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Italia solo fortunata   4-3 a un bel Giappone

Creato il 20 giugno 2013 da Mbrignolo

CatturaTECNICA (Recife, Brasile). Mai uesta volta, il ris di Marchisio e Abate, mantenendo lo stesso assetto ad “albero di Natale” mostrato col Messico. Un disastro…

I giapponesi imprimono subito un gran ritmo alla gara trascinati da Kagawa e Honda, due nomi sui quali da questa sera inizieremo a fare meno ironia.

Dopo un paio di brividi corsi da Buffon, al 21′ il primo patatrac: De Sciglio serve corto il capitano, tackle di “Gigi” giudicato falloso dall’arbitro, che fischia rigore ma non espelle – come dovrebbe invece essere da regolamento - il portierone della Nazionale: il Giappone non protesta, ma segna il penalty proprio con Honda. Italia in bambola, Giappone sul velluto: al 33′ dormita collettiva della difesa azzurra, la girata vincente di Kagawa è la giusta punizione verso chi in campo nemmeno si è presentato.
A peggiorare la situazione arriva anche l’ammonizione di De Rossi: già diffidato, salterà il match col Brasile.

Il calcio però è strano, non è una scienza precisa, l’inerzia può cambiare da un momento all’altro. E’ quanto accade dalla mezz’ora in avanti a Recife. Prandelli boccia Aquilani e butta nella mischia Giovinco; si passa a un 4-3-1-2 con Giaccherini trequartista, ma l’episodio che ridona alla gara la nostra Nazionale è l’incornata vincente proprio di De Rossi su calcio piazzato di Pirlo. E’ 2-1 e gli azzurri ora ci sono. Al 46′ Giaccherini colpisce un palo che ancora grida vendetta. A inizio ripresa, il pareggio: ancora Giaccherini tiene in campo un pallone impossibile, il suo assist per Balotelli rimbalza invece sulla gamba di Uchida per un incredibile 2-2.
Passano nemmeno 120 secondi e siamo addirittura in vantaggio: su conclusione di Giovinco la palla schizza sul braccio di un difensore giapponese, l’arbitro si inventa il rigore che Balotelli, che strano, trasforma.
Ribaltato il risultato, ci si aspetterebbe un Giappone demoralizzato e invece Zaccheroni non ci sta, proprio come i suoi ragazzi. Al 69′ è nuovamente tutto da rifare: calcio di punizione dalla destra, De Rossi perde Okazaki, che in stacco imita proprio il suo dirimpettatio. E’ 3-3 e l’Italia è alla frutta: gli asiatici spingono, e spingono tanto, con i soliti Kagawa e Honda che ritrovano forze insperate. Rischiamo il k.o. con un clamorosissimo palo-traversa nella stessa azione con Okazaki-Kagawa, ma a quattro dal termine accade ciò che non ti aspetti: De Rossi – protagonista nel bene e nel male – taglia per Marchisio, assist comodo per Giovinco e palla in rete, 4-3! Come i veri samurai, i giapponesi non si arrendono fino al triplice fischio, che però arriva e consegna all’Italia un’immeritatissima vittoria che la lancia alle semifinali di questa sofferta Confederations Cup. Per il Giappone tanti, tantissimi applausi. Bravo Zac!

ITALIA-GIAPPONE 4-3 (1-2) 21’ rig.Honda, 33’ Kagawa, 41’ De Rossi, 50’ aut.Uchida, 52’ rig.Balotelli, 69’ Okazaki, 86’ Giovinco

ITALIA (4-3-2-1): Buffon; Maggio (58’ Abate), Barzagli, Chiellini, De Sciglio; De Rossi, Pirlo, Montolivo; Aquilani (30’ Giovinco), Giaccherini (68’ Marchisio); Balotelli. All: Prandelli

GIAPPONE (4-2-3-1): Kawashima; Uchida(73’ Sakai), Yoshida, Konno, Nagatomo; Hasebe (92’K. Nakamura), Endo; Maeda (79′ Havenaar), Honda, Kagawa; Okazaki. All: Zaccheroni

 


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