Visto che il discorso su come, oggigiorno, tutti si prodighino a prendere idee dal fumetto per farci film e serie tv, credo di averlo già fatto in un paio di pezzi, questa volta ve lo evito. Dico direttamente che, se sul grande schermo vediamo darsi battaglia la Marvel, supportata dalla sua ormai casamadre Disney, e la Dc, che ha alle spalle un colosso come la Warner Bros, anche sul piccolo schermo le cose non sembrano essere diverse. La Marvel/Disney, infatti, da tempo usa le sue associate produttrici di serie tv, ABC e Netflix, per mettere in campo i suoi prodotti serial. Così sta facendo anche la DC/WB attraverso The CW, che già produce Arrow e The Flash. Ma non scordiamoci che la DC ha dalla sua anche una seconda etichetta editoriale, la Vertigo, usata spesso per promuovere un prodotto diversificato, più maturo e adulto rispetto ai classici fumetti supereroistici. La Vertigo ha firmato roba veramente buona come Hellblazer (di cui la NBC ha già fatto un adattamento in serie tv…vedremo mai la seconda stagione di Constantine? Io spero di sì), Preacher (che presto diventerà un film), V per Vendetta (già film per la WB), lo splendido Sandman di Neil Gaiman e, ovviamente, iZombie.iZombie è la storia di Olivia Moore, giovane e talentuosa tirocinante all’ospedale che dopo una particolare festa in barca, con tanto di attacco zombie, viene tramutata in un morto vivente. Un “vagante” particolare, ancora in possesso di tutte le sue facoltà mentali e del suo autocontrollo, nonostante una gigantesca fame di cervelli umani. Olivia, però, presa dallo sconforto cambia totalmente vita: lascia il promesso sposo, abbandona il tirocinio in medicina per un lavoro in obitorio e smette di vivere in prospettiva di qualcosa, ma lo fa – appunto – come un morto vivente. Cibandosi dei cervelli che trova in obitorio, però, Olivia scopre di acquisire le loro memorie e le loro abilità, anche se solo fino a quando non si nutre di un nuovo corpo. Fingendosi una sensitiva, sfrutta quindi questa capacità per dare un nuovo senso alla sua condizione e aiutare il detective Clive Babineaux a risolvere i casi delle loro morti.
Perdendo il presupposto iniziale, però, la serie a mio parere perde anche un certo appeal particolare che l’avrebbe fatta sembrare diversa rispetto alle tante che escono attualmente in America. L’impressione che si ha dal pilota, infatti, è che iZombie non sia altro che una serie “procedurale”, come CSI o NCIS, nella quale in ogni episodio di profila un caso diverso da risolvere, sempre usando le solite tecniche: mangia il cervello del morto, aspetta la visione, cattura l’assassino. Un po’ riduttivo, no?!
Siamo solo al pilota comunque, ma già dal secondo episodio qualcosa in più (almeno un altro zombie) dovrebbe vedersi. Per ora una delle cose positive che ho notato della serie, sono gli stacchi e la sigla in simil-fumetto firmati da Michael Allred, disegnatore della serie a fumetti. Per il resto c’è un grosso punto interrogativo che ancora non riesco a togliere da questa serie, ma che spero si sarà completamente dipanato al termine dell’episodio 13, ultimo della prima stagione, essendo una serie midseason.