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L’Agone #95 – Apparenza

Creato il 02 febbraio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

L’Agone #95 – Apparenza

Giornata non particolarmente vivace, si attende domani quando ci sarà il caldissimo voto della Bicamerale sul federalismo. Tema che scotta. Argomento che, se non va nel verso giusto, potrebbe indurre la Lega alla spallata. Nel pomeriggio, il Parlamento deciderà se la Procura di Milano potrà perquisire gli uffici di Spinelli, tesoriere del premier.

Se dal secondo fronte non ci si aspetta nessuna sorpresa, a patto che le Camere siano al completo, sul federalismo il governo rischia. A conti fatti, in Bicamerale c’è un pareggio: 15 a 15. Si tenterà fino all’ultimo di convincere la Thaler, dello Svp, con ulteriori concessioni all’Alto-Adige. L’IDV, di per sé favorevole al federalismo, ma non in questo modo, si è smarcata dopo che Maroni aveva sentenziato che dal provvedimento dipendevano le sorti del governo. Per convincere il PD, invece, servirà un’apertura importante sul piano politico. Si vedrà.

Intanto Berlusconi si fa intervista da Minzolini. Niente di particolarmente interessante, sia chiaro, ma siccome la metà degli italiani non si informa su internet, non legge blog, pende dalle labbra del Tg1 e del Tg5, è giusto mostrare l’immagine che i media allineati forniscono del Cavaliere.

Per tornare a crescere l’economia ha bisogno di una scossa. Di un piano per la crescita per dare ad una grande scossa all’economia. L’obiettivo è arrivare ad un incremento del Pil magari del 3-4% in cinque anni. Nel prossimo Consiglio dei ministri poi porteremo la modifica dell’articolo 41 consentendo di fare tutto ciò che è lecito senza essere costretti da un’infinita richieste.

Serve una rivoluzione liberale e per questo proporremo la modifica dell’art.41 della Costituzione perché ci sono troppi vincoli che hanno creato un medioevo burocratico intorno alle imprese.

Nonostante gli attacchi inauditi contro di me resto sereno e assicuro agli italiani che continueremo a lavorare per garantire soprattutto ai giovani una prospettiva di libertà e benessere.

Le vecchie forze politiche che hanno moltiplicato otto volte il debito pubblico negli anni del consociativismo, con i comunisti in primo piano, si stanno coalizzando e hanno in mente una sola idea: tassare gli italiani con una patrimoniale. Se ciò avvenisse si tratterebbe di un gigantesco esproprio. Lavoreremo perché ciò non avvenga.

Un premier statista, economista, pasionario, liberale, strenuo difensore delle tasche degli italiani.

Ma una domanda sulla concussione, sulle prostitute minorenni, sulla consigliere regionale indecente, sui processi Mediaset, Mills, Mediatrade no?


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