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L'abbraccio a una compagna

Creato il 31 gennaio 2011 da Luz
Oggi i rami nudi degli alberi si stagliavano in un cielo azzurro netto, il sole primaverile rendeva le piccole nubi bianche smaglianti, e un accenno di gorgheggio dalle piccole gole di qualche uccellino faceva da cornice al nostro andare mesti.Abbiamo accompagnato al cimitero Lucia.Era una donna di 83 anni, nostra vicina di casa, una signora dai lineamenti graziosi e dallo sguardo limpido. Una donna che aveva sempre vissuto nel suo paese, niente chimere, niente sogni impossibili, niente mete assurde. Un marito, una casa, due figli. Una donna come milioni di donne nel nostro paese.Ma Lucia sapeva raccontare.Di quando è scoppiata la guerra e lei ha messo in salvo i suoi fratellini piccoli, delle bombe, dei fascisti, del pesante contributo di Genzano alle Fosse Ardeatine, sulla cui terra il sangue di ben sei vittime si è sparso.Delle lotte per il pane, delle donne incinte che non avevano paura di sfidare l'autorità pur di garantire una vita diversa a loro e ai nascituri.Ogni volta che ci incontravamo per la strada ci abbracciavamo ridendo e sempre il discorso finiva sulla politica, sull'odio verso Berlusconi e una maggioranza e un'opposizione che facevano schifo.In silenzio e in corteo abbiamo percorso a piedi la strada che costeggia il lago fino al cimitero, un funerale laico ha voluto Lucia. In silenzio abbiamo atteso che la bara uscisse dalla macchina, ma quando sopra hanno messo un drappo rosso, con una falce e martello ricamata in bianco, con un tenero punto croce, i miei occhi si sono riempiti di un fiume di lacrime inaspettate.Per il rigore e la purezza di una vita vissuta in perfetta sintonia con un'ideale piantato nel cuore.
L'abbraccio a una compagna

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