J'accuse, a partire da Schettino per finire con tutta quell'editoria poco seria che pullula nel sottobosco letterario.
Di solito non ho bisogno di firmare gli articoli, tuttavia, in questo, trovo che sia di fondamentale importanza dare un nome e un volto a quanto verrà scritto di seguito.
Questo perché: J'accuse!
Di Irma Panova Maino
Ci mancava solo lui, Schettino, colui che ha rifatto il remake del Titanic in versione moderna, portando all'affondamento della Concordia senza nemmeno regalarci una scena finale con un Di Caprio. Ci mancava lui e la sua presunzione di voler dedicare un libro alle vittime di una tragedia che ha contribuito a provocare, giocando sul sentimentalismo altrui. E non pago di questo, non soddisfatto del danno morale e materiale, ora pensa di portarsi a casa i soldi spesi nel processo, nel quale è stato condannato a 16 anni di carcere, facendoli pagare a tutti coloro che sfortunatamente compreranno il suo libro pensando, forse, di trovare delle risposte che possano dare un senso alle 32 vittime. 608 pagine per la modica cifra di 19 euro, magari scontate in offerta a 15, giusto per dare un po' di promozione a questa campagna pubblicitaria che porta il carnefice a lucrare sulle vittime e il dolore dei parenti.
Ebbene, J'accuse!
Accuso tutti coloro che si sono prestati a questa farsa, l'editore fra i primi. La Graus Edizioni che, a quanto risulta trattasi di CE a pagamento (testimonianze QUI, QUI e QUI), quanto meno a doppio binario (e c'era da aspettarselo, un editore gratuito, serio e responsabile una simile caduta di stile non l'avrebbe avuta).
Accuso tutta l'editoria che vive sul sensazionalismo prendendo come icone di una cultura ormai decadente personaggi come Flavia Vento o il calciatore di turno.
Accuso chiunque pensi di poter continuare a ignorare il reale bisogno dei lettori di poter trovare dei libri che abbiano contenuti veri, seri e non testi prodotti dal personaggio di spicco di turno, scritti da qualche poveretto che è stato costretto a prestare il proprio talento al servizio di un lavoro del genere.
Accuso la mancanza di dignità di questo mondo editoriale che non prova più vergogna davanti a niente ed è pronto a darsi al "sciacallaggio" pur di portare a casa due lire, guadagnate in modo oltretutto poco onesto.
Accuso la morbosità della gente e tutti coloro che hanno contribuito a trasformare gli atti efferati in soggetti mediatici adatti a fare audience, a produrre indici d'ascolto senza badare minimamente al contenuto degli stessi. Tutto fa brodo e tutto si presta per essere venduto, persino la dignità.
Accuso tutti quelli che, facendosi trainare dal carrozzone del circo creato dai media, affonderanno nel populismo più becero e resteranno indifferenti a questa ennesima presa per i fondelli che ci rifilano, relegando nella sterilità tutto il lavoro svolto da chi nel "mestiere" dello scrivere crede davvero.
E accuso tutti coloro che si accontentano di queste miserie, scambiandole per letture culturali, dimenticandosi le nobili origini di un idioma che è fra i più belli del mondo e che ha dato i natali a scrittori e poeti fra i più riconosciuti nel panorama mondiale. Di chi ancora pensa allo status sociale, scambiando apparenza per sostanza.
Dopo questo articolo non ne verranno fatti altri da questo Network, per noi la faccenda si chiude qui e non dedicheremo una sola riga in più per dare risalto a chi non dovrebbe proprio averne. Noi ci occupiamo di scrittori VERI, di tutti coloro che passano ore e ore a ricercare una parola, un sinonimo, una frase. Noi ospitiamo autori che trascorrono ore immersi in altre letture per poter trarre tutte quelle informazioni necessarie che possano arricchire il loro testo, che "sudano" per far sì che al lettore giunga un manoscritto editato e curato in ogni sua parte. Ci occupiamo anche di coloro che sono alle prime armi, quelli che non hanno ancora avuto il coraggio di togliere il loro scritto dal cassetto e cercano di trovare il modo per poter compiere il fatidico passo, destreggiandosi nella giungla degli editori e delle trappole editoriali. Non perderemo ulteriore tempo dietro a questa "carnevalata" di cattivo gusto e non spenderemo un centesimo per arricchire chi è stato responsabile di un massacro. Detto questo, ognuno faccia i conti con la propria coscienza!