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Japanese tales of mistery and imagination

Creato il 01 marzo 2011 da Guchippai
Japanese tales of mistery and imaginationse non fosse morto qualche mese prima che nascessi io, giuro che vorrei sposarmelo: Edogawa Ranpo, il perversamente geniale scrittore che è riuscito a conquistarmi con i suoi racconti! questo libro qui poi, che ho preso, tanto per cambiare, su Amazon UK, lo considero un piccolo gioiello. in realtà confesso che non avevo idea di che cosa stavo comprando, ovvero: mi ero messa alla ricerca dei libri di Ranpo pubblicati in inglese, visto che in Italia si trova solo La bestia nell'ombra, e questo era disponibile. punto. mi arriva, e scopro che ho tra le mani un libro usato, stampato in Giappone nel 1968: gioia e meraviglia! non ho mai fatto un gran caso a queste cose, ma adesso avere tra le mani un oggetto che è appartenuto a qualcun altro mi piace troppo, anche solo per le fantasticherie che posso farci sopra. dalla prefazione poi ho scoperto un'altra particolarità riguardo alla traduzione: chi se n'è occupato è stato un tale James B. Harris. costui, di padre inglese e madre giapponese, il giapponese lo parlava correntemente ma non lo sapeva né leggere né scrivere. d'altro canto, Edogawa Ranpo leggeva e capiva bene l'inglese, ma non era in grado di scriverlo né di parlarlo. i due si incontrarono una volta alla settimana per la bellezza di cinque anni, e in questi incontri lo scrittore leggeva una frase per volta e spiegava ogni sfumatura del significato che voleva dare, mentre il traduttore cercava di rendere il tutto in inglese e poi lo rileggeva e lo modificava fino a che lo scrittore non era soddisfatto. da un simile procedimento, minuzioso e giapponesissimo, non poteva che saltare fuori qualcosa che ai miei occhi appare ancora più prezioso per questo. tra tutti quanti, il mio racconto preferito rimane il primo: The human chair. puro genio, pura follia, pura perversione.

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