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Killer Klowns From Outer Space (dei Fratelli Chiodo, 1988)

Creato il 27 maggio 2013 da Frank_romantico @Combinazione_C
Killer Klowns From Outer Space (dei Fratelli Chiodo, 1988)
Nuovo appuntamento con l'Angolo di Silly, il secondo. Ve lo aspettavate? Anche questa volta un'horror, sperando di replicare il successo del primo episodio. E fateglielo un applauso!
KILLER KLOWNS FROM OUTER SPACE
Per chi gusta piacevolmente l’horror trash anni '80, questo Killer Klowns From Outer Space dei Fratelli Chiodo (anno di uscita 1988) lo conoscerà sicuramente. Per chi ancora non l’ha visto, come il mio socio, è caldamente invitato a procurarselo.
Siamo a Crescent Cove, tipica cittadina americana. E’ notte fonda e, mentre Debbie (Suzanne Snyder) e Mike (Grant Cramer) amoreggiano nel bosco, una non molto sobria stella cadente precipita. Loro se ne accorgono e col cavolo che la ignorano. La curiosità li porta a scoprire un mega tendone da circo, lo esplorano come è giusto che sia e al suo interno trovano una serie di bachi da seta penzolanti, che altro non sono che esseri umani rivestiti di zucchero filato, morti stecchiti. Terrorizzati fuggono via, scoperti dagli spietati pagliacci colpevoli di tanta mostruosità. Tra varie peripezie vengono aiutati da Dave (John Allen Nelson), lo sbirro buono, nonché ex fidanzato di Debbie e da una coppia di gelatai imbranati, i fratelli Terenzi (Michael Siegel e Peter Licassi) che dalla loro ingenua stupidità traggono sempre ottime soluzioni. C’è anche lo sceriffo scorbutico Curtis Mooney (John Vernon) che non crede affatto alla storia dei pagliacci assassini e non fa altro che dare a tutti dei drogati. E solo per questo non vedi l’ora che muoia.
Killer Klowns From Outer Space (dei Fratelli Chiodo, 1988)
Proiettili di pop corn che se te li dimentichi in bagno si tramutano in serpi incazzate con la faccia da pagliacci, pioggia di torte in facce corrosive, pistole allo zucchero filato rosa, sparalaser che ti imprigionano in palloni, pagliacci che schiattano solo se li colpisci sul nasone. Anche il capo supremo, il Klowzilla brutto e cattivo, alla fine ha lo stesso punto debole.
Sì ragazzi, c’è tutto l’occorrente per definirlo una minchioneria, quella che però personalmente piace un sacco e che va difesa da coloro che trattano male prodotti come questi. Non c’è da spaventarsi guardando I pagliacci assassini, c’è da godere come ricci in calore per la splendida scenografia dell’astronave-tendone, artigianale ma curata nel dettaglio, un’orgia ci colori pastello che è proprio un bel vedere. E i pagliacci sono un ottimo connubio di bruttura e stravaganza. Le loro teste e le loro movenze ricordano un po’ gli alieni di Bade Taste di Peter Jackos, di appena un anno prima.
E’ grottesco e stupidello quanto basta, con alcune scene davvero degne di nota (come il klown che si fa beffe di ignari passanti giocherellando con le ombre e quella della morte dello sceriffo). Indubbiamente ha  difetti evidenti dovuti agli affetti speciali caserecci, ma chissenefrega. E’ quello che io definisco un prodotto onesto e senza pretese, fatto con capacità e maestria, nonostante il budget limitato. I Chiodo Brothers, che il film se lo sono scritto e diretto, sono infatti conosciuti per i loro lavori negli effetti speciali (forse qualcuno ricorda Critters) e nella claymation.
Voci di corridoio dicono che ci attende una sorta di remake-sequel, che sarà in 3D e che gli effetti speciali saranno curati alla vecchia maniera, per così dire, alla facciazza della computer grafica.
Mi piacciono i tre allegri ragazzi Chiodo. Fateveli piacere anche voi, sennò sono sparaflesciate di pop corn aggressivi in piena faccia. Chiaro il messaggio?Silly


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