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kaimaki

Da Great

kaimaki
Il  gelato dai  profumi orientali  deriva dal turco kaymak dondurma, cioè gelato fior di latte.  Salepi e masticha sono indispensabili per questo gelato dalla ricca e grassa consistenza,  per addensarlo e profumarlo. E mentre della masticha ho parlato qualche volta,  del salepi dico che si prepara dalla radice di una pianta della famiglia delle orchidaceae, conosciuta sia in Grecia che in tutto il mediterraneo orientale, dal nome orchis mascula. Nella mitologia greca Orchis era figlio di una ninfa e di un satiro. Durante le feste in onore di Bacco ha tentato di possedere una sacerdotessa e per punizione è stato trasformato in orchidea. Teofrasto era il primo scrittore che l'ha citata. Gli venivano attribuite proprietà afrodisiache e secondo la tradizione popolare mangiarne i tuberi aiutavaa concepire figli maschi. La sua radice essiccata e ridotta in polvere si usa per preparare degli infusi che “fanno  gioire la bocca e l’anima”. E' abbastanza costoso, un kilo costa mediamente  115,00 euro, ma per fortuna per fare il gelato serve pochissimo.
Il kaimaki migliore si prepara con latte di bufala. 

La prima foto da athensville, la seconda pure. Il primo gelato è artigianale, e per l'amico blogger un gelato così gli ateniesi lo riescono a gustare  dopo 200 anni. Il secondo è lapalissiano: industriale!

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