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SERIE A TIMXVI Giornata13/12/2010 Juventus – Lazio 2 - 1 Marcatori: Chiellini (J) al 2', Zarate (L) al 13' Krasic (J) al 94’Ammoniti: Brocchi (L), F. Melo (J), Cavanda (L)
Storari sv Vittima di un incidente stradale contro un autotrasportatore extracomunitario di nome Dias, lascia suo malgrado sguarnita la propria porta consegnando il pallone a Maurito, che la infila di giustezza. Poi passa una serata moderatamente tranquilla, tra una birretta e una martingala coi raccattapalle che stazionano dalle sue parti.
Sorensen 7 Lungo lungo e per nulla fregnone, non sbaglia un passo e non concede nulla a Zarate. Una scommessa che la dirigenza bianconera sembra aver gia’ vinto.
Grosso 6 Quando viene pressato da Lichtsteiner ha il suo bel daffare, ma poi restituisce il tutto con gli interessi, e la partita tra i due, ma solo tra i due, finisce praticamente pari e patta.
Bonucci 6,5 E’ paraculo perché pare che lo hai passato e invece te lo ritrovi sempre davanti. Non lascia molto a Floccari, nulla proprio al profeta Hernanes.
Chiellini 7 Pronti via e plif, brucia sul posto Samuel, pardon, Dias, e svergina il proprio tabellino marcatori annuale con una inzuccata letale. Poi fa la guardia al portone di casa per evitare che qualche bella ragazza, tipo Floccari, venga a fare la serenata a Storari.
F. Melo 6,5 Sempre presente per dare appoggio ai compagni di retroguardia, non sbaglia un pallone e non si fa nemmeno espellere.
Aquilani 7 Cala vistosamente nella ripresa, ma si vede che senza De Rossi si trova molto a suo agio. Hai visto mai.
Marchisio 5,5 E’ il meno appariscente e concreto della compagnia, soffocato dal dinamismo di Brocchi e forse infastidito da Grosso che gli toglie spazio sulla sinistra. Non riesce a trovare un posto comodo dove trascorrere la serata e mangiarsi un panino in santa pace.
Krasic 8 Inspiegabilmente ignorato per gran parte del match, continua a proporsi sulla fascia di pertinenza facendo ammattire il povero Cavanda con un paio di percussioni dirompenti. Nel finale piazza lo spunto vincente e con un colpo di masse’ e la collaborazione di Muslera, regala un felice Natale ai suoi tifosi praticamente sul triplice fischio finale.
Quagliarella 5 Non trova una ragion d’essere, a parte una chilomba fuori di nulla. Serata storta.
Iaquinta 6,5 E’ indemoniato, anche se non riesce a piazzare il colpo finale tiene in apprensione, praticamente da solo, tutto il fronte d’attacco biancoceleste. In forma smagliante.
Pepe 6 Buon impatto sulla gara, fa valere tutta la sua freschezza e uno stato di forma all’altezza della situazione.
Del Piero 6 Parla una lingua antica, con cui manda a fanculo Reja in mondovisione dopo essersi scrollato di dosso Dias, pardon, Samuel, che se lo voleva ingroppare.
Sissoko 7 In due minuti di gara, risulta decisivo, rubando tre palloni l’ultimo dei quali lo telecomanda come nessuno era stato capace di fare per tutta la gara, sul piè veloce di Krasic, che pliffa in goal.
Muslera 5 Fa un paio di interventi prodigiosi, ma nel finale si auto penetra ermafroditicamente sul lob moscio di Krasic. Imperdonabile.
Lichtsteiner 6 Velocissimo e concentrato, si vede che vorrebbe spingere di più ma gli ordini di scuderia da un lato e la tigna di Grosso dall’altro lo costringono un po’ troppo sulle sue.
Cavanda 4 Il nuovo Roberto Carlos, alla vigilia, si rivela un Castellini qualsiasi. Krasic lo fa nero anche se e’ già nero di suo.
Dias 5 Scambia il campo da calcio per un letto a due piazze, e dopo essere stato sodomizzato da Chiellini, prova l’approccio con Del Piero, che però gli fa subito vedere l’uccellino e allora gli tocca tornare sculettando in difesa, sempre col solito sorriso da attore dei fotoromanzi, per carita’.
Biava 6,5 Deve fare il suo e quello del suo affascinante compagno di reparto.
Brocchi 6 E’ un diesel ben carburato, macina chilometri su chilometri ma alla fine puzza sempre di pippa.
Matuzalem 5 La Lazio gioca bene, ma non ha profondità. In questo continuo flottare da destra a sinistra, mai una verticalizzazione, una idea, una giocata degna di tal nome. Noiosamente sterile, come la squadra.
Mauri 5,5 Cerca di farsi vedere come una teenager al concerto degli U2. Prova a lanciare le mutande, chissà se Matuzalem e compagni se ne accorgono.
Hernanes 5 Lo si vede una sola volta sparacchiare verso la porta juventina, con esiti quantomeno discutibili, invece di servire un compagno che stava involandosi a rete sulla sua destra. Sarà un profeta, ma nun ce vede manco a 5 metri de distanza.
Zarate 6 Sorensen gli mette la museruola, e a parte il goal bello per furbizia e precisione, non riesce mai ad esprimere il pezzo forte del suo repertorio, ossia dribbling ubriacante e tiro a rete. E’ costretto a passarla lateralmente per tutta la gara, con una tristezza che piano piano gli si dipinge mestamente in volto.
Floccari 5,5 Non pare nemmeno un centravanti, costretto com’e’ a giocarla sempre di spalle alla porta. Non un cross per la sua capoccia in 94 minuti di gioco.
Ledesma sv Reja voleva perde tempo, ha perso la partita. Cose che capitano ai piottari.Del Nero sv Quando entra questo, grattateve, porta sfiga.