commento di Marco ValerioSummary:
Raccontare una delle icone del ventesimo secolo senza alcun timore reverenziale e adottando un approccio inconsueto e sorprendente. Questo è l’obiettivo, nemmeno troppo velato, di John Ridley, scrittore e regista che porta al cinema Jimi: All is by my side, film biografico dedicato alla leggenda del rock and roll Jimi Hendrix.
John Ridley ha conquistato quest’anno un Oscar per la miglior sceneggiatura non originale di 12 anni schiavo di Steve McQueen e ora debutta alla regia con un progetto ambizioso e sentito. Descritta dallo stesso Ridley come una delle storie meno raccontate della storia del rock, Jimi: All is by my side delinea solo un anno della vita di un uomo. Il film inizia nel 1966, quando Hendrix suonava come chitarrista di supporto nel Cheetah Club di New York, e si conclude nel 1967, anno in cui lasciò il segno nella scena musicale londinese e arrivò al trionfo del Monterey Pop. Il film, quindi, ci presenta un ritratto intimo di quel giovane e sensibile musicista sul punto di diventare una leggenda del rock.
Ad interpretare Jimi Hendrix è stato chiamato André 3000, nome d’arte di Andrè Lauren Benjamin, cantante del duo hip-hop degli Outkast. Andrè non è nuovo alle incursioni cinematografiche e anzi può contare su una discreta filmografia sia per numero di progetti che lo hanno visto coinvolto sia per la loro qualità artistica. Tra gli altri film interpretati da Andrè ricordiamo Hollywood Homicide di Ron Shelton, Four Brothers – Quattro fratelli di John Singleton e Revolver di Guy Ritchie. La sceneggiatura di John Ridley è ispirata a vere interviste rilasciate da Hendrix e inediti materiali d’archivio. La meticolosa e attenta ricerca di Ridley ha fatto emergere una storia abbastanza nota negli ambienti musicali, ma sconosciuta al grande pubblico.
Nel maggio del 1966 una splendida brunetta di nome Linda Keith (all’epoca fidanzata con il chitarrista dei Rolling Stones, Keith Richards) entrò nel Cheetah Club di New York e rimase colpita dal chitarrista allampanato che suonava nella fila posteriore di un gruppo R&B: Jimi Hendrix, allora conosciuto come Jimmy James. Mentre gli altri lo notavano a malapena, Linda riconobbe immediatamente il suo potenziale e presentò Hendrix a “Chas” Chandler, che portò il musicista a Londra nel 1966 per provare a farlo sfondare nella scena laggiù. A differenza dei canonici biopic, Jimi: All is by my side si ferma proprio nel momento in cui la carriera di Hendrix spicca definitivamente il volo, evitando quindi il rischio dell’anonima agiografia, regalando, al contrario, un approccio insolito, vivido e sicuramente affascinante di un mito.
Il cast di Jimi: All is by my side vede le partecipazioni di Hayley Atwell (Captain America – Il primo Vendicatore), Imogen Poots (28 Settimane Dopo), Andrew Buckley (I Borgia) e Ruth Negga (World War Z). Il film è prodotto da Sean McKittrick, Jeff Culotta e Danny Bramson della Darko Entertainment, da Brandon Freeman e Anthony Burns della Freeman Productions, da Tristen Orpen Lynch della Subotica e Nigel Thomas della Matador Pictures, con Edward H. Hamm, Jr. e John Ridley come produttori esecutivi.
Girato a Dublino, Irlanda e dintorni, Jimi: All is by my side è stato presentato al Festival di Toronto 2013 e ora si prepara a debuttare nelle sale italiane, dopo essere stato proiettato in anteprima nazionale al Biografilm Festival di Bologna lo scorso giugno. Distribuito da I Wonder Pictures, Jimi: All is by my side esce in Italia giovedì 18 settembre, precedendo di una settimana circa l’uscita americana del film (prevista per venerdì 26 settembre).
di Marco Valerio per Oggialcinema.net