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Kure Bazaar lo smalto ecologico

Creato il 03 gennaio 2013 da Patriziafinuccigallo
Kure Bazaar lo smalto ecologico
Quando mi hanno chiesto di provare questi smalti Kure Bazaar ho accettato volentieri. L'idea di spalmarmi sulle unghie prodotti naturali a base di polpa di legno, cotone, mais, patate e grano mi incuriosiva parecchio. Il più era capire se questa formula ecologica, senza toluene o synthetic camphor né formaldeide o dibutyl phthalate, rispecchiasse in effetti il mio desiderio di tenuta e brillantezza.   Ebbene vi devo dire che sono fantastici, si asciugano in fretta e durano a lungo. L'idea di realizzare questi smalti di origine naturale, prodotti a Chartres vicino a Parigi, è venuta ad una top model, Kartika Luyet, la quale si è avvalsa del supporto professionale di Christian David, nail artist del brand, per trovare la formula giusta.  Io ho scelto due colori, l'oro e il blu. Quest'ultimo, in particolare è il mio colore preferito. Quello delle porcellane giapponesi per intenderci. E infatti le due boccettine sono proprio appoggiate sopra un catalogo Electa dal titolo Jiki, nome di una bellissima esposizione che si tenne a Faenza nel 2004. Ho una passione per la porcellana IMARI, prodotta nelle fornaci di Arita a partire dal 1610. Amo i soggetti decorati, per lo più legati alla natura, che richiamano i motivi tipici delle ceramiche cinesi Ming alle quali in realtà si ispirano. Ma soprattutto mi perdo nei colori e dentro quelle splendide pennellate sottili e decise di  blu cobalto sottovetrina. Per poi scoppiare in un tripudio di rossi, porpora e verde smeraldo.  Kure Bazaar lo smalto ecologico
Kure Bazaar lo smalto ecologico

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