Quando vai a questi concerti “reunion” ti domandi se sia una patetica farsa per far soldi su un nome passato o una gloriosa rimpatriata tra vecchi amici. Pur considerato che di “reunion” non si tratta visto che mancava Josh Homme, decisamente per me concerti cosí sono rimpatriate. Purtroppo mancava Josh, l’enorme buco della sua assenza riempito da un professionista che eseguiva il compito sul lato destro del palco. Mancava il suo carisma e il peso si é sbilanciato sulla parte sinistra dove c’era Nick Olivieri. Mi sarebbe piaciuto vedere Scott Reader, ma devo dire che é stato un piacere vedere Nick con la sua presenza da palcoscenico, le sue cazzate (tipo la mezza sigaretta fumata sul palco ridendo), la sua voce a supportare il povero John Garcia. Alle pelli un Brant Bjork in splendida forma, di aspetto Bonham-iano, che ha tirato avanti dritto come un camion tra il muro sonico dei Kyuss. Orgoglioso Garcia, ingrassato e impresentabile (specie all’inizio con gli occhiali da sole) ha un calo di voce quasi commovente su 50 million year trip, ma fa un gargarismo sull’ampli del basso sul lungo finale della canzone e si riprende tirando fino a fine concerto dignitosissimamente grazie anche alla pausa di Asteroid.
Subito dopo l’incipit del concerto sparano la doppietta One Inch Man e Thumb, con la seconda in particolare che fa tremare il HMV Forum fino al midollo osseo.
Lo spettacolo sul palco era pura musica e ricordi, lo show vero é proprio era il pubblico sotto che, letteralmente, si ammazzava. Alla fine quasi tutti hanno iniziato a togliere le magliette e tirarsele…come saranno tornati a casa? Dico “sotto” perché, eh sí, eravamo in balconata, diligentemente seduti tra altra gente che annuiva muovendo capelli che non ci sono piú.
Altro momento di grandi emozioni é stato Tangy Zizzle, un vero e proprio treno in faccia. Io ho cercato di tenere la scaletta, onestamente ci ho provato, ma anche comodamenti seduti era difficile svolgere un lavoro di ordine e precisione e qualcosa me lo sono perso. Una cosa che ancora vive nelle mie vene al ricordo é l’adrenalina, tanta, intensa, un’energia incredibile. Quasi da overdose nel bis con la maestosa doppietta di Spaceship Landing e Green Machine.
Magari per i fan meno accaniti puó non valere la pena vedere un concerto di quel che rimane dei Kyuss nel 2011 ma se avete consumato le loro cassette ascoltandole andando a scuola il mattino allora lo consiglio vivamente…se siete ancora in tempo.
Video by Yuppyslayer