la gara, ci hanno messo delle emozioni e questa è stata la base del recupero. La valutazione, però, che mi viene da fare è che quanto fatto fin qui, di voler cioè competere sempre, di provarci ogni giorno mettendoci energie, provando a motivare e rimotivare, forse non sia troppo. La sensazione è che occorra la collaborazione di tutto il movimento perché siamo di fronte ad un’emergenza cestistica nazionale.”
Pianigiani ha chiuso mettendo anche in dubbio la sua permanenza sulla panchina azzurra, prendendosi responsabilità importante che forse, non sono del tutto sue:
“Con la Federazione sicuramente parleremo del campionato europeo e faremo delle analisi, ma occorre che tutti siano d’accordo sull’analisi finale, cioè che se il movimento, chi vi è preposto, considera che ci sono i margini per insistere sulla strada dell’applicazione mentale e di continuare a pretendere, e i giocatori sono i primi a credere in questo, allora posso continuare a mettere le mie energie psicofisiche al servizio della Nazionale, anche se ci saranno altre ‘tranvate’ da prendere. Altrimenti no. Se non c’è questo tipo di convinzione, senza presa di coscienza del momento in cui siamo, allora si può scegliere qualcosa di diverso, qualcosa di più easy, un altro tipo di guida tecnica. Siamo arrivati vicini, ma manca sempre qualcosa, ma se per colmare questa lacuna può contribuire il cambio di allenatore, eccomi, altrimenti, tutti, si deve cercare di dare di più.”
Rapida è arrivata anche la risposta di Dino Meneghin, presidente FIP, che ha voluto confermare Pianigiani mettendosi a disposizione per cercare di migliorare l’intero movimento :
“Abbiamo preso Simone Pianigiani con il preciso compito di migliorare la nostra pallacanestro. Il suo tipo di lavoro, quello che sta impostando, è ciò di cui abbiamo bisogno. Trovo ammirevole che si sia messo in discussione, ma a noi non ci passa neanche per l’anticamera del cervello mandarlo via. Ha il contratto fino al 2013 e resterà assolutamente fino alla sua scadenza. Poi lui deciderà se rinnovare o meno; bisognerà anche vedere chi sarà alla presidenza..”
Se per quanto riguarda la guida tecnica al momento non è messa in discussione, discorso diverso lo si dovrà fare per i giocatori convocati e da convocare. La mancanza di un centro e di un play puro permangono, anche a livello giovanile, bisognerà perciò cercare di sopperire a questo, e anche alla più che probabile assenza dei tre giocatori NBA, che la prossima estate difficilmente potranno esserci per le partite di qualificazione al prossimo Europeo. Le franchigie NBA stanno puntando molto su Bargnani e Gallinari e dargli il via libera per giocare un’altra estate al posto di riposare e fare lavoro individuale sarà complesso, starà alla Federazione lottare per averli, e agli stessi giocatori far capire, imponendosi con le rispettive franchigie, se c’è davvero l’interesse per indossare questa maglia oppure no.
Chiude Meneghin proprio su questo punto:
“I tre Nba sono fondamentali per questa squadra ed è importante che ci siano anche nel 2012 per le qualificazioni al prossimo Campionato Europeo. Conto che loro vengano, assolutamente. Abbiamo un buon gruppo su cui lavorare. Bisogna solo avere pazienza. I nostri avversari stanno raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato anni fa. Quello che deve essere chiaro è che da noi c’è sempre entusiasmo. Penso che la squadra, nei prossimi anni, abbia margini di miglioramento.”
Questo lo sfogo di coach Pianigiani nel momento più difficile del nostro Europeo, sotto di 20 punti contro Israele: