È il sempre caloroso pubblico del San Nicola – 50000 tifosi questa sera – a festeggiare la prima vittoria della Nazionale all’esordio del neo ct Antonio Conte. Gli azzurri infatti travolgono l’Olanda di Guus Hiddink per 2-0 con le reti di Immobile e De Rossi, tutte nei primi dieci minuti di gioco.
Bari abbraccia nel migliore dei modi il ritorno dell’allenatore leccese campione d’Italia con un’accoglienza festosa e febbricitante degna di un big match. In verità, quella di questa sera contro i terzi classificati dei mondiali brasiliani è ben più di un’amichevole. C’è grande attesa infatti di vedere già i primi risultati della rifondazione messa in atto dopo la disastrosa avventura di Prandelli.
Immobile-Zaza la coppia d’attacco giovanissima e Giaccherini a centrocampo sono le prime scelte azzurre di Conte che affida la metà campo nelle mani del capitano De Rossi e formula un 3-5-2 ormai già rodato alla perfezione con la Juventus in Serie A.
Tutto succede nei primi dieci minuti. La partenza della Nazionale è esplosiva e Immobile sfrutta la prima vera occasione della gara per andare in gol. Il lancio di Bonucci che lo porta a tu per tu con Cilissen è da contagiri e a Ciro non resta altro che dribblare il portiere e metterla dentro. 1-0, palla al centro, ma dopo solo 6′ Zaza viene atterrato ingenuamente in area di rigore da Martins Indi. Per l’arbitro non c’è dubbio, è rigore ed espulsione per il difensore olandese. Dal dischetto va De Rossi che non sbaglia e quindi c’è subito raddoppio per gli azzurri. Da questo momento in avanti vedremo come costante gli ospiti in lento e sterile possesso palla. La squadra di Hiddink infatti non sembra aver ben digerito il cambio di modulo con cui giocava nell’era Van Gaal e ha poche idee lì davanti.
Al 19′ Zaza si divora una enorme palla gol, solo davanti a Cilissen, mentre ancora al 31′ l’Italia sfiora il terzo gol: fiammata del duo di attacco azzurro Zaza-Immobile, conclude quest’ultimo ma il pallone finisce poco sopra la traversa. Si chiude il primo tempo e c’è grande eccitazione al San Nicola, nessuno si sarebbe mai aspettato una intesa così profonda tra i due attaccanti.
Nella ripresa la storia non cambia se non che assistiamo a meno occasioni. Si gioca su ritmi più bassi ed è anche tempo di prove per Conte che attua i primi cambi: dentro Verratti al posto di Marchisio, poi Pasqual, Parolo, Candreva, Destro e Giovinco per De Sciglio, Darmian, Zaza, Immobile e De Rossi che cede la fascia da capitano a Bonucci. Da segnalare, infine, il tiro pericoloso di Van Persie di poco fuori al 4′ e il colpo di testa alto di Destro al 34′ su ottimo cross a giro di Pasqual. Dopo i 5′ di recupero, però, non c’è più tempo e, dopo ben nove anni, finalmente l’Italia batte l’Olanda per 2-0.
L’impressione prima è che Conte sia già riuscito a modellare e plasmare l’undici azzurro come ai tempo fece con la Juventus. Nei meccanismi di gioco, e nel modulo rivediamo infatti a pieno titolo la squadra campione d’Italia. Speriamo di vedere la stessa grinta e forza d’animo anche nella partita contro la Norvegia di martedì prossimo valida per gli Europei. Nel frattempo facciamo un grosso “in bocca al lupo” ad Antonio.