B ha deciso di fondare un nuovo partito e vuole chiamarlo “Italia pulita”. E’ singolare come tra tutti i nomi possibili e decisamente piu’ appropriati (forza gnocca, partito ad personam…) abbia scelto il nome piu’ insensato.
Per prima cosa bisogna dire che “Italia pulita” è un marchio già registrato e il titolare non sembra minimamente intenzionato a cederlo. Contattato da Linkiesta Logiurato lo dice fuori dai denti: “Berlusconi faccia quello che vuole, ma il marchio è mio. Sono pronto a prenderli a calci nelle palle”
L’idea poi che l’unica mossa per riprendersi i consensi sia cambiare il nome al partito è una presa per i fondelli tipicamente italiana.
Ieri ho scritto un post sulle ”battute” di Silvio: il famoso “contratto con gli italiani”, il milione di posti di lavoro (andati tutti alle escort) la cura contro il cancro (evidentemente il cancro era il PDL visto nei tre anni successivi all’annuncio è stato l’unico “cancro “ sparito), l’abbassamento delle tasse… e in ultimo la zecca ad personam, Gerry Scotti futuro premier e ci mancava pure B alla guida di “Italia pulita” dopo che per anni ha guidato, con molto successo, l’altra Italia: probabilmente è il virus che si finge antivirus per distruggere il sistema, un Trojan.
Infine, non voglio elencare tutti i motivi per i quali l’omino della chioma sintetica nulla abbia a che fare con l’Italia pulita (chi segue il mio blog e in generale chi è vagamente informato sa di cosa sto parlando) e mi limito a dire che se l’Omino chiamasse davvero il nuovo partito “Italia pulita” sarebbe come se Siffredi chiamasse il suo nuovo sito porno “ Italia vergine”.
Gio’ Chianta