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Nonostante tutto bravi ragazzi. E’ importante iniziare così il resoconto di quello che è stato il match valevole per il titolo di campione d’Europa Under 21 tra i nostri azzurrini e la favoritissima Spagna.
Che la Spagna fosse più forte era chiaro a tutti ma nel calcio, si sa, non è mai detto.
L’Italia scende in campo con Bardi tra i pali, difesa a quattro con Donati, Regini, Caldirola e Bianchetti, centrocampo formato da Florenzi, Fausto Rossi e Verratti, Insigne libero di agire dietro le due punte, Borini e Immobile.
Parte benissimo la formazione iberica, velocissima sulle fasce grazie soprattutto al talento del Barcellona Tello, e pericolosa con Morata ogni volta che la palla passa nei pressi del talento offensivo spagnolo.
Dopo 6’ infatti è già 1 a 0: Morata sfonda sulla sinistra e mette al centro un pallone che Thiago Alcantara deve solo appoggiare in rete di testa.
Ma i nostri azzurrini non hanno voglia di fare il ruolo della comparsa e al 10’ minuto su un lancio millimetrico di Bianchetti, Immobile aggancia alla perfezione e con un pallonetto pregevolissimo supera De Gea. E’ 1 a 1.
La partita ora è piena di capovolgimenti di fronte e, con azione fotocopia a quella che ha portato in goal Immobile, l’Italia sfiora il vantaggio al 25’ quando Florenzi supera con un sombrero il difensore e scarica il sinistro, parato da De Gea.
Ma dopo pochi minuti è la Spagna a passare in vantaggio, quando il solito Thiago Alcantara riceve palla in area e supera Bardi con un violentissimo sinistro.
L’Italia subisce il contraccolpo e al 38’ su un ottimo scatto di Tello Donati entra in scivolata in area. Per l’arbitro è calcio di rigore.
Riguardando le immagini si vede come Donati prenda nettamente il pallone, rovinando però addosso al giocatore spagnolo.
Si occupa dell’esecuzione ancora Alcantara che, realizzando, diventa il terzo giocatore nella storia a realizzare una tripletta nella finale di un Europeo Under 21.
Al 45’ la Spagna è sopra 3 a 1, ma gli italiani promettono battaglia nel secondo tempo.
L’Italia riparte convinta ma non riesce a trovare spiragli, e così Mangia butta nella mischia Saponare e Gabbiadini al posto di Immobile e Florenzi. Ma anche i neo entrati fanno fatica a battere la coriacea difesa iberica.
E allora ecco che ancora veniamo puniti al 20’ quando Regini atterra Montoya in area. Secondo rigore della giornata per la Spagna, che puntualmente realizza, questa volta con Isco.
La partita oramai è chiaramente finita ma l’Italia ha voglia di dimostrare il proprio valore, e al 35’ realizza con un ottimo tiro al volo da fuori area di Borini, che proverò anche pochi minuti dopo. Finisce 4 a 2 per gli spagnoli che si portano così a casa il secondo titolo europeo consecutivo.
Ottimo europeo comunque per la nostra nazionale, che è l’unica a aver realizzato goal alla Spagna in questa fase finale.
Per concludere è importante soffermarsi sulle parole dette a fine partita da Denis Mangia: “Hanno pagato la maggior inesperienza”.
Forse le squadre di Serie A dovrebbero maggiormente puntare su dei giovani che hanno messo comunque in difficoltà dei giocatori che giocano il doppio rispetto a loro.
Il futuro non può che essere roseo.
Articolo di Andrea Bandini