Il Faraone ha colpito ancora. Salah, il Messi d’Egitto, ha abbattuto il fortino dello Stadium decidendo Juve-Fiorentina praticamente da solo, infliggendo una doppietta che potrebbe valere l’accesso alla finale di Coppa Italia.
Una sconfitta che fa malissimo: cade lo Stadium, dopo 47 partite di imbattibilità, con l’ultima sconfitta risalente al disastro col Bayern in Champions League, nell’aprile 2013, ben 694 giorni fa. Ma soprattutto, crolla la Juve delle certezze: Allegri e i suoi, con Juve-Fiorentina, rimediano la 5ª sconfitta stagionale (tra tutte le competizioni), chiaro segnale di un periodo ormai prolungato di prestazioni altalenanti. Come l’anno scorso in Serie A, il flop contro i Viola è la logica conseguenza di una serie consecutiva di partite mal giocate ma che comunque erano valse il risultato utile. Dopo il 4-2, quella volta, Conte tuonò e ci fu una reazione feroce dei bianconeri: 12 vittorie consecutive (record assoluto in Italia), con tanto di sorpasso sulla Roma, passando da -5 a +8. Uno scossone rigenerante. Che si ripeta?
Il merito della vittoria è certamente della Fiorentina, ufficialmente la squadra più in forma del momento, che con Salah ha trovato un grandissimo finalizzatore in grado di sopperire alle titubanze di Gómez e agli infortuni che ormai da anni attanagliano il reparto offensivo di Montella. Per i Viola, è il 13º risultato utile consecutivo.
JUVE-FIORENTINA 1-2 (11′, 54′ Salah; 24′ Llorente)
Il primo goal dell’egiziano, arrivato dopo 11′ dal fischio d’inizio di Juve-Fiorentina, è da manuale: su calcio d’angolo della Juventus dà inizio al contropiede, si libera di Padoin (il più inadeguato alla gara, sempre in difficoltà quando si tratta di difendere sulle fasce), e fa 70 metri con palla al piede, per poi battere Storari con facilità. I bianconeri, tuttavia, reagiscono senza timidezze dopo meno di un quarto d’ora: cross di Pepe e incornata vincente di Llorente, finalmente a segno. Lo Stadium esplode: è tornato il Re Leone. All’intervallo, Juve-Fiorentina rimane ancora sull’1-1.
Al ritorno in campo, però, ecco il déjà vu: tra i padroni di casa domina la confusione, il disordine, nei primi 10′ sono irriconoscibili. Il prezzo da pagare è carissimo: Marchisio regala il pallone a Salah, che, come da copione, se lo trascina fino alla linea di porta, siglando il 2-1. Per il Principino è il coronamento della peggior prestazione dell’intera stagione. Non bastano gli inserimenti di Tévez (al posto dell’infortunato Coman, sostituito già sul finire del primo tempo), di Morata e di Pereyra. Perfino l’infortunio di Gómez e l’uscita di Salah non consentono di riacciuffare il pareggio. Sul clamoroso errore di Pereyra sottoporta (l’ennesimo), lo Stadium alza bandiera bianca: è la resa.
Juve-Fiorentina termina dunque 1-2: i bianconeri pagano la lentezza di Padoin e lo scarso rendimento di Vidal nella manovra offensiva, sommati al fatale errore di Marchisio. Al Franchi servirà un miracolo, particolarmente improbabile visti i precedenti. Per i Viola, è la sesta vittoria (su dodici incontri) in Coppa Italia contro la Signora, la prima da ben 30 anni: l’ultima risale a settembre dell’85. Impressionanti i numeri di Salah: 6 goal in 7 partite, tra Campionato e Coppe, con una rete ogni 72′. Cuadrado impiegò ben 12 partite per firmare il suo primo goal in maglia viola.