Niente paura, non sono impazzita ed il Kombucha non è un fungo allucinogeno e soprattutto non si fuma! Ho ritenuto che fosse necessario esordire con questa precisazione perché da quando su FB ho postato uno stato, nel quale cercavo lavoro in un agriturismo, qualcuno mi ha preso sul serio e mi ha anche risposto. L'ironia, questa sconosciuta!
Il Kombucha è chiamato impropriamente "fungo", ma si tratta di una simbiosi tra microorganismi, acido acetico e lievito. Viene anche chiamato "fungo del tè" perché l'ambiente in cui prolifera è proprio il tè, e grazie alla fermentazione degli zuccheri, produce una bevanda rinfrescante ed energetica (leggermente alcolica).
Ho sentito parlare per la prima volta di questa bevanda e del fungo, durante la mia vacanza estiva in montagna da Emma Comploi, la proprietaria del negozio Microvita.
Poiché l'argomento aveva suscitato in me un grande interesse, ho approfittato della mia breve permanenza in montagna, per il ponte del 1 novemvre, per recuperare il fungo.
Il tè Kombucha, nella tradizione cinese, viene considerato un elisir di lunga vita, ed a questa bevanda vengono attribuite numerosi effetti positivi per tantissime patologie, più o meno gravi.
Durante il processo di fermentazione, Kombucha è una vera e propria fabbrica biochimica in miniatura, poiché effettua diverse reazioni nel tè in cui viene collocato. Si nutre dello zucchero o del miele ed in cambio produce una serie di sostanze che immette nella bevanda: acido glucuronico, acido lattico, vitamine (C e del gruppo B), aminoacidi e sostanze antibiotiche.
Il tè kombucha svolgerebbe un'attività probiotica all'interno del tratto intestinale. Viene definito come una bevanda viva, con un'azione attiva sul nostro organismo, che avrebbe aiutato più persone a risolvere il problema dei calcoli renali, dell'artrite e del peso in eccesso.
A questa bevanda si attribuiscono effetti curativi per tantissime patologie, per citarne alcune l'arteriosclerosi, il diabete, la calvizie. Vi allego la foto del bugiardino che mi è stato dato insieme al fungo.
BugiardinoIl fungo vine venduto, dalla Sig.ra Comploi (anche on-line) col liquido per la fermentazione, al prezzo di 15 euro. Ho seguito attentamente le indicazioni della Sig.ra Comploi ed ho lasciato il fungo a "riposo" in frigorifero per circa una settimana. Trascorso questo periodo, ho preparato, con molta emozione, per la prima volta, la bevanda e pochi giorni fa l'ho filtrata.
Per preparare la bevanda bisogna seguire delle regole piuttosto precise, e sicuramente vi parlerò di tutto il rituale in un prossimo post. Vi starete chiedendo che sapore abbia il tè fermentato. Ricorda il sidro, anche perché è leggermente alcolico, ha un gusto particolare ma non sgradevole.
Ho iniziato la scorsa settimana a berne 100-200ml tre volte al giorno, ne avevo una bottiglia già pronta, e da pochissimi giorni assumo la bevanda preparata da me.
Vi aggiornerò presto sugli effetti della bevanda a lungo termine.